“Ho partecipato a tanti meeting in vita
mia, incontri di ogni tipo, ufficiali, privati, affollati di
uomini e donne provenienti dagli angoli piu’ remoti del mondo: ma
quella di Washington e’ stata per me un’esperienza mai vissuta
prima – scrive ancora il presidente Maroni sul numero di
‘Panorama’ in edicola oggi, a proposito della sua partecipazione
al ‘National prayer breakfast’ di Washington -. Un’esperienza di
amicizia, di preghiera, di umanita’ e di veri buoni sentimenti,
tra persone che hanno un
rilievo istituzionale straordinario ma che qui sono solo amici”.
“Nessun titolo – sottolinea -, nessun ‘president’ o ‘honorable’,
solo Barack, Morgan, Julia, John o Roberto”.
LE PAROLE SORPRENDENTI DI OBAMA – Il racconto del presidente
prosegue con l’intervento di Barack Obama. “‘Tutti i potenti del
mondo al Npb’ hanno titolato i giornali. ‘Il presidente Barack
Obama, la First lady Michelle e i piu’ influenti politici del
pianeta, riuniti per confrontarsi su temi di attualita’ mondiale,
e per perfezionare collaborazioni
internazionali su progetti di solidarieta’, sviluppo e promozione
umana’. Vero, ma solo a meta’ – precisa Maroni -: l’altra meta’, a
noi politici italiani sconosciuta, e’ stata preghiera, umanita’,
condivisione, rapporti umani fondati su un’amicizia
disinteressata. Nel suo intervento Obama non parla di economia o
degli equilibri del mondo. Si rivolge a noi con parole semplici
e sorprendenti: ‘Quando tutto e’ difficile, quando sono
arrabbiato, quando vedo che nessuno e’ d’accordo con me, io
prego'”. (Lnews)