COL CUORE

A San Valentino il Museo Bagatti Valsecchi celebra l’amore con l’evento Col cuore in mano: la proiezione dell’opera site-specific dell’artista Elena Datrino, una videoinstallazione che unisce indissolubilmente le opere della collezione permanente del Museo con quelle della mostra in corso La seduzione del bello. Capolavori segreti tra ‘600 e ‘700. Ad arricchire le immagini, il brano realizzato dal compositore Ivano Pecorini che trasformerà la visita in un’esperienza immersiva e multisensoriale.
L’amore può assumere tante forme: può essere quello tra due persone che hanno una relazione sentimentale, di qualunque genere essa sia, ma anche tra due amici o quello tra genitori e figli e tra nonni nipoti. Il Museo Bagatti Valsecchi in occasione di San Valentino con l’evento Col cuore in mano vuole celebrare tutte le coppie che condividono questo sentimento unico.

L’idea del progetto è nata proprio durante la realizzazione del servizio fotografico ufficiale della mostra realizzato da Elena Datrino: l’artista, attratta dalle conversazioni gestuali che le opere delle due collezioni intrattengono tra di loro, ha infatti colto nelle mani ritratte un particolare scambio di significati. Con l’apporto delle mani danzanti dell’attrice Ippolita Baldini è nata così una videoinstallazione coinvolgente che mette in scena scatti e frame video che prendono vita attraverso giochi di trasparenze e dissolvenze, luci e ombre. Una suggestione visiva resa totalmente immersiva e multisensoriale dal brano realizzato dal compositore Ivano Pecorini diffuso per tutte le sale del Museo

L’opera di Elena Datrino Col cuore in mano sarà visibile fino al 12 marzo data in cui terminerà anche la mostra.

FIGURINE D’ARTE

Artonauti, le figurine dell’arte, torna  in edicola e online con un nuovo album che si intitola L’anello di Re Salomone.

Un dono perfetto da regalare per l’Epifania, quando ci si riunisce in famiglia e tutti possono giocare insieme all’intramontabile «ce l’ho, ce l’ho, mi manca» e imparare l’arte divertendosi!

Inoltre Artonauti, insieme a Sightsavers Italia Onlus, si impegna a salvare dalla cecità i bambini che vivono nelle zone più povere del mondo, per permettere loro di ammirare la bellezza che li circonda. Anche i collezionisti Artonauti comprando i pacchetti di figurine della nuova collezione contribuiranno a curare sempre più bambini.

Prendendo ispirazione dalla leggenda dell’anello di re Salomone – secondo cui l’anello avrebbe il potere di governare la terra, i venti, i mari, il fuoco e ogni altra forza della natura – questa nuova avventura è dedicata ai capolavori della storia dell’arte che esplorano i 4 elementi: terra, acqua, aria e fuoco.

Un viaggio che apre a una serie di opere che si contrappongono come nella vita, in una realtà duale che sembra fatta di opposti, ma che si rivelano essere le due facce della stessa medaglia: quiete e tempesta, audacia e paura, cielo e terra, musica e silenzio… capolavori da guardare, osservare e con cui giocare.

Che segreti si celano dietro a La Ragazza con turbante di Vermeer o Il Viandante sul mare di nebbia di Friedrich? Gli Artonauti scopriranno che ogni cosa che ci circonda possiede energia, bisogna solo imparare a “sentirla”: così le stelle prendono vita guardando La notte stellata di van Gogh, il vento si fa sentire nelle opere di Béraud, il mare di Rembrandt travolge chi lo guarda e il fuoco sprigiona tutta la sua forza nella tela di Turner.

Quest’album si compone di 68 pagine con 56 opere d’arte da ricostruire grazie alle 192 figurine. Non solo: al suo interno, giochi come Aguzza la vista e Indovinelli, guidano i lettori alla fruizione delle opere d’arte mentre approfondimenti e attività multimediali permettono di continuare il viaggio anche oltre la collezione.

Attaccando le figurine si potranno ammirare le opere di artisti straordinari tra cui Monet, Renoir, Caravaggio, Hopper, Magritte, Picasso e molti altri.

Trovare, scambiare e attaccare le figurine diventa così un gioco sociale in cui i bambini, con l’immancabile «ce l’ho, ce l’ho, mi manca», imparano e si divertono allo stesso tempo.

L’album è inoltre uno strumento intergenerazionale che permette ai giovani e agli adulti di confrontarsi e sfidarsi fino all’ultima figurina.

Artonauti promuove la cultura, la socialità, il gioco e la relazione: è così che l’arte diventa un gioco da ragazzi!

ARTONAUTI

Prendendo ispirazione dalla leggenda dell’anello di re Salomone – secondo cui l’anello avrebbe il potere di governare la terra, i venti, i mari, il fuoco e ogni altra forza della natura – questa nuova avventura è dedicata ai capolavori della storia dell’arte che esplorano i 4 elementi: terra, acqua, aria e fuoco.

Un viaggio che apre a una serie di opere che si contrappongono come nella vita, in una realtà duale che sembra fatta di opposti, ma che si rivelano essere le due facce della stessa medaglia: quiete e tempesta, audacia e paura, cielo e terra, musica e silenzio… capolavori da guardare, osservare e con cui giocare.

Artonauti promuove la cultura, la socialità, il gioco e la relazione: è così che l’arte diventa un gioco da ragazzi!

NUOVO SHOP

Con l’apertura della mostra La seduzione del bello. Capolavori segreti tra ‘600 e ‘700, il Museo Bagatti Valsecchi inaugura anche uno shop completamente rinnovato che accoglierà i visitatori che varcheranno la soglia di via Gesù 5 con un nuovo look, una ricca offerta editoriale e una vasta proposta di merchandising.

Tutto questo è stato possibile grazie alla partnership con Manifattura di Domodossola S.p.A. che ha realizzato gli arredi e che, con il marchio Athison, ha creato una serie di prodotti in esclusiva brandizzati con alcuni dei simboli più iconici del Museo.

Nel cuore del quadrilatero del lusso milanese, il Museo Bagatti Valsecchi si conferma con il nuovo shop anche luogo di moda e lifestyle, facendosi ispirare dalla raffinatezza e dall’eleganza che sempre hanno contraddistinto i fratelli Bagatti Valsecchi nella scelta dell’arredamento della propria dimora fin dalla fine dell’Ottocento.

Non è un caso infatti che, in questa operazione di restyling, sia stata coinvolta proprio Manifattura di Domodossola S.p.A., storica azienda piemontese nata nel 1913 e leader nella produzione di intrecciati destinati al mondo della moda, dell’arredamento e della calzatura realizzati con ogni tipo di pelle e materiale, con preferenza per le fibre naturali.

Un’azienda a conduzione familiare che fin dalla sua fondazione ha puntato sempre sul Made in Italy e l’innovazione e oggi, a più di un secolo di distanza, vanta al proprio interno l’intera filiera produttiva, gestendo tutte le fasi di lavorazione: i macchinari per la trecciatura e i grandi telai su cui vengono realizzati i famosi intrecci, il reparto per la lavorazione del cuoio e quello per la ceratura dei filati.

Un’intera divisione aziendale è dedicata allo sviluppo di materiali per l’interior design di lusso ed è proprio con questi che è stato progettato l’arredamento dello shop del Museo Bagatti Valsecchi: le pareti presentano un luminoso intreccio di rame dorato, mentre il desk all’ingresso e le aree espositive dei prodotti sono impreziosite da dettagli in pelle intrecciata. Grande cura è stata riservata anche all’illuminazione curata da Album Italia S.r.l., che contribuisce a creare un ambiente ancora più caldo e intimo, come una Casa – Museo quale il Bagatti Valsecchi vuole essere.

Ma la collaborazione con Manifattura di Domodossola non finisce qui, perché attraverso Athison, il suo marchio di alta pelletteria, ha creato e realizzato una ricca varietà di merchandising in esclusiva per il Museo.

Un portachiavi con un timbro a rilievo con lo stemma Bagatti Valsecchi, un bracciale con tre frasi in latino scelte tra i motti che si possono trovare nelle varie stanze del Museo.

Nulla è lasciato al caso, ci sarà anche la possibilità di abbinare ai propri acquisti un packaging esclusivo creato ad hoc: una scatola in latta con un rilievo che riprende la tappezzeria dello studiolo di Fausto Bagatti Valsecchi.

Oltre agli accessori di punta del brand, verrà presentata una capsule collection di quattro borse in tre varianti colore con l’intreccio ispirato alla decorazione del Salone d’Onore.

Tradizione, artigianalità, stile, ricerca e sviluppo, cultura e bellezza sono alcuni dei concetti chiave che contraddistinguono Manifattura di Domodossola e che si sono perfettamente sposati con lo stile e la mission del Museo Bagatti Valsecchi.

STACCA UN CEROTTO

In occasione della quarta edizione di AMART che si svolgerà dal 19 al 23 ottobre 2022 al Museo della Permanente di Milano, il Museo Bagatti Valsecchi rafforza la collaborazione con l’Associazione Antiquari Milanesi lanciando una campagna di raccolta fondi dal titolo “Stacca un cerotto”.

Il cerotto non è altro che la carta giapponese usata durante le operazioni di restauro per evitare perdite della superficie pittorica di un dipinto. E di molti cerotti è ricoperta l’opera che apre il percorso di visita del Museo Bagatti Valsecchi, il polittico di Giovanni Pietro Brentani, Madonna con il Bambino tra i santi Bernardino, Pietro martire, Pietro Apostolo, Giovanni Battista, che necessita un accurato restauro per restituire l’opera agli antichi splendori.

Il polittico, oggi in un compromesso stato di conservazione, rappresenta la Madonna con il Bambino e numerosi santi racchiusi in una preziosa cornice dorata in gotico internazionale.

L’opera è stata attribuita al pittore Giovanni Pietro Brentani e, considerando i pochi dati anagrafici noti dell’autore, si ipotizza che possa essere stata realizzata nella seconda metà del Quattrocento.

Il caratteristico fondo dorato, presente in tutti gli scomparti del polittico, rimanda all’elegante linguaggio tardogotico che emerge con vigore anche per la preziosità delle vesti, la gestualità delle mani e la raffinatezza dei profili raffigurati. I numerosi protagonisti possiedono occhi allungati e nasi appuntiti e sono posti in relazione gli uni con gli altri proprio grazie alla gestualità sottesa e all’incrocio di sguardi che rafforza il loro legame.

Il restauro metterà in luce tutti i dettagli riccamente dipinti dall’artista che ha realizzato nella sua bottega anche la cornice in perfetta armonia con gli scomparti dipinti. Pizzi, merletti, decori, volti e sguardi, fanno dell’opera un raro gioiello da recuperare dell’arte lombarda del tardo Rinascimento.

NEL WEEKEND

Dopo la pausa estiva riprende al Museo Bagatti Valsecchi la programmazione di Stasera al Museo. Nel segno delle donne, il palinsesto di eventi ideato dal Conservatore Antonio D’Amico con l’obiettivo di accogliere il pubblico non solo per ammirare le collezioni permanenti della storica casa museo, ma anche per assistere a concerti dal vivo e rappresentazioni teatrali, facendo rivivere lo spirito della dimora accogliente e vivace pensata a fine Ottocento dei fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi.

La rassegna di quest’anno celebra lo spirito femminile e anche gli eventi di settembre rendono omaggio alle donne e alle loro emozioni: ospiti del Salone d’Onore sono due concerti, uno a cura di Accademia Operando, realizzato in collaborazione con OttavaNota, l’altro con la direzione artistica di Stelia Doz vede protagonista il Trio Gynaika, dove la musica spazia tra i secoli. Lo spettacolo teatrale, grazie alla collaborazione con il Teatro della Cooperativa, porterà in scena la brillante comicità di Ippolita Baldini, che racconta le contraddizioni di una giovane donna, in cui non sarà difficile ritrovarsi, in un monologo autobiografico.

Domenica 11 settembre il Museo si riempie di musica grazie all’Accademia Operando, diretta da Francesco Lanzillotta, Bruno Taddia e Christian Schmitz. La serata, in collaborazione con OttavaNota, si intitola Euterpe: incanto e musica e propone un viaggio nell’affascinante e coinvolgente repertorio operistico italiano e alle emozioni che da sempre è capace di trasmettere.

Tormenti, lacrime, amori, gesti eroici, sacrifici: questa è la lirica, manifesto della voce di molte donne e campionario senza tempo dell’universo femminile. Il programma presenta un repertorio che abbraccia due secoli di musica, con brani dal Don Pasquale di Donizetti, dall’Italiana in Algeri di Rossini, dall’Historie du Soldat di Stravinskij e la Serenata per archi di Dvorak.

ARTS & CULTURE

Now it is possible to virtually enter one of the most beautiful and representative Italian palaces: The Quirinale. With just one click you enter a tour of rooms, themes and curiosities in a virtual journey of one hundred kilometers digitized, over a thousand images in high definition. Built at the end of the 16th century to be the papal seat first and then the first King’s palace, since 1948 it has been the official seat of the presidency of the Republic. Thanks to this initiative, it is even possible to enter the office of the President of the Republic, but also to admire the classic works of the historical collections kept inside the Palace. Finally, the gaze shifts to the evocative exterior of the presidential estate on the outskirts of the capital.

RESISTENZA

Nel segno delle donne del Museo Bagatti Valsecchi continua con un ricco cartellone dedicato principalmente al teatro, con ben tre spettacoli che portano in scena figure di donne coraggiose e appassionate.

Si prosegue l’11 maggio con “Palma Bucarelli e l’altra resistenza”, in collaborazione con il Teatro Elfo Puccini, in cui Cinzia Spanò interpreterà la straordinaria Palma Bucarelli: storica dell’arte competente e critica agguerrita, tra le prime direttrici donna di un museo pubblico in Italia, figura fondamentale per la diffusione dell’arte contemporanea con posizioni discusse e controcorrente. Antifascista coraggiosa, negli anni della guerra si impegnò a mettere in salvo le opere della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dalle razzie tedesche e dai bombardamenti in maniera talora rocambolesca. Il suo fu un contributo fondamentale a quell’altra resistenza: il salvataggio del nostro patrimonio artistico.

EVA

Nel segno delle donne del Museo Bagatti Valsecchi continua con un ricco cartellone dedicato principalmente al teatro, con ben tre spettacoli che portano in scena figure di donne coraggiose e appassionate. Si comincia questa sera con “Eva (1912-1945)” con Federica Fracassi, parte di Innamorate dello spavento, progetto di Teatro i in cui l’autore Massimo Sgorbani cattura le voci di alcune figure femminili legate al Führer che precipitano inarrestabili verso la fine del Reich: Eva Braun è una donna che sta per morire ed è profondamente innamorata di Hitler, fedele al suo amore fino all’ultimo istante.

LA SCACCHIERA

Il Museo Bagatti Valsecchi in collaborazione con Franco Maria Ricci Editore mercoledì, 30 marzo alle ore 19.00, presenta  il libro “Sulla scacchiera”, di recente pubblicazione dell’editore, alla presenza degli autori Stefano Salis e Adolivio Capece.

La presentazione avrà luogo nel Salone d’Onore del Museo, dove i fratelli Bagatti Valsecchi erano soliti accogliere i loro ospiti per balli e feste e dove avvenivano partite dei giochi più vari tra cui non mancavano mai ovviamente gli scacchi.

Gioco dall’origine molto antica che non ha mai perso fascino con lo scorrere del tempo, gli scacchi richiedono ragionamento logico, concentrazione, capacità di astrazione, fiducia in sé stessi e disciplina di regole precise. Il volume “Sulla scacchiera” ne esplora vari aspetti tra arte, letteratura e scienza, indagando i meccanismi celebrali che si attivano durante una partita, raccontando la nascita e la diffusione del gioco e la sua rappresentazione in varie forme artistiche fino ad arrivare a una sintesi delle regole basilari e a una raccolta di partite famose. Il tutto è corredato da bellissime fotografie di Massimo Listri che immortalano i pezzi e le scacchiere più raffinati di una delle più preziose e complete collezioni private al mondo, a testimoniare anche l’importanza degli oggetti stessi usati nel gioco.

Il 2 aprile si parlerà ancora di scacchi in Museo con un momento dedicato ai visitatori e alle loro famiglie insieme a Adolivio Capece per scoprire i diversi aspetti di questa attività, compreso il ruolo di condivisione e divertimento tra genitori e figli. Il noto scacchista racconterà curiosità e virtù del gioco, per farlo conoscere e amare e per metterne in risalto le tante doti educative: è stato provato come gli scacchi aiutino il cervello a lavorare e a tenersi sempre attivo e in esercizio, è un gioco che aiuta a ragionare, a valutare e prendere decisioni e oltretutto insegna a rispettare le regole e a rispettare l’avversario. Con questo appuntamento adulti e ragazzi impareranno le tappe fondamentali della storia di questo gioco e riconosceranno tanti scacchisti tra personaggi famosi delle scienze e della cultura, come Rita Levi Montalcini o Tolstoj, che era solito giocare per rilassarsi, ma anche Goethe, Voltaire, Duchamp per arrivare infine ai giorni nostri con il musicista Sting, che ha da sempre incoraggia i propri figli a giocare per aiutare a sviluppare il cervello.

A corredo di queste attività, dal 30 marzo fino a domenica 3 aprile nel Salone D’Onore sarà posto in evidenza un prezioso cofano, decorato sul coperchio con una scacchiera. Quest’opera appartenente alla collezione del Museo ben rappresenta lo spirito dei fratelli Bagatti Valsecchi: se a prima vista si presenta infatti come un manufatto antico, le analisi hanno rivelato che si tratta in realtà di un assemblaggio ottocentesco realizzato da una cassetta antica senza decorazioni poi rivestita con frammenti di tarsie di varia provenienza databili verso la fine del Quattrocento. Un interessante manufatto che simboleggia la passione dei fratelli per il mondo antico e la sua rievocazione in tutti gli oggetti della loro dimora, e che testimonia la loro passione per il gioco degli scacchi.