MARONI: VOGLIAMO UN INNO CONDIVISO DA TUTTI

“Anche la Lombardia è rock”. Lo ha detto
il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni,
confermando la sua “responsabilità” per la definitiva stesura
dell’Inno della Lombardia in chiave più rock, che oggi è stato
fatto ascoltare in anteprima nell’Aula del Consiglio regionale.

OPERA CHE RIMANE – Il motivo, scritto da Mogol e musicato da
Mario Lavezzi, secondo il governatore, “è di quelli che
rimangono in testa, con una bella musica orecchiabile e un testo
splendido”. “Ora – ha aggiunto – il giudizio spetta ai cittadini
lombardi. Quella di oggi è solo un’anteprima, alla quale
seguirà, se verrà approvato, la presentazione ufficiale, magari
in occasione della Festa della Lombardia il 29 maggio”.

COINVOLGIMENTO MUSICISTI LOMBARDI – In occasione dell’ultima
tappa del ‘Lombardia Expo tour’ di Varese, in programma per
marzo, ha informato Maroni, “vorremmo arrivare con un’altra
anteprima, che coinvolga i musicisti e i cantanti lombardi”.
“Vogliamo – ha specificato – un inno condiviso, che sia davvero
di tutti”. (Ln)

GARAVAGLIA:NONOSTANTE TAGLI NON PERDEREMO POSTI DI LAVORO

“Grazie al Governo Renzi dobbiamo
fronteggiare 800 milioni di euro di tagli e a preoccuparci è
l’impatto che questi tagli hanno sui posti di lavoro che si
rischiano di perdere, in particolare nel trasporto locale sono
circa 2000 i posti a rischio nelle aziende di trasporto private
e altri 500 posti sono a rischio nella formazione professionale,
negli asili e via dicendo. Ma come sempre troveremo una
soluzione e faremo l’ennesimo miracolo della Regione Lombardia e
del presidente Roberto Maroni: stiamo lavorando e già nel
pomeriggio pensiamo di trovare una soluzione per salvare questi
posti di lavoro nonostante i tagli del Governo”. Lo afferma
l’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione della
Regione Lombardia, Massimo Garavaglia, rispondendo in diretta
alle domande dei telespettatori durante la trasmissione
televisiva ‘Orario
Continuato’, in diretta su TeleLombardia.

“Sul trasporto locale – ha aggiunto Garavaglia – conto già nel
pomeriggio di presentare un emendamento in aula per ridurre il
taglio ad un livello sopportabile, riducendo in maniera
significativa il taglio che comunque c’è “. (Ln)

CAPPELLINI:REGALIAMO AI BAMBINI LA GIOIA DEL NATALE

“Una bella giornata per prepararci al
Natale con grandi artisti lombardi che sanno interpretare
perfettamente le nostre tradizioni”.
Così Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e
Autonomie di Regione Lombardia sul palco dell”Auditorium
Testori’ di Palazzo Lombardia dove si è svolto lo spettacolo ‘I
grandi non dicono mai la verità’ di Andrea Vitali e il gruppo
musicale Sulutumana. A dare il benvenuto anche
l’assessore allo Sport e Politiche giovanili Antonio Rossi,
conterraneo di Andrea Vitali in quanto lecchese.

I BAMBINI AMANO IL NATALE, SBAGLIATO NON FESTEGGIARLO A DOVERE –
“Una bellissima emozione – ha sottolineato Cappellini – vedere
tanti bambini gustarsi insieme alle loro mamme e papà il clima
magico del Natale che da sempre affascina grandi e piccoli.
Abbiamo quindi voluto regalare a
tutti questo momento di festa che racchiude la bellezza e
l’importanza del presepe, l’emozione di una fiaba, il potere
terapeutico della bella musica e molto altro. Proprio per questo
– ha aggiunto – ritengo assolutamente sbagliato non poter dare
ai più piccoli la possibilità di vivere il Natale nel migliore
dei modi”.

ABBIAMO REGALATO UN MOMENTO DI FELICITÀ – “Regione Lombardia –
ha spiegato l’assessore – ha voluto organizzare questa giornata
proprio per regalare a tutti i bambini e ai cittadini lombardi
un momento di serenità. Ne abbiamo tutti bisogno visto il
periodo storico che stiamo attraversando. E questo momento di
festa – ha concluso – vede sul palco del nostro bellissimo
‘Auditorium’ voci straordinarie della nostra terra come Andrea
Vitali e i Sulutumana che, con la loro dolcezza e raffinata
semplicità rappresentano a pieno titolo l’autenticità dei valori
e delle tradizioni delle nostre comunità”.(Ln)

DOMANI MARONI AD INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA ANSA

Il presidente di Regione Lombardia Roberto
Maroni parteciperà domani, lunedì 22 dicembre, all’inaugurazione
della mostra fotografica dell’Ansa nel foyer dell’Aula del
Consiglio Regionale.

Ore 14, Palazzo Pirelli (via Fabio Filzi, 22 – Milano) Foyer
Aula. (Ln)

DOMANI MARONI IN CONSIGLIO REGIONALE PER ANTEPRIMA ESECUZIONE INNO

Il presidente di Regione Lombardia Roberto
Maroni sarà presente domani, lunedì 22 dicembre, in Consiglio
Regionale per l’anteprima dell’esecuzione dell’inno della
Regione Lombardia.

Ore 14.30, Palazzo Pirelli (via Fabio Filzi, 22 – Milano)Aula
Consigliare.(Ln)

ADP VARESE,MARONI:INTERVENTO CHE RILANCERA’ CENTRO STORICO

“Sono molto soddisfatto per la firma di
questo accordo. Regione Lombardia ha stanziato più di 20 milioni
per la ristrutturazione dell’ex Caserma Garibaldi, per tutta la
piazza ed il nuovo teatro, un impegno straordinariamente
importante da parte della Regione e di tutte le altre
istituzioni, il Comune, la Provincia e l’Università, che stanno
lavorando insieme per cambiare il volto del centro storico di
Varese. Si tratta davvero di un evento storico atteso da
decenni. Questo intervento rilancerà il centro di Varese e la
sua economia perché na zona rivitalizzata rilancia anche
l’economia e insieme la sicurezza”.
Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni
nel corso della cerimonia per la firma dell’accordo di programma
per la riqualificazione urbanistica di piazza Repubblica e della
realizzazione del nuovo teatro a Varese. (Ln)

FORUM UNESCO ,SALA:FATTO SALTARE EVENTO MONZA NELL’ANNO DI EXPO

“La Legge di stabilità non solo penalizza
Monza e il suo autodromo, mettendo a rischio il futuro del Gran
Premio di Formula 1 ma toglie alla città e ai lombardi un evento
internazionale di grande rilevanza proprio nell’anno
dell’Esposizione Universale”.
Lo ha detto l’assessore Fabrizio Sala, assessore alla Casa,
Housing sociale, Expo e internazionalizzazione delle imprese
commentando la misteriosa sparizione dalla Legge di stabilità
dell’emendamento sul finanziamento del Forum dell’Unesco in
programma a Monza del 2015.

FORUM UNESCO UTILE PER PROMUOVERE NOSTRE ECCELLENZE – “Non è
pensabile – ha continuato Sala – che gli impegni presi da
ministri del governo siano poi smentiti dalle decisioni del
premier. La Villa Reale di Monza è stata scelta come sede di
rappresentanza per Expo 2015: il governo invece di valorizzare
le eccellenze presenti sul territorio della Brianza
approfittando della presenza di delegati provenienti da tutto il
mondo cosa fa? Cancella l’evento. Credo che questa decisione sia
l’esatto contrario di ciò che il premier Renzi invoca, ossia il
gioco di squadra”.

SCELTA GOVERNO E’ MIOPE – “Una scelta miope – ha concluso Sala
– che il presidente del consiglio e il Ministro dei Beni e delle
attività culturali e del turismo Dario Franceschini spero
abbiano il coraggio di venire a motivare ai cittadini lombardi,
a Regione Lombardia e al sindaco di Monza”. (Ln)

GRANDE GUERRA,CAPPELLINI:MEMORIA DELLA NOSTRA STORIA-RPT

“È stata definita la graduatoria finale
delle proposte del bando per fare memoria del centenario della
Grande Guerra, una serie di eventi con cui omaggiamo i tanti
giovani che furono impegnati, nel ’15-’18, nei teatri del
conflitto”. Così Cristina Cappellini, assessore alle Culture,
Identità e Autonomie, comunicando, in Giunta regionale, gli
esiti del bando per la selezione di progetti/iniziative per la
‘Promozione e valorizzazione del patrimonio storico della Prima
Guerra Mondiale in Lombardia’.

TESTIMONIANZE DIVERSIFICATE – “La nostra regione – ha detto
l’assessore Cappellini – ha una diversificata presenza di
testimonianze storiche della Grande Guerra, una varietà legata
anche alle specificità territoriali e alla vocazione alla
memoria di questi luoghi e degli uomini che li hanno animati”.
“Le progettualità presentate – ha aggiunto – hanno riguardato
varie tipologie a conferma dell’attenzione del territorio per
questo tema cui lavorano, in accordo con il mio Assessorato, un
Comitato regionale e un Comitato Scientifico appositamente
costituiti, oltre che la VII Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Luca Daniel Ferrazzi. Il bando
dell’Assessorato prevede un budget di 350.000 euro, di cui
50.000, per l’annualità 2015, per iniziative dirette di Regione
Lombardia”.

PRESENTATE 115 PROPOSTE – Sono pervenute 115 domande in totale,
di cui 60 da soggetti pubblici per un valore progettuale,
riferito ai soli ammessi, di 700.914 euro e 55 da privati con un
importo complessivo dei progetti ammessi di 229.756 euro.
“Abbiamo concesso – ha specificato l’assessore – 225.000 euro a
sostegno di domande di soggetti pubblici e 75.000 euro a
sostegno di domande di soggetti privati”. Alla fine 18 i
progetti ammessi e finanziati avanzati da soggetti pubblici
mentre 6 quelli ammessi ma non finanziati per esaurimento delle
risorse. Sul fronte dei privati, invece, 8 progetti ammessi e
finanziati e 3 quelli non finanziati per esaurimento delle
risorse.

PROPOSTE DA TUTTA LA REGIONE – “Piace sottolineare – ha chiosato
l’assessore Cappellini – che le proposte sono, in pratica,
giunte da tutto il territorio regionale e dimostrano che la
memoria è viva”. “Regione Lombardia – ha concluso l’assessore
Cappellini – sostiene quindi convintamente queste manifestazioni
e questi progetti che sono testimonianza anche di identità
territoriale e storica e parte di un patrimonio, etnografico e
immateriale da preservare e valorizzare”.

I PROGETTI FINANZIATI – Dopo la valutazione delle proposte e
delle domande, ecco i progetti finanziati con ente richiedente,
titolo intervento e contributo concesso.

SOGGETTI PUBBLICI
– Città di Erba, ‘Monumento ai caduti’ di Giuseppe Terragno,
20.000 euro;
– Comunità montana Parco Alto Garda Bresciano, ‘Viaggio nella
storia: la Grande Guerra nel Parco Alto Garda Bresciano’, 20.000
euro;
– Comune di Valdisotto, ‘Forte di Oga, la storia e la
conoscenza’, 10.000 euro;
– Comune di Tignale, ‘Cannoni a picco sul Garda: promozione e
valorizzazione percorsi storici in località Monte Case, Monte
Casarole e Cima Tignale’, 10.864 euro;
– Comune di Cassano Valcuvia, ‘1915-2015: la Grande Guerra, la
Valcuvia ricorda’, 10.300 euro;
– Comune di Lecco, ‘Materiale per la memoria, valorizzazione
delle testimonianze della Prima Guerra Mondiale dal patrimonio
culturale diffuso della provincia di Lecco alle collezioni del
sistema museale urbano lecchese’, 8.000 euro;
– Comunità Montana Valle Sabbia, ‘L’alta via dei forti,
promozione e valorizzazione dei percorsi storici periplo
fortificati del lago d’Idro’, 17.870 euro;
– Croce rossa italiana Comitato di Como, ‘La Prima Guerra
Mondiale vista dalle corsie degli ospedali da campo’, 18.126
euro;
– Provincia di Lodi, ‘Progetto integrato di promozione del
patrimonio storico culturale della Grande Guerra nel Lodigiano’,
12.000 euro;
– Parco regionale Spina Verde, ‘Recupero ai fini
turistico-culturali della trincea del Seveso’, 14.850 euro;
– Comune di Zibido San Giacomo, ‘La Grande Guerra: Zibido e i
suoi eroi, un percorso di conoscenza e valorizzazione del
patrimonio zibidese’, 11.000 euro;
– Comune di Pisogne, ‘Viale delle Rimembranze’, 7.040 euro;
– Comune di San Fedele d’Intelvi, ‘Valorizzazione della galleria
polveriera facente parte della Linea Cadorna’, 8.495 euro;
– Comune di Trezzano sul Naviglio, ‘Custodi del ricordo, la
Grane Guerra e i giovani di Trezzano’, 15.000 euro;
– Comune di Calvisano, ‘Un viale che parla di storie di guerra e
pace’, 11.545 euro;
– Comune di Cinisello Balsamo, ‘Storie di uomini, donne e
bambini in Guerra’, 10.000 euro;
– Comune di Trezzo sull’Adda, ‘La memoria delle pietre e la
memoria dei viventi’, 10.400 euro;
– Comune di Isola Dovarese, ‘Monumento ai caduti della Grande
Guerra 1915-1918’, 9.510 euro.

SOGGETTI PRIVATI
– Museo della Guerra Bianca in Adamello, ‘Il Museo della Guerra
Bianca nel centenario della Grande Guerra: azioni di
valorizzazione delle eccellenze culturali della Grande Guerra in
Lombardia’, 12.000 euro;
– Teatro del Buratto, ‘La Grande Guerra degli uomini e delle
donne’, 11.000 euro;
– Fondazione biblioteca archivio ‘Luigi Micheletti’, ‘Tecniche
al fronte. La Grande Guerra in Lombardia attraverso il cinema e
l’industria’, 8.400 euro;
– arteVOX produzioni, ‘Radici nel passato e sguardo nel futuro,
a 100 anni dalla Grande Guerra’, 11.850 euro;
– Ente Villa Carlotta, ‘Raccontami la storia. Testimonianze del
primo conflitto mondiale da collezioni lombarde’, 5.500 euro;
– Fondazione Cineteca italiana, ‘La camera della guerra’, 12.000
euro;
– Il teatro ‘Prova soc. coop. Sociale’, ‘Guerrafangopace’,
10.000 euro;
– Associazione culturale ‘Camaleonte’, ‘Testimonianze di ieri:
risorse di oggi’, 4.158 euro. (Ln)

CAPPELLINI DOMANI A FESTA DI NATALE DELLA REGIONE

L’assessore alle Culture, Identità e
Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini sarà presente
domani, domenica 21 dicembre, allo spettacolo di Natale ‘I
grandi non dicono mai la verità’ con lo scrittore lecchese
Andrea Vitali e il gruppo musicale comasco ‘Sulutumana’. A
seguire si festeggerà tutti insieme con il taglio del panettone.
Dalle ore 14.30 alle ore 18.30 ci sarà l’apertura straordinaria
del Belvedere di Palazzo Lombardia da cui è possibile ammirare
gran parte della nostra Regione.
Dalle ore 10 alle 18 sarà possibile visitare la mostra di
presepi ‘Il gesto nell’arte. Le figure tradizionali del Presepio
Lombardo’, allestita nel foyer dell’Auditorium. Sarà infine
possibile pattinare sulla pista da ghiaccio in piazza Città di
Lombardia.

– ore 16, Palazzo Lombardia (piazza Città di Lombardia, 1 –
Milano), Auditorium ‘Giovanni Testori’. (Ln)

gus

EXPO, IL CAVALLO DI LEONARDO – SCHEDA

Di seguito, riassunta, la storia del
Cavallo di Leonardo. Di come conduce a Vinci (Firenze). E di
come, da lì, condurrà in piazza Città di Lombardia, dove sorge
Palazzo Lombardia, sede della Regione, per tutto il periodo di
Expo. Di fatto, un “ritorno” a Milano.

IL CAVALLO – Autrice dell’opera è Nina Akamu, scultrice di
grande valore formatasi in Italia per 11 anni, che si ispirò ai
numerosi disegni di cavalli lasciati da Leonardo per plasmare un
modello in argilla alto 2 metri e 40 cm, completato nel 1997. Da
quel modello fu fusa nella Tallix Art Foundry di Beacon (New
York) la statua equestre in bronzo, del peso di circa 900
chilogrammi, e dallo stesso, tramite procedure di ingrandimento,
fu realizzata la versione di 8 metri.
L’idea di donare il Cavallo a Vinci – come espressione della
considerazione del popolo americano per il luogo di nascita
della più insigne personalità del Rinascimento – venne a Giorgio
Morelli, giornalista italiano corrispondente a New York e
consulente internazionale della Leonardo da Vinci’s Horse Inc.,
il quale promosse e coordinò il progetto, raccogliendo anche i
fondi necessari per realizzare le statua in bronzo. Sponsor e
donatori del Cavallo, tutti americani, furono inoltre: la
Leonardo da Vinci’s Horse Inc., presieduta da Peter Dent; Fred e
Lana Meijer; Peter Secchia, già ambasciatore Usa in Italia, e
sua moglie Joan; la Fonderia Tallix di New York.

1400, COMMISSIONATO DAGLI SFORZA – Il Cavallo di Leonardo
“nasce” su commissione, all’artista, di Ludovico Sforza, nel
1482, quando il duca di Milano decise di dedicare un monumento
equestre a Francesco Sforza.
Leonardo concepì una colossale statua in bronzo, alla cui
creazione si dedicò per 16 anni, giungendo, con i suoi
assistenti, a realizzare un modello in terracotta alto 7 metri,
dal quale ricavarono gli stampi per la fusione.
Se però, in un primo momento, il bronzo che doveva essere
utilizzato per realizzare la statua venne fuso per costruire
cannoni a fronte degli annunci di guerra tra il re di Francia
Luigi XII e il Ducato, il modello d’argilla venne invece
utilizzato, una volta invaso il Ducato milanese, dagli arcieri
dell’esercito francese per il tiro al bersaglio. Anche gli
stampi andarono poi persi per sempre.
Di quello studio non restarono che schizzi di cavalli, bozzetti
di piani di scultura e il progetto di un nuovo processo di
fusione.
Il sogno di Leonardo rimase così incompiuto.

1900, IL SOGNO RICOMINCIA – Nel 1977 Charles Dent, pilota
dell’aviazione civile americana, artista e collezionista d’arte,
appassionato cultore del Rinascimanto italiano, si invaghì
dell’idea di riprendere e portare a termine il progetto di
Leonardo. Da allora dedicò a questo obiettivo tutti i suoi
sforzi, fondando a Fogelsville (Allentown, Pennsylvania)
un’apposita società, la Leonardo da Vinci’s Horse Inc., tramite
la quale promosse l’idea e iniziò a raccogliere anche i fondi
necessari. Dent trascorse molti anni a studiare, progettare e
costruire il più grande cavallo di bronzo al mondo, con l’auto
dei maggiori studiosi di Leonardo, tra cui Carlo Pedretti e Sir
John Pope-Hennessey. Dopo alcuni anni di ricerche, con il suo
team realizzarò i primi bozzetti in argilla alti circa 2 metri e
mezzo.
Col passare del tempo e l’approfondirsi degli studi, Dent
divenne sempre più consapevole che il moderno cavallo non poteva
essere il ‘cavallo di Leonardo’: inconcepibile replicarne
l’idea. Si impegnò quindi affinché il cavallo del XX secolo
celebrasse il Genio vinciano.
Fu dopo la sua morte, nel 1994, che la Leonardo da Vinci’s Horse
Inc. affidò l’incarico della realizzazione a Nina Akamu.

LA SFIDA ARTISTICA – “Mi sono basata su fonti d’informazione
diverse, per farmi un’idea quanto più possibile approfondita
della posizione della scultura, delle sue proporzioni e della
sua forma estetica – racconta Nina Akamu, parlando
dell’esperienza artistica affrontata -. Ho studiato anche i
disegni e gli appunti di Leonardo per altri progetti, ho letto
gli scritti degli studiosi del settore. La complessa sfida
artistica, consistita nel creare un modello alto 2 metri, ha
richiesto la conoscenza e la trasposizione in scultura di
elementi di design, composizione, anatomia, carattere e
movimento, combinati con grazia e armonia”.
“La scultura che ho creato per la Fondazione Leonardo da Vinci’s
Horse Inc. rende omaggio al genio creativo di Leonardo, ma non
vuole essere una riproduzione della sua scultura – spiega la
scultrice -. Forse il moderno cavallo di Leonardo da Vinci può
essere visto come un simbolo della potenza, del momento di
energia creativa e della capacità di visione, diretti e mirati a
un obiettivo lontano nel tempo. Il nostro dono a Vinci può
essere inteso come una metafora dell’immenso genio di Leonardo,
termine di paragone della creatività e della grande stagione in
cui visse, il Rinascimento”.

INAUGURAZIONE – La cerimonia di inaugurazione della collocazione
dell’opera in piazza della Libertà, a Vinci, fu in un primo
momento prevista per il 15 settembre 2001. A seguito del crollo,
pochi giorni prima, delle torri gemelle, poiché che la
delegazione americana era già giunta a Vinci,
quel giorno fu fatta una cerimonia dal valore commemorativo e di
solidarietà verso gli Stati Uniti. (Ln)