CERTOSA PAVIA,NUOVA PISTA CICLABILE DA STAZIONE A SP10

MINOLTA DIGITAL CAMERACirca 500 metri di lunghezza, 2,5 di
larghezza, asfalto rosso e una barriera protettiva in legno
naturale. E’ la nuova pista ciclabile inaugurata questa mattina
dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto
Cavalli, insieme al presidente della Provincia di Pavia Daniele
Bosone e agli amministratori locali. Il percorso parte dalla
stazione ferroviaria di Certosa e si connette con la SP 10 e le
piste ciclabili di Borgarello, Certosa e Giussago. La sua
realizzazione ha richiesto l’allargamento della SP 148 e la
realizzazione di opere necessarie a mantenere le funzioni
irrigue e agricole della zona.

AIUTARE CHI USA BICI PER RAGGIUNGERE TRENO – “Questa nuova
infrastruttura – ha detto l’assessore – aiuta e protegge chi usa
la bici per raggiungere il mezzo di trasporto pubblico per
andare al lavoro o a scuola e per tornare a casa la sera. Questa
pista, come quella di Borgarello che sarà completata nei
prossimi mesi, rientra in una strategia molto più ampia: è
infatti parte di un percorso che si collega all’alzaia del
Naviglio pavese. Un percorso che è riconosciuto di interesse
regionale quale ‘Via dei pellegrini/Via per l’Expo’ e fa parte
della rete europea ‘Via Romea/Via Francigena’ e della rete
nazionale ‘Ciclovia dei pellegrini’. Immaginare un percorso che
conduce da Londra fino a Roma e Brindisi, passando per la
Lombardia, suscita una forte emozione”.

341.830 EURO DALLA REGIONE – Il costo complessivo della pista è
di 427.287 euro. La Regione la finanzia all’80 per cento con un
contributo, dunque, di 341.830 euro.

L’ATTRATIVA TURISTICA – Secondo Cavalli, uno dei criteri che
qualificano le piste ciclabili è proprio la possibilità di
attrarre i turisti. “La mobilità dolce – ha detto – è infatti
diventata una grande attrattiva per i turisti e in particolare
per coloro che cercano reti e percorsi da concludere (in tutta
sicurezza) anche in più giorni. Questa, in particolare,
valorizza elementi territoriali di eccellenza come la Certosa di
Pavia”.

7,5 MILIONI PER LE PISTE CICLABILI – L’assessore ha poi
ricordato i 7,5 milioni di euro che la Regione ha stanziato nel
2013 per la realizzazione di nuove piste ciclabili. “Abbiamo
finanziato la realizzazione di 300 km di nuovi percorsi – ha
spiegato – con una cifra pari al 25 per cento del totale. La
parte del leone l’hanno fatta i Comuni con più del 50 per cento
delle risorse, mentre è insufficiente la partecipazione dello
Stato e dell’Unione europea che hanno messo a disposizione cifre
pari circa all’1-2 per cento della spesa totale”.

IL PONTE DELLA BECCA – L’inaugurazione della pista ciclabile è
stata anche l’occasione per affrontare con il presidente Bosone
e gli amministratori locali anche altri fronti aperti per quanto
riguarda il pavese. Anzitutto il Ponte della Becca, per la cui
messa in sicurezza, ha ricordato Cavalli, la Regione “ha già
stanziato più di 10 milioni di euro”. Altri 600.000 li ha messi
la Provincia. “Siamo consapevoli che questa non è la soluzione
definitiva – ha rimarcato Cavalli – e infatti il ponte è
destinato solo al traffico leggero. So che la Provincia ha
proposto di proseguire tramite un Accordo di programma, anche
per capire come reperire i 70/100 milioni di euro necessari”.
“Ora però – ha proseguito Cavalli – è del tutto aleatorio fare
previsioni alla luce dei tagli che il Governo ha imposto alle
Regioni. Alla Lombardia spetterebbero infatti circa 930 milioni
di euro in meno. Se le cifre fossero confermate, avrebbero un
impatto devastante sul nostro bilancio. Potremo dunque fare
valutazioni più appropriate solo dopo che la Giunta avrà
approvato (e lo farà nei prossimi giorni) la propria proposta di
bilancio per il triennio 2015/2017”.

IL PONTE DI BEREGUARDO E I TAGLI DELLO STATO – Un altro tema
‘caldo’ è quello del Ponte delle barche di Bereguardo. “Si
tratta di un caso molto diverso – ha spiegato Cavalli – per il
quale servono cifre decisamente inferiori. Certo è che si tratta
di un bene di carattere storico e di uno dei caratteri
identitari del paesaggio fluviale lombardo, oltre che di una
meta turistica cui anche il Consiglio regionale ha dedicato
molta attenzione”. (Ln)

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