“Regione Lombardia ha creduto
fortemente in questo progetto, investendo 200.000 euro di
risorse destinate alla comunicazione e alla valorizzazione
turistica, che riqualifica un luogo dalle straordinarie
potenzialità turistiche”. Lo ha detto l’assessore al Commercio,
Turismo e Terziario Mauro Parolini, questa mattina, a Somma
Lombardo (Varese), nel corso della presentazione del progetto
‘Idrotour’, alla presenza del sindaco di Locarno Carla Speziali
e del presidente Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro
Folli.
IL PROGETTO – Il progetto ‘Idrotour’, promosso da Regione
Lombardia e dal Consorzio Est Ticino Villoresi, insieme al
partner svizzero Associazione Locarno-Milano-Venezia, concepito
nell’ambito del programma europeo Interreg Italia-Svizzera,
rappresenta un importante tassello della riqualificazione delle
Dighe di Panperduto e trasforma l’intero sito in un ecomuseo.
Per questo, oltre ai lavori di messa in sicurezza delle Dighe,
sono stati realizzati il Museo delle Acque italo-svizzere e
l’Ostello ‘La locanda del Panperduto’, entrambi prossimi
all’apertura. Museo e Ostello sono raggiungibili anche grazie
alla LoVeMi, imbarcazione a propulsione ibrida progettata per la
fruizione turistica della diga.
ACQUA CARATTERE IDENTITARIO – “L’acqua – ha sottolineato
l’assessore – è il carattere naturale più forte e identitario
della nostra Lombardia. Oggi dobbiamo recuperare la
consapevolezza di avere una tale ricchezza, che è frutto di un
lavoro millenario di bonifica, regolazione, distribuzione delle
acque, una delle ragioni fondamentali del benessere economico
della nostra regione”.
FIORE ALL’OCCHIELLO – “Grazie a questo progetto europeo e alla
positiva collaborazione tra le Istituzioni – ha precisato
Parolini – questo patrimonio naturale e industriale oggi può
diventare uno dei fiori all’occhiello della nostra offerta
turistica, andando ad ampliare le proposte di ‘turismo slow'”.
TURISMO SOSTENIBILE – “Il turismo sostenibile – ha concluso
l’assessore lombardo – è in grado di generare opportunità di
crescita economica diffusa e durevole in armonia con il
paesaggio e l’ambiente e rappresenta uno degli ‘asset’ turistici
più promettenti del nostro Paese, su cui abbiamo l’opportunità e
direi anche il dovere di investire. Questa zona, insieme a
quella della Bassa Lombardia e dei laghi, è perfetta per questo
genere di attività”.