‘SMART LIVING’,PAROLINI:15 MILIONI PER FILIERA CASA HIGH-TECH

“Con la misura denominata ‘Smart
Living’ abbiamo stanziato 15 milioni di euro a sostegno della
filiera integrata dell’edilizia high-tech: produzione, servizi e
tecnologia. A disposizione delle reti che le aziende
costituiranno ci saranno contributi a fondo perduto fino a
800.000 euro per finanziare i migliori progetti di investimento,
che sapranno coniugare il tradizionale know-how produttivo con
le piu’ avanzate tecnologie abitative”. Lo ha detto l’assessore
allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini,
commentando la misura a favore dell’edilizia high-tech ‘Smart
Living’.

EDILIZIA PROTAGONISTA DELLA RIPRESA – “‘Smart Living’ e’ un
intervento senza precedenti, che – ha spiegato Parolini – nasce
dalla convinzione che il settore dell’edilizia, tra i piu’
colpiti dalla crisi, puo’ tornare a essere uno dei protagonisti
della ripresa, ma a condizione che le imprese si mettano
assieme, ampliando i confini della filiera, e che, inoltre,
questo processo passi attraverso l’innovazione, il digitale e
l’applicazione di nuove tecniche costruttive”.

RICADUTE POSITIVE – “Durante questa legislatura, proprio per
raccogliere la complessita’ delle sfide imposte dal mercato, –
ha continuato l’assessore – abbiamo impresso una forte spinta
alla nostre politiche per favorire e promuovere l’aggregazione,
la contaminazione tra settori differenti e la valorizzazione
delle filiere di eccellenza quali driver di sviluppo. Con questa
misura, in particolare, alle ricadute economiche e agli
investimenti che sara’ in grado di generare, se ne aggiungono
potenzialmente altre non trascurabili in termini di
sostenibilita’ ambientale, energetica e di salubrita’”.

SETTORE DI MERCATO CON GRANDI ECCELLENZE – “Abbiamo molte
Aspettative – conclude Parolini -, perche’ questo intervento, che
ha una connotazione molto marcata di innovazione e che e’ stato
condiviso con le associazioni piu’ rappresentative del comparto,
si configura come una misura sussidiaria, in grado di aumentare
la competitivita’ delle imprese lombarde, di agganciare i timidi
segnali di ripresa, consolidando un settore di mercato
contraddistinto da grandi eccellenze, e di innescare una
reazione virtuosa di fronte al forte rallentamento degli
investimenti pubblici nel settore, alla difficolta’ di accesso al
credito e al calo della domanda di nuovi edifici registrata
negli ultimi anni”. x

‘VOLTAPAGINA’,PAROLINI: 1 MILIONE DI EURO PER RILANCIARE EDICOLE E LIBRERIE

“Abbiamo messo a disposizione 1 milione
di euro per sostenere interventi per l’innovazione e la
valorizzazione dei punti vendita di libri, giornali, riviste e
periodici, perche’ vogliamo vedere nella contrazione della
domanda e nella crisi dell’editoria una sfida per favorire
l’evoluzione di questo importante settore commerciale”. Lo ha
detto Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di
Regione Lombardia, commentando i
progetti approvati dal bando regionale ‘Voltapagina’, dedicato a
edicole e librerie del territorio lombardo.

I NUMERI – “Abbiamo ricevuto 226 domande – ha spiegato
l’assessore -, di cui 130 sono state ammesse e finanziate: 77
per l’ambito ‘edicole’ e 53 per quello ‘librerie'”.
“Durante questa legislatura – ha continuato – il Consiglio
regionale ha approvato la mia proposta di ampliare le funzioni
di queste attivita’, tradizionalmente ‘mono-prodotto’, attraverso
la vendita di prodotti diversi da quelli editoriali, come ad
esempio bevande e alimenti confezionati, che non necessitino di
particolari trattamenti di conservazione, ma anche prodotti del
settore non alimentare, purche’ l’attivita’ prevalente rimanga
quella della
vendita di quotidiani e periodici. Con il successo riscosso da
questo bando completiamo un percorso molto significativo e
importante di confronto con le associazioni e di sostegno agli
operatori, che avra’ certamente effetti positivi sulla rete delle
edicole e delle librerie”.

I PROGETTI – “I progetti delle edicole – ha concluso Parolini –
puntano tutti sull’innovazione: si va dal wi-fi gratuito alla
creazione di info point turistici, dall’istallazione di schermi
touch screen multilingue, alla realizzazione di spazi
espositivi, dalla vendita automatica h24 di giornali,
all’offerta di nuovi servizi, come la spedizione e ricezione di
documenti, per diventare punto di aggregazione sociale. Le
librerie invece sono orientate sulla vendita on line e
automatizzata, anche di libri usati, sull’istallazione di totem
multimediali, sull’organizzazione di laboratori, corsi di lingua
e format per bambini, sulla creazione di spazi per le famiglie”.

AREDESIO DIVINO,TERZI:INIZIATIVA STRATEGICA SU CULTURA QUALITA’

“Mi piace ricordare come l’amore e il
rispetto per la terra e per l’ambiente porti sempre i suoi
frutti, e questa XII edizione di ArdesioDiVino, dedicata a
prodotti che hanno contribuito a far conoscere la nostra cultura
e le nostre tradizioni in tutto il mondo, ne e’ un chiaro
esempio”.
Cosi’ l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo
sostenibile Claudia Terzi, intervenendo oggi all’inaugurazione
dell’edizione 2016 di ArdesioDiVino, la mostra mercato di
prodotti enogastronomici italiani, in programma questo fine
settimana nel bordo di Ardesio, nella bergamasca.

IL “MADE IN ITALY” – “Una due giorni – prosegue Terzi – che e’
anche una vetrina per la nostra agricoltura e in modo
particolare per chi, attraverso la passione e il duro lavoro, e’
stato capace di valorizzare tradizioni locali e materie prime
eccellenti trasformandole in prodotti unici e inimitabili una
grande risorsa per il nostro territorio, come dimostrano i
numeri delle esportazioni dei prodotti alimentari italiani di
qualita’, che fanno capire quanto il “Made in Italy” oltre che
apprezzato, sia un vero e proprio “MARCHIO DI GARANZIA” legato
alla provenienza”.

LA CONTRAFFAZIONE DEL “MADE IN ITALY” – “Purtroppo – ammette
l’assessore – molte organizzazioni malavitose utilizzando
impropriamente il marchio “MADE IN ITALY” o storpiando i nomi di
nostri prodotti, attraverso la vendita di alimenti “spazzatura”,
muovono un giro d’affari impressionante. Secondo i dati di
Coldiretti, la contraffazione, la falsificazione e l’imitazione
del “Made in Italy” alimentare nel mondo ha superato il
fatturato di 60 miliardi di euro, con quasi 2 prodotti di tipo
italiano su 3 in vendita sul mercato internazionale, prodotti
che in realta’ non hanno nulla a che fare con la nostra realta’
produttiva nazionale”.

RICADUTE NEGATIVE – “Ma con questo non voglio considerare solo
la perdita economica diretta – chiosa Terzi – ma le inevitabili
ricadute negative della contraffazione, un vero e proprio male
che distrugge il buon nome della nostra terra, dei nostri
prodotti e dei nostri “Artigiani del cibo”.

LA CULTURA DELLA QUALITA’ – “Ed e’ per queste ragioni – sottolinea
l’assessore – che iniziative come quelle di ArdesioDivino, deve
essere percepita dal territorio bergamasco, lombardo e nazionale
come un’iniziativa strategica rivolta alla cultura della
qualita’, e al recuperando di quel rapporto diretto
produttore/consumatore che ormai purtroppo sta scomparendo, con
l’obiettivo di dimostrare alle migliaia di visitatori che in
questi 2 giorni riempiranno questo stupendo borgo, che la nostra
terra oltre che per storia, tradizioni e cultura, non e’ seconda
a nessuno, nemmeno nella qualita’ soprattutto nel settore
enogastronomico”.

RACCOLTA LAMPADINE ESAUSTE,TERZI:NOI AL TOP IN ITALIA

“La Lombardia ancora una volta si
dimostra virtuosa anche nella raccolta delle lampadine esauste,
che, sappiamo, possono essere riciclate in percentuali elevate,
evitando che l’ambiente circostante sia contaminato da alcune
sostanze tossiche e nocive presenti”.
Lo fa sapere l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e
Sviluppo sostenibile Claudia Terzi, commentando i dati di
raccolta del primo semestre del 2016 diffusi dal consorzio
Ecolamp.

I NUMERI DELLA RACCOLTA – Sono 961.179 i chilogrammi di
lampadine esauste raccolti e avviati a corretto trattamento dal
consorzio Ecolamp, grazie ai conferimenti di privati cittadini e
professionisti dell’illuminazione.
I dati indicano che la porzione piu’ rilevante (56 per cento)
delle sorgenti luminose esauste gestite da Ecolamp nei primi sei
mesi del 2016 proviene dagli oltre 1800 Centri di raccolta
serviti dal consorzio e prevalentemente riservati al
conferimento dei privati cittadini. Sono le cosiddette ‘Isole
Ecologiche’ o ‘Riciclerie’, che possono essere facilmente
individuate sul territorio grazie all’app gratuita di Ecolamp
(l’Isola che c’e’) oppure online alla pagina dedicata
www.ecolamp.it/centri-raccolta.

INVERSIONE DI TENDENZA – Si tratta di un’inversione di tendenza
rispetto al passato, con i conferimenti domestici ai Centri di
Raccolta comunali (540 tonnellate, pari al 56 per cento del
totale) in sorpasso rispetto ai rifiuti provenienti dai servizi
volontari di Ecolamp (44 per cento), messi a disposizione del
target professionale, primi fra tutti gli installatori
elettrici. Complessivamente il canale volontario, alimentato dai
principali servizi di raccolta, Extralamp Waste-in e Collection
Point, ha in ogni modo fatto registrare oltre 420 tonnellate di
sorgenti luminose, avviate a trattamento nel primo semestre
2016.

IL PODIO DEL RICICLO – Da un punto di vista territoriale sono
Lombardia, Veneto e Piemonte i campioni della raccolta di
lampadine esauste: rispettivamente al primo, secondo e terzo
posto del podio. Le tre grandi regioni del Nord coprono, secondo
i dati Ecolamp, quasi il 50 per cento del totale raccolto in
Italia durante i primi sei mesi di quest’anno. La Lombardia ha
raggiunto nel primo semestre 249 tonnellate, contribuendo per il
26 per cento alla raccolta nazionale del Consorzio, seguita dal
Veneto con 127 tonnellate (13,3 per cento) e dal Piemonte con 92
tonnellate (9,6 per cento) di sorgenti luminose avviate a
riciclo.

MILANO INSEGUITA DA ROMA – Il podio provinciale della raccolta
Ecolamp rimane invariato rispetto alla classifica degli ultimi
tre anni: la prima posizione e’ sempre della provincia di Milano,
che tiene saldamente in pugno il primato, con oltre 66
tonnellate, pari a circa il 7 per cento della raccolta totale
registrata nel primo semestre. Il capoluogo meneghino e’ seguito
a stretto giro dalla Capitale: Roma ha raccolto 61 tonnellate di
lampadine esauste, che equivalgono al 6,4 per cento del dato
nazionale. Chiude il podio il capoluogo piemontese: Torino e’ in
terza posizione con una raccolta di 50 tonnellate, pari al 5,3
per cento della raccolta di sorgenti luminose esauste, durante i
primi sei mesi del 2016.

LOMBARDIA AL LAVORO PER ULTERIORE POTENZIAMENTO – “Non posso non
ringraziare il consorzio Ecolamp per la sensibilita’ e l’impegno
che dimostra ogni anno, ma anche i tanti cittadini che hanno
capito l’importanza di evitare sprechi e di avere a cuore
l’ambiente in cui vivono – conclude la Terzi -. Come Regione
lavoriamo da tempo per potenziare ancora di piu’ la raccolta
differenziata, in un’ottica di minori consumi e riuso dei
materiali scartati. Anche il progetto delle lampadine esauste
dimostra che la strada e’ quella giusta”. x

INAUGURAZIONE XII EDIZIONE ARDESIO DIVINO

L’assessore regionale all’Ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi partecipera’,
domani, sabato 6 agosto, alla presentazione della XXII edizione
di ‘Ardesio DiVino’, viaggio enogastronomico attraverso i sapori
della Penisola, alla riscoperta anche della cultura del vino e
del cibo: passeggiando per le vie, le piazze e i cortili del
centro storico del borgo Ardesio (Bg).

– ore 10, Comune di Ardesio (piazza Monte Grappa – Ardesio/Bg).
x

MUSICA,CAPPELLINI:CREMONA CAPITALE DELLA MUSICA 2017

La musica che torna a produrre, le
masterclass, le mostre, la ricerca e la citta’ vestita alla
‘monteverdiana’.
Queste le linee di sviluppo del progetto, inedito, ricco e
unitario delle ‘Celebrazioni Monteverdiane 2017′, che segneranno
tutto il programma culturale di Cremona del prossimo anno, 450°
anniversario dalla nascita di Claudio Monteverdi.

L’IMPEGNO DI REGIONE LOMBARDIA – “Abbiamo accettato molto
volentieri di investire e collaborare per la migliore
realizzazione di questo progetto – ha spiegato l’assessore alle
Culture, Identita’ e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina
Cappellini – perche’ lo riteniamo strategico per il nostro
territorio, per tutta la Lombardia e anche oltre i suoi confini.
Apprezziamo molto l’intento di valorizzare il patrimonio
culturale e paesaggistico a 360 gradi, consolidando
collaborazioni e scambi culturali tra tre splendide citta’
(Cremona, Mantova e Venezia) e contribuendo a promuovere anche
all’estero l’immagine della Lombardia, regione leader in Italia
anche a livello culturale. Questo progetto di ampio respiro sara’
il fulcro di una visione molto piu’ ampia, che vogliamo
sviluppare perche’ Cremona sia una vera ‘Capitale della Musica’
nel 2017. Dopo l’impegno di Regione Lombardia per ‘Mantova
Capitale Italiana della Cultura 2016′, l’anno prossimo vogliamo
premiare ed esaltare lo straordinario patrimonio di un’altra
bellissima citta’ lombarda”.

I PARTNER – Il progetto e’ elaborato dal Comitato per le
Celebrazioni Monteverdiane, costituito da Comune di Cremona e
Regione Lombardia (Assessorato alle Culture, Identita’ e
Autonomie), dalle istituzioni culturali cremonesi (Fondazione
Ponchielli e Fondazione Museo del Violino, Dipartimento di
Musicologia dell’Universita’ di Pavia, Istituto Monteverdi,
Archivio di Stato, Fondazione Stauffer) e dal Comune di Mantova.

RETE INTERNAZIONALE – La serie di iniziative e’ stata ed e’ al
centro di una interessante interlocuzione con il Governo
centrale, in particolare con il Ministero dei Beni e delle
Attivita’ culturali ed e’ aperto alle sinergie con Mantova e
Venezia, citta’ monteverdiane, e con Salisburgo, luogo di uno dei
festival piu’ prestigiosi al mondo, il Festival di Salisburgo, e
del Festival di Pentecoste.

CREMONA CITTA’ PULSANTE – “E’ un progetto che abbiamo costruito
come sistema Cremona – ha dichiarato il sindaco del Comune di
Cremona Gianluca Galimberti -, programmato per tempo e
all’interno di un programma culturale ricchissimo e coordinato
che continuera’ a rendere la nostra citta’ viva e pulsante di
eventi e di cultura, di turismo e quindi di economia. Monteverdi
e’ noto, amato e venerato in tutto il mondo. Occorre che tutti
noi, come citta’, come Regione e come Paese, siamo consapevoli e
orgogliosi di questa energia straordinaria, che, proprio grazie
alle Celebrazioni, sapra’ generare idee e progetti anche per gli
anni successivi”.

IL FESTIVAL – Cuore delle Celebrazioni Monteverdiane 2017 sara’
il Festival dedicato al compositore, una delle rassegne di
musica antica piu’ importanti d’Italia che, in occasione dei 450
anni, ricomincia a produrre, consolidando cosi’ la propria
identita’ e il suo ruolo di polo culturale internazionale.
Con un’attenzione alla ‘scuola italiana’, che, negli anni, si e’
affermata nei grandi festival europei e che non ha nulla da
invidiare agli ensemble storici dell’early music nordeuropea.

MUSICA REGINA – Un festival che non si limitera’ ai concerti
serali, ma che si respirera’ anche a orari insoliti, in luoghi
inconsueti e attraverso linguaggi diversi e innovativi.

LA TRADIZIONALE CROCIERA SUL PO – Confermata la crociera sul Po
tra Cremona, Mantova e Venezia il primo weekend di giugno, trait
d’union tra le tre citta’ monteverdiane, viaggio lento sul fiume
ritmato da concerti e letture che, inaugurato nel 2015, continua
ad affascinare e coinvolgere un pubblico italiano e straniero.
L’anno monteverdiano sara’ l’occasione per consolidare proposte
legate ai viaggi di studio e al turismo musicale e realizzare
una nuova offerta di alta formazione e perfezionamento musicale
all’Accademia Stauffer e all’Istituto Monteverdi per attrarre
sempre piu’ professionisti e studenti in una fucina generativa di
talenti e di percorsi.

ALTRE INIZIATIVE PER MONTEVERDI – Durante tutto l’anno Cremona
sara’ sede di mostre ispirate a Monteverdi con due appuntamenti
principali: nel periodo aprile-giugno, al Museo del Violino, una
grande esposizione di liuteria al tempo di Monteverdi e, da
settembre, al Museo Civico, un percorso di arte figurativa
atteso dalla citta’ e da un pubblico piu’ vasto da oltre un
ventennio, appositamente studiato dal Comitato scientifico
coordinato da Marco Tanzi. Non mancheranno seminari e giornate
di studio e momenti di formazione ‘light’, appositamente pensati
per le scuole e la cittadinanza. Completeranno il quadro
concerti diffusi e istallazioni.
Il programma dettagliato delle Celebrazioni Monteverdiane 2017
verra’ presentato dal Comitato dopo l’estate.x

PARCO STELVIO,PAROLO:APPROVATO PIANO INVESTIMENTI E COSTITUITA CONSULTA

“L’approvazione di questa delibera
rappresenta un ulteriore grande risultato per la nuova gestione
del Parco dello Stelvio”. Commenta cosi’ Ugo Parolo,
sottosegretario alla Presidenza con delega ai Rapporti con il
Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione
Alpina (Eusalp), ai Quattro Motori per l’Europa e alla
Programmazione negoziata, l’approvazione, ieri, da parte della
Giunta regionale, delle determinazioni in merito al Piano degli
investimenti del Parco nazionale dello Stelvio – settore
lombardo.

STANZIATI 11 MILIONI – “Dopo il via libera del Comitato dei
Comuni all’unanimita’ lo scorso 18 luglio – spiega il
sottosegretario – e l’ok al finanziamento da parte del Comitato
del Fondo Comuni Confinanti dello scorso 25 luglio, il Piano
degli Investimenti e’ stato oggi approvato dall’Esecutivo di
Regione Lombardia, come prevede la legge 39/2015. La rapidita’
dell’iter dimostra la grande coesione tra Comuni interessati,
Regione e Parco dello Stelvio, che sta caratterizzando questa
nuova stagione dell’Ente, che si accompagna con l’unita’
d’intenti fra Regione e Province autonome. Si tratta
complessivamente di un pacchetto di interventi sul territorio
pari a oltre 11 milioni di euro, di cui 9 milioni finanziati dal
Fondo Comuni Confinanti, che consentira’ al Parco di fare, entro
il 2018, un significativo passo in avanti in tutti gli ambiti di
attivita’”.

IL PIANO TRIENNALE – “Questo Piano – continua Parolo -, e’
assolutamente sinergico ai progetti di sviluppo dei territori
interessati e vuole preservare e promuovere il meraviglioso
patrimonio naturale del Parco, valorizzandone anche le
testimonianze storiche. Vuole essere una risposta concreta ai
bisogni del territorio attraverso modalita’ innovative di
fruibilita’ e accesso, volte a un maggior equilibrio nel rapporto
fra uomo e natura, e, contestualmente, sviluppa una nuova
modalita’ di gestione, che rafforza l’unita’ e la condivisione
delle scelte con tutti i soggetti presenti nel Parco”.

LE AZIONI TERRITORIALI – “Il Piano – aggiunge il sottosegretario
– prevede interventi strategici sulla sentieristica, sulla
segnaletica di confine e sulla creazione di punti di
osservazione panoramica. Inoltre, per garantire la salvaguardia
delle valenze ambientali, predispone interventi a sostegno della
ricerca scientifica, della tutela naturalistica e faunistica e
della mobilita’ sostenibile. Vengono, infine, promosse azioni che
favoriscono lo sviluppo imprenditoriale locale in sinergia con
la realta’ del Parco. La gestione integrata dei servizi di
ospitalita’, il recupero della rete degli alpeggi e l’innovazione
dei servizi di guida e orientamento”.

LA CONSULTA DEL PARCO – “Con la costituzione della Consulta del
Parco – conclude Parolo -, la Giunta regionale completa il
quadro delle forme di consultazione territoriale previste dalla
legge. La Consulta avra’ un ruolo rilevante e affianchera’ il
Comitato dei sindaci, in particolare esprimendosi in ordine alle
politiche di conservazione e alle strategie di sviluppo
dell’Ente”.x

SAGRE, PAROLINI: APPROVAZIONE DEFINITIVA NUOVE LINEE GUIDA

“I Comuni lombardi avranno a
disposizione nuovi strumenti per valorizzare le vere sagre e
ritrovare il giusto equilibrio fra il rispetto delle tradizioni,
il principio della libera iniziativa, e la tutela delle attivita’
commerciali”. Cosi’ l’assessore allo Sviluppo economico di
Regione Lombardia Mauro Parolini, commenta l’approvazione
definitiva da parte della Giunta delle linee guida per la
stesura dei regolamenti comunali delle sagre, dopo il parere
reso dalla Commissione consiliare competente.

NO A ESCAMOTAGE FUORI REGOLE – “Le sagre – spiega Parolini –
rappresentano un patrimonio sociale, culturale, storico e
religioso e svolgono un ruolo importante per la promozione
turistica del territorio e per lo sviluppo di economie locali.
Tuttavia la proliferazione di questi eventi e’ diventata nel
tempo, specialmente nel periodo estivo, una sorta di escamotage
per realizzare attivita’ commerciali fuori dalle regole o per
eludere gli obblighi a cui il commercio in sede fissa e
ambulante e’ soggetto”.

PIANIFICAZIONE PARTECIPATA – “Le novita’ piu’ importanti –
conclude l’assessore – riguardano l’obbligo per i Comuni di
predisporre un elenco annuale delle fiere e delle sagre entro il
30 novembre, che dovra’ poi essere caricato entro il 15 dicembre
di ogni anno su un’apposita piattaforma informatica messa a
disposizione da Regione Lombardia. Un nuovo strumento di
pianificazione, quindi, che prevede inoltre il coinvolgimento
dei commercianti e degli ambulanti e che, in caso di
sovrapposizioni, introduce criteri di scelta che favoriscano le
manifestazioni piu’ longeve, con forti connotazioni tradizionali
e che abbiano finalita’ di valorizzazione del territorio, del
turismo e delle produzioni enogastronomiche locali”. xx

LATTE, FAVA: PER FILIERA LATTIERO CASEARIA SERVE ADEGUATA REMUNERAZIONE MATERIA PRIMA

Gli allevatori e i produttori di latte
del Lodigiano lamentano una crisi, profonda, del settore. La
strada per uscirne l’ha tracciata questa mattina l’assessore
regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, nel corso di una Tavola
rotonda moderata dal direttore del “Cittadino” Ferruccio
Pallavera.

SERVE UNA MAGGIOR ORGANIZZAZIONE – “Serve una migliore
organizzazione” secondo Fava che ha anche ribadito come “Questa
sia una delle aree del pianeta a piu’ forte vocazione
lattiero-casearia alla quale non corrisponde pero’ un’adeguata
remunerazione della materia prima”. L’obiettivo dunque e’ quello
di ridurre il prima possibile questo gap, acuito anche da scelte
non perfettamente corrette. Sono tante le proposte emerse,
alcune piu’ praticabili e altre meno, ma nessuna puo’ prescindere
dallo stabilire “una linea comune con il Governo”.

LE RESPONSABILITA’ DEL TERRITORIO – Anche il comparto pero’ deve
farsi parte attiva in questo percorso di crescita. Anzitutto
“indicando la modalita’ piu’ corretta per immaginare il settore
non fra 6 mesi, ma fra 3 anni. I soldi ci sono, ma serve un atto
di responsabilita’ del sistema che ci dica come e’ meglio che
siano usati”.

IL COMPITO DELLE ISTITUZIONI – Rispondendo a chi gli chiedeva
cosa potesse fare la Regione, l’assessore ha risposto che “La
domanda non e’ tanto cosa puo’ fare la Regione, ma cosa non puo’ e
non deve fare la Regione”. “Il pubblico quando fa bene il suo
mestiere – ha detto Fava – stabilisce regole e mette a
disposizione risorse. Tocca poi al mondo dell’impresa farci
sapere quello che vuole. Serve un nuovo marchio? Dovete dircelo
e noi vi aiutiamo. Non puo’ essere il contrario”.

160 MILIONI A DISPOSIZIONE DELLE FILIERE – Fava ha dunque
ricordato ai numerosi agricoltori presenti che la Regione ha gia’
messo a disposizione 160 milioni di euro sul capitolo delle
filiere. “E’ una misura specifica del Psr con la quale cerchiamo
di creare una situazione di omogeneita’ su tutto il territorio
regionale dove oggi invece scontiamo realta’ molto diverse. Ci
sono territori piu’ organizzati e altri meno organizzati per
quanto riguarda la trasformazione. E il deficit organizzativo lo
possiamo colmare solo facendo investimenti. Noi mettiamo a
disposizione le risorse che vengono pero’ subordinate ad accordi
di filiera. Gli imprenditori devono quindi coinvolgere gli
allevatori e i produttori del primario che sono quelli che oggi
stanno pagando dazio, anche se normalmente gli imprenditori lo
considerano un fastidio”.

I CONTROLLI – Quello dei controlli sul latte importato e’ stato
un altro dei temi caldi emersi durante la mattinata. Fava ha
pero’ sgomberato subito il campo da equivoci chiarendo che i
controlli “ci sono e sono costanti”, ma soprattutto ha spiegato
che non sono state rilevate anomalie sui campioni analizzati se
non quelli ungheresi. La situazione e’ gia’ stata segnalata.

LA PROMOZIONE – Agli allevatori che gli chiedevano di farsi
portavoce di una campagna ‘forte’ di comunicazione sul tema,
Fava ha ricordato che “questa e’ una competenza che ha preso il
ministro Martina, che ha fatto partire una campagna promozionale
che e’ stata pero’ bloccata da una sentenza del Tar del Lazio che
ha accolto un ricordo degli animalisti e dei vegani perche’ non
si puo’ dire che e’ meglio il latte vaccino”.x