FORMAGGI,FAVA:A EXPO MOSTREREMO VALORE NOSTRA BIODIVERSITÀ

“Il mondo del gusto si sta
distinguendo per questa ricerca di biodiversità, che va contro
la tendenza all’omologazione. All’Expo avremo la possibilità di
dire al mondo che sappiamo fare bene cibo in modo distinto,
unico e originale. Grazie alle nostre produzioni di qualità”. Lo
ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava,
visitando, oggi, il caseificio Taddei, a Fornovo S.Giovanni
(Bergamo).

SOLO LATTE LOCALE – Un’azienda di piccole dimensioni, dove
protagoniste sono le produzioni di qualità realizzate solo ed
esclusivamente con latte italiano, di provenienza locale:
taleggio, salva cremasco, ‘blutunt’. “Un’azienda che lavora in
un rapporto stretto con chi fornisce la materia prima, il latte,
e che sa valorizzarlo indipendentemente dalle fluttuazioni di
mercato” ha fatto notare Fava. “In pochi posti al mondo puoi
trovare produzioni radicalmente diverse nel raggio di pochi
chilometri – ha aggiunto -. Solo con questi atout, che ci
distinguono dalle produzioni di altri Paesi, possiamo affermare
la nostra autenticità, al di là della dimensione aziendale del
caseificio”.

RISPOSTA DI QUALITÀ – “Queste produzioni sono la risposta ideale
alla formaggella tedesca, qui ci sono la suggestione e la
capacità artigiana di fare formaggi unici – ha rilevato
l’assessore lombardo -. Se non valorizziamo le nostre materie
prime direttamente con i nostri prodotti, saremo perdenti:
questa è la sfida di Expo, al di là del grande obiettivo di
‘Nutrire Il pianeta’. Noi siamo in grado di nutrire meglio il
pianeta, qui c’è la capacità di fare cose di alto livello. La
grande sfida per questi prodotti, ora, è la promozione, perché
siano apprezzati e pagati il giusto. Diversamente, nel mercato
indifferenziato della Grande distribuzione, la battaglia che si
gioca soprattutto sul prezzo è persa in partenza”.

ALLE AZIENDE 65 MILIONI PER PROMOZIONE – “Questo è uno dei
motivi delle mie visite sul territorio – ha ricordato Fava -:
voglio confrontarmi con le imprese a cui destineremo i fondi
della nuova programmazione. Risorse che andranno spese bene.
Siamo a fianco delle aziende, non possiamo perdere l’occasione
di promuovere i territori con i prodotti. E lo faremo con 65
milioni di euro, per affrontare i mercati internazionali, sbocco
inevitabile per la crisi dei consumi interni. I Consorzi, quelli
di dimensioni tali che non possono permettersi di fare la
promozione, sono i soggetti a cui ci rivolgiamo”. “I produttori,
dal canto loro, – ha concluso – devono scegliere quale strada
prendere: il taleggio, sparito dai grandi consumi di massa, sta
tornando grazie anche al lavoro di caseifici come Taddei, i cui
interessi non possono essere certo tutelati dalla Grande
distribuzione, che punta solo a rincorrere la marginalità sulle
quantità”. (Ln)

CAPPELLINI DOMANI A PRESENTAZIONE MOSTRA IN PROGRAMMA A VILLA REALE A MONZA

L’assessore alle Culture, Identità e
Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini parteciperà
domani, giovedì 15 gennaio, a Palazzo Lombardia, alla conferenza
stampa di presentazione della mostra ‘Italia, fascino e mito dal
Cinquecento al Contemporaneo’.
Sarà presente, tra gli altri, anche il sottosegretario al
Ministero dei Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni.

– ore 11.30, Palazzo Lombardia (piazza Città di Lombardia, 1 –
Milano), Belvedere – Ingresso N1, 39° piano. (Ln)

FATEBENEFRATELLI SITUAZIONE REGOLARE

“Sono appena rientrato dal Pronto Soccorso
dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano dove ho trovato una
situazione assolutamente sotto controllo. Mi è sembrato tutto
nella norma, con 10 persone in attesa, visto che siamo in un
periodo delicato come l’inverno in cui si registra una più alta
affluenza”.
E’ quanto afferma il vice presidente e assessore alla Salute di
Regione Lombardia Mario Mantovani dopo la visita a sorpresa al
Pronto Soccorso dell’ospedale milanese.

“Per quello che ho visto oggi, mi sembra un pò un procurato
allarme – osserva Mantovani – attenzione dunque a dare troppa
enfasi ad alcune situazioni. Un altro esempio di procurato
allarme – evidenzia l’assessore alla Salute – è legato alle
notizie fatte circolare nei mesi scorsi circa i potenziali
pericoli legati ai vaccini antinfluenzali che hanno avuto come
conseguenza una forte riduzione della campagna vaccinale, i cui
effetti stiamo scontando ora. Infatti, soprattutto nelle persone
anziane anche una semplice influenza può avere delle complicanze
molto serie che costringono a recarsi in Pronto Soccorso”.

“Proprio per queste ragioni – conclude Mantovani – ieri ho
autorizzato l’invio di una circolare a tutti i presidi
ospedalieri così da dare immediata operatività alla delibera del
19 dicembre scorso, con cui Regione Lombardia stanzia 2 milioni
di euro da destinare agli ospedali dell’area metropolitana per
aumentare nei periodi di maggior afflusso il numero di posti
letto disponibili nei Pronto Soccorso”. (Ln)

EXPO TOUR SO/1,FAVA:TERRITORIO SI PROMUOVE CON I SUOI PRODOTTI

“La prima scelta deve essere per il
territorio e i suoi prodotti. In vista di Expo abbiamo bisogno
di declinare progetti territoriali, che si basino sui prodotti.
Abbiamo concentrato la nostra attenzione sul valore del
prodotto, così è stato per i bandi regionali. Abbiamo guardato i
modelli che funzionano, la capacità di Paesi leader, come la
Francia, che con i suoi prodotti sa vendere al meglio in tutto
il mondo. Il territorio può promuovere il prodotto se è capace
di presentarlo prima di tutto dove nasce”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo,
oggi, a Sondrio, al convegno ‘Expo 2015, dalle frane a una nuova
idea di montagna: oltre lo sci quale futuro per la food valley
alpina’, organizzato nel corso della decima tappa del ‘Lombardia
Expo Tour’.

ETICO COMPRARE ‘LOCAL’ – “Se si compra un certo prodotto del
territorio – ha detto Fava -, si fa un gesto etico. E anche
un’azione di tutela del territorio, che, senza quei prodotti,
non avrebbe le stesse prospettive per il futuro. Perché ci sia
quel tipo di montagna, tutta natura, un po’ nostalgica e
idilliaca, ci vuole comunque un’attività remunerativa. Occorre
creare occasioni di fare reddito. Abbiamo cercato di dare
risorse, ad esempio per quanto riguarda le indennità
compensative, con l’idea che ci possa essere sviluppo”.

CONSAPEVOLI VALORE PROPRIE PRODUZIONI – “‘Food valley’? Io
volevo chiamarla ‘valle del cibo’ – ha proseguito Fava, citando
il titolo del convegno -. Ma siccome c’è Expo, serviva un
termine internazionale. Mi piacerebbe, quindi, al di là dei
termini, che la consapevolezza del valore delle produzioni
locali l’avessero gli abitanti di un territorio. Faccio un
esempio: la questione del prezzo delle mele, su cui stiamo
cercando di trovare correttivi. I primi ad accorgersi del valore
della qualità dovrebbero essere i produttori. Stamane ho
chiesto un succo di mela, al bar, ma non l’avevano. I primi che
devono avere coscienza del territorio dovrebbero essere quelli
che lo vivono, solo così poi si conquistano i mercati”.

UN PSR PER LA MONTAGNA – “Abbiamo fatto un Psr articolato – ha
detto l’assessore regionale -, dove la montagna ha un ruolo
importante per quanto riguarda le risorse. L’agricoltura ha un
problema di ricambio generazionale, se si pensa che i giovani
sono il 14,5 per cento degli addetti del comparto. Dato che, in
montagna, arriva a 18,9 per cento. Dove è più difficile fare
agricoltura, paradossalmente, i giovani sono più attratti e per
primi comprendono il valore sociale e territoriale di quella
realtà. Se capiamo questo valore, la battaglia di Expo l’abbiamo
già vinta: i territori sono chiamati a emergere come esempio
unico della biodiversità, noi siamo l’esempio più importante di
biodiversità del pianeta. Se lo comprendiamo, potremo garantire
l’esistenza delle imprese anche in territori dove è più
difficile produrre”.

CONFRONTO ANCHE OLTRE EXPO – “Il ruolo delle imprese agricole è
essenziale per la tenuta del territorio – ha rilevato il
presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini -. In una
fase di crisi economica le difficoltà non mancano per le
imprese. La filiera è troppo dispersiva: abbiamo oggi prodotti
invidiati dal mondo, ma come mondo agricolo abbiamo delegato ad
altri la vendita del prodotto e, quindi, il reddito delle nostre
imprese. In tutto questo Expo ci potrà aiutare, è l’appuntamento
più importante. Lì ci saranno le Istituzioni di tanti Paesi. Per
quanto riguarda i contenuti, dovremo saper continuare il nostro
confronto anche oltre l’esposizione stessa, in particolare per
quanto riguarda il tema della contraffazione alimentare. La
distintività della nostra agricoltura è tema che dovremo
continuare a sottolineare. Expo deve essere occasione perché
quei 24 milioni di visitatori attesi ritornino sui nostri
territori. Qui la nostra agricoltura dovrà essere in grado di
raccontare le eccellenze delle nostre produzioni”. (Ln)

APICOLTURA PROFESSIONALE, FAVA A PRESENTAZIONE CONGRESSO AAPI

L’assessore regionale all’Agricoltura
Gianni Fava parteciperà domani, martedì 13 gennaio, alla
conferenza stampa di presentazione del 31° Congresso
dell’Apicoltura professionale, in programma a Bergamo dal 20 al
25 gennaio. L’evento è promosso da Aapi (Associazione Apicoltori
Professionisti Italiani).

– ore 12, Palazzo Pirelli (via F. Filzi 22, Milano). Sala Uno –
Ventiseiesimo piano(Ln)

FAVA DOMANI VISITA CASEIFICIO E AZIENDA AGRICOLA

L’assessore regionale all’Agricoltura
Gianni Fava visiterà domani, lunedì 12 gennaio, il laboratorio
Fiordilatte Milano, Caseificio artigianale (ore 15, via Mac
Mahon 12, Milano) e l’azienda agricola Ricchi F.lli Stefanoni
(ore 17.30, strada Festoni 13, Monzambano /Mn). (Ln)

EXPO TOUR SO/4,FAVA:TUTTA LA VALLE DIVENTI DEMO FARM VIAGGIANTE

“Va bene vivere slow, ma, se non riesci a
darti uno stipendio, devi fare i conti, dobbiamo fare i conti,
noi per primi come Istituzione, perché le imprese ce lo
chiederebbero. Non c’è dubbio che ci sia un valore legato
all’attività intrinseca dell’agricoltura e un valore del
contatto con la natura, ma non possiamo dimenticarci che il
lavoro deve avere una certa remunerazione”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, oggi, a
Sondrio, nel corso del convegno ‘Expo 2015 – dalle frane a una
nuova idea di montagna: oltre lo sci quale futuro per la food
valley alpina”, organizzato nell’ambito della decima tappa del
‘Lombardia Expo Tour’.

AGRICOLTURE DIVERSE POSSONO COESISTERE – “C’è ancora
un’agricoltura sostenibile, quasi di vicinato, di soggetti che
hanno scelto di produrre poco e di vivere di questo – ha
proseguito Fava -, ma c’è anche un’agricoltura che ha assunto
livelli industriali, di aziende con 3 o 400 milioni di
fatturato. Realtà che non devono entrare in conflitto, perché
possono coesistere: l’una non deve essere di ostacolo
all’altra”. “Se è vero che i modelli su scala industriale
valgono da una parte – ha aggiunto -, non possono valere altrove
con le medesime caratteristiche dimensionali. Anche per questo
abbiamo deciso di scegliere la strada di lasciare la delega
dell’Agricoltura alla Provincia di Sondrio, perché qui il
territorio ha una sua specificità, verso cui guardare con misure
specifiche e un’attenzione particolare”.

TERRITORI SIANO PALINSESTI DI INIZIATIVE – “Mi auguro – ha
concluso Fava – che non ci sia rincorsa a cercare spazi dentro
Expo, magari sfidando Paesi lontani, veri e propri colossi
dell’agroalimentare. L’auspicio è che questa valle diventi un
laboratorio, una demo farm, una vera esperienza dimostrativa con
realtà visitabili. I territori devono essere in questo 2015
palinsesti di iniziative, luoghi dove far vedere cosa vuol dire
‘valle del cibo’, in un’area dove l’agricoltura di montagna ha
creato produzioni di qualità che tutti ci invidiano e che per
noi sono punti di partenza alla conquista dei mercati”. (Ln)

EXPO TOUR SO/3,PAROLO:ESPOSIZIONE SIA VOLANO PER NOSTRA PROVINCIA

“Expo è una grande occasione, ma dobbiamo
progettare il nostro futuro in maniera strutturale, pensando a
Expo non solo per le possibilità che offrirà in quei sei mesi,
ma anche come a un volano per permettere al nostro territorio di
svolgere un ruolo da protagonista nei prossimi anni, sfruttando
le potenzialità e le importantissime risorse che qui noi abbiamo
e che altri territori non hanno e ci invidiano, penso per
esempio alla risorsa idrica, all’acqua, che sarà uno dei temi
fondamentali dell’Expo”. Lo ha spiegato il sottosegretario alla
Presidenza di Regione Lombardia Ugo Parolo, questa mattina, a
Sondrio, alla tavola rotonda dedicata a una nuova idea di
montagna, nell’ambito della decima tappa del ‘Lombardia Expo
Tour’. (Ln)

EXPO TOUR SO/2,PAROLO:MASSIMA ATTENZIONE DI REGIONE A PROVINCIA SONDRIO

“Il territorio deve essere consapevole
delle potenzialità e delle risorse che ha a disposizione, allo
stesso tempo le Istituzioni devono essere consapevoli di ciò che
una specificità territoriale può rappresentare e comprendere
cosa significa la montagna, con le opportunità e le potenzialità
che un’adeguata governance della montagna può garantire”. Lo ha
spiegato il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia
con delega alle Politiche per la montagna, Rapporti con il
Consiglio regionale e le Istituzioni regionali, Macroregione
alpina, Quattro Motori, all’Attuazione del programma e
Programmazione negoziata Ugo Parolo, intervenendo, questa
mattina, a Sondrio, alla tavola rotonda dal titolo ‘Expo 2015.
Dalle frane a una nuova idea di montagna: oltre lo sci, quale
futuro per la food valley alpina’, nell’ambito della decima
tappa del ‘Lombardia Expo Tour’.

VALORE MONTAGNA VA OLTRE NUMERI POPOLAZIONE – “La Provincia di
Sondrio rappresenta solo il 2 per cento dell’intera popolazione
lombarda – ha proseguito Parolo, che ha portato i saluti del
presidente della Regione Roberto Maroni -, per fortuna però il
nostro presidente non ragiona in base a questi numeri e ha
subito capito che la nostra terra, e in generale i territori
montani e pedemontani della Lombardia, sono una grande risorsa e
opportunità e, come Istituzione regionale, infatti stiamo dando
delle risposte concrete”.

REGIONE LAVORA PER DARE A PROVINCIA AUTONOMIA – “Regione
Lombardia – ha proseguito il sottosegretario – non ha gli
strumenti legislativi per dare a Sondrio un’autonomia come
quella di Trento e Bolzano, ma può e vuole dare una speranza
concreta alla provincia di Sondrio e, infatti, portiamo in
Consiglio regionale la proposta di legge sulla specificità della
Provincia di Sondrio; nel frattempo viene avviato un percorso
per garantire, a livello di risorse, la sopravvivenza della
nostra Provincia, che, nel 2015, per via dei tagli decisi da
Roma, subirà una riduzione del 60 per cento delle risorse”.

OBIETTIVO È GARANTIRE SOPRAVVIVENZA – “Per cui – ha concluso
Parolo – il percorso è prima di tutto per garantire la
sopravvivenza del nostro Ente provinciale, che qui rappresenta
tutti e rappresenta la specificità del nostro territorio,
perché, qui, a Sondrio, è impossibile fare a meno di un ente che
coordina tutto come la Provincia. Regione Lombardia farà la sua
parte, ma, per avere la specificità, ci attende un percorso
lungo e riusciremo a portarlo a termine solo se tutto il
territorio sarà sempre unito e compatto verso questo obiettivo”.
(Ln)

EXPO TOUR SO/1,FAVA:TERRITORIO SI PROMUOVE CON I SUOI PRODOTTI

“La prima scelta deve essere per il
territorio e i suoi prodotti. In vista di Expo abbiamo bisogno
di declinare progetti territoriali, che si basino sui prodotti.
Abbiamo concentrato la nostra attenzione sul valore del
prodotto, così è stato per i bandi regionali. Abbiamo guardato i
modelli che funzionano, la capacità di Paesi leader, come la
Francia, che con i suoi prodotti sa vendere al meglio in tutto
il mondo. Il territorio può promuovere il prodotto se è capace
di presentarlo prima di tutto dove nasce”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo,
oggi, a Sondrio, al convegno ‘Expo 2015, dalle frane a una nuova
idea di montagna: oltre lo sci quale futuro per la food valley
alpina’, organizzato nel corso della decima tappa del ‘Lombardia
Expo Tour’.

ETICO COMPRARE ‘LOCAL’ – “Se si compra un certo prodotto del
territorio – ha detto Fava -, si fa un gesto etico. E anche
un’azione di tutela del territorio, che, senza quei prodotti,
non avrebbe le stesse prospettive per il futuro. Perché ci sia
quel tipo di montagna, tutta natura, un po’ nostalgica e
idilliaca, ci vuole comunque un’attività remunerativa. Occorre
creare occasioni di fare reddito. Abbiamo cercato di dare
risorse, ad esempio per quanto riguarda le indennità
compensative, con l’idea che ci possa essere sviluppo”.

CONSAPEVOLI VALORE PROPRIE PRODUZIONI – “‘Food valley’? Io
volevo chiamarla ‘valle del cibo’ – ha proseguito Fava, citando
il titolo del convegno -. Ma siccome c’è Expo, serviva un
termine internazionale. Mi piacerebbe, quindi, al di là dei
termini, che la consapevolezza del valore delle produzioni
locali l’avessero gli abitanti di un territorio. Faccio un
esempio: la questione del prezzo delle mele, su cui stiamo
cercando di trovare correttivi. I primi ad accorgersi del valore
della qualità dovrebbero essere i produttori. Stamane ho
chiesto un succo di mela, al bar, ma non l’avevano. I primi che
devono avere coscienza del territorio dovrebbero essere quelli
che lo vivono, solo così poi si conquistano i mercati”.

UN PSR PER LA MONTAGNA – “Abbiamo fatto un Psr articolato – ha
detto l’assessore regionale -, dove la montagna ha un ruolo
importante per quanto riguarda le risorse. L’agricoltura ha un
problema di ricambio generazionale, se si pensa che i giovani
sono il 14,5 per cento degli addetti del comparto. Dato che, in
montagna, arriva a 18,9 per cento. Dove è più difficile fare
agricoltura, paradossalmente, i giovani sono più attratti e per
primi comprendono il valore sociale e territoriale di quella
realtà. Se capiamo questo valore, la battaglia di Expo l’abbiamo
già vinta: i territori sono chiamati a emergere come esempio
unico della biodiversità, noi siamo l’esempio più importante di
biodiversità del pianeta. Se lo comprendiamo, potremo garantire
l’esistenza delle imprese anche in territori dove è più
difficile produrre”.

CONFRONTO ANCHE OLTRE EXPO – “Il ruolo delle imprese agricole è
essenziale per la tenuta del territorio – ha rilevato il
presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini -. In una
fase di crisi economica le difficoltà non mancano per le
imprese. La filiera è troppo dispersiva: abbiamo oggi prodotti
invidiati dal mondo, ma come mondo agricolo abbiamo delegato ad
altri la vendita del prodotto e, quindi, il reddito delle nostre
imprese. In tutto questo Expo ci potrà aiutare, è l’appuntamento
più importante. Lì ci saranno le Istituzioni di tanti Paesi. Per
quanto riguarda i contenuti, dovremo saper continuare il nostro
confronto anche oltre l’esposizione stessa, in particolare per
quanto riguarda il tema della contraffazione alimentare. La
distintività della nostra agricoltura è tema che dovremo
continuare a sottolineare. Expo deve essere occasione perché
quei 24 milioni di visitatori attesi ritornino sui nostri
territori. Qui la nostra agricoltura dovrà essere in grado di
raccontare le eccellenze delle nostre produzioni”. (Ln)