CULTURA,MARONI:NOSTRA REGIONE AL TOP IN ITALIA

La Lombardia e’ “il luogo ideale” dove
fare cultura. Non solo “gigante economico e produttivo”, ma
anche una terra capace di “offrire bellezze storiche, artistiche
e naturalistiche, uniche al mondo”. Non per niente, “e’ la
regione italiana che ospita il maggior numero di siti Unesco, 10
su 51, del Paese”. Cosi’, il presidente della Regione Lombardia,
Roberto Maroni, commentando lo studio di ‘Lombardia Speciale’
online sul portale www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it.

MILANO BATTE ROMA – Il fatto che cultura e creativita’ siano di
‘casa’ in Lombardia, lo confermano i dati. Nella classifica
italiana delle province in cui questi fattori rivestono un ruolo
predominante nella creazione di ricchezza per il territorio il
primo posto e’ occupato da Milano. Il Rapporto 2016 Io sono
cultura – l’Italia della qualita’ e della bellezza sfida la
crisi, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere, indica che
l’incidenza dell’Spcc (il Sistema produttivo culturale e
creativo) milanese nei confronti dell’intera economia locale e’
pari al 10,4%: 14,5 miliardi di euro su un totale di 139,3. Un
valore superiore a quello di Roma, che con 13,6 miliardi su
135,3 presenta una quota del 10%. Seguono Torino (9,1%), Siena
(8,5%), Arezzo (7,8%), Firenze (7,5%), Modena (7,2%), Ancona
(7,2%), Bologna (7,1%) e Trieste (6,7%).

AL TOP PER L’OCCUPAZIONE – Milano domina la classifica anche dal
punto di vista dell’incidenza occupazionale di questo settore
rispetto al totale. La percentuale e’ simile alla precedente, ben
il 10,5%. Segue in questo caso Arezzo con il 9%. Solo terzo
posto per Roma, con l’8,8%. Subito fuori dal podio Torino
(8,5%), Firenze (8%), Modena (7,7%) e Bologna (7,6%). All’ottavo
posto un’altra provincia lombarda: anche Monza-Brianza si
inserisce tra i territori nazionali in cui e’ piu’ elevata la
concentrazione di forza lavoro dedicata al settore culturale,
con una percentuale del 7,5%. Valore identico a Trieste. Chiude
la top ten Aosta con il 7,3%.

CONTRIBUTO DETERMINANTE AL SISTEMA NAZIONALE – Se si estende
l’analisi a livello regionale, il Lazio sembrerebbe occupare il
primo posto: mentre nella regione della Capitale l’Spcc occupa
una percentuale dell’8,9% sull’intera economia (14,7 miliardi di
euro su 164,8), la nostra regione si attesta infatti poco sotto,
al 7,6% (23,4 miliardi di euro su 310,4). Tuttavia, come si
evince chiaramente dai numeri presentati, va considerato che in
Lombardia il valore del sistema culturale e creativo in termini
assoluti e’ di gran lunga maggiore rispetto al Lazio, ma si
inserisce in un sistema economico talmente florido, che ne viene
ridotto l’impatto relativo. Se si considera infatti lo stesso
parametro di riferimento, il valore dell’Spcc in Italia (che e’
pari quasi a 90 miliardi di euro), emerge chiaramente come la
Lombardia contribuisca per il 26% al dato totale nazionale
contro il 16,4% del Lazio. Tornando invece alle percentuali
relative ai singoli territori, al terzo posto si inserisce il
Piemonte (con una percentuale del 7%; 7,8 miliardi di euro su
109,5), seguito da Val d’Aosta (6,6%; 0,3 su 4,2) e Marche
(6,2%, 2,2 su 35,2).

LOMBARDIA BATTE LAZIO – Anche per quanto riguarda l’incidenza
della forza lavoro dell’Spcc a livello regionale, in termini
percentuali il Lazio supera la Lombardia, seppur di poco, 7,8%
contro 7,6%. Ma mentre nella prima i lavoratori sono 202 mila su
2,6 milioni, nel secondo caso sono 343 mila su quasi 4,5
milioni. In termini assoluti in Lombardia sono dunque impegnati
nel settore della cultura e della creativita’ il 70% di persone
in piu’. Al terzo posto la Val d’Aosta con il 7,3% (ma solo poco
piu’ di 4 mila occupati su 60 mila), Piemonte (6,9%; 12 5mila su
1,8 milioni) e Marche (6,6%; 42 mila su 640 mila).

ANTIDOTO ALLA CRISI – Il rapporto elaborato da Symbola concentra
l’attenzione su temi di particolare importanza: i Paesi che
hanno saputo fronteggiare meglio la crisi sono infatti quelli
che hanno continuato a puntare su cultura e creativita’. Settori
che, anche in Italia, sono stati in grado di fornire un
contributo significativo allo sviluppo economico generale. Il
sistema produttivo culturale e creativo composto da imprese,
pubblica amministrazione e non profit, genera (come segnalato in
precedenza) nel nostro Paese 89,7 miliardi di euro. Inoltre, ha
la capacita’ di attivare altri settori dell’economia, arrivando a
muovere nell’insieme 249,8 miliardi di euro, equivalenti al 17%
del valore aggiunto nazionale. 01180

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