M’ILLUMINO MENO

Una visita guidata sul tema dell’energia elettrica: con questa iniziativa il Museo Bagatti Valsecchi di Milano parteciperà il prossimo 11 marzo alla diciottesima edizione di “M’illumino di Meno”, la celebre e partecipata campagna radiofonica dedicata al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibili, lanciata da “Caterpillar” nel 2005.

In questa diciottesima edizione, in cui la trasmissione chiede ai suoi ascoltatori di spegnere, pedalare, rinverdire, migliorare”, la Casa Museo neorinascimentale ha deciso di partecipare con una visita speciale che ricorda la modernità dei fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, che a fine Ottocento realizzarono una dimora dove l’innovazione tecnologica è sempre andata di pari passo con la funzionalità, tanto che fu una delle prime case di Milano dotata di illuminazione elettrica.

I visitatori che sceglieranno di entrare negli spazi di Via Gesù, quindi, oltre ad ammirare la collezione artistica dei due fratelli, potranno conoscere l’evoluzione dell’illuminazione domestica nel corso degli anni da fine Ottocento fino ai giorni nostri.

I baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi hanno dato origine a una straordinaria Casa Museo che prende proprio il loro nome. I due fratelli decisero di ristrutturare la dimora di famiglia, situata in via Gesù, in pieno centro a Milano, dove raccolsero una collezione eterogenea di opere d’arte e arredi quattro-cinquecenteschi. La ricerca estetica e l’innovazione tecnologica rappresentano le due anime di questa casa: la dimora privata era infatti dotata anche di acqua corrente calda e fredda e di riscaldamento in tutte le stanze.

PRESENTAZIONI

Martedì 15 febbraio 2022 alle ore 19, le porte del Salone d’Onore del Museo Bagatti Valsecchi si apriranno nuovamente per ospitare una conversazione tra Alberto Saibene e lo storiografo Mauro Bersani – introdotta da Andrea Giuseppe Cerra, Cultore della materia in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni Politiche presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania in occasione della presentazione del libro di Alberto Saibene “Milano fine Novecento. Storie, luoghi e personaggi di una città che non c’è più”. È un racconto ricco e variegato, personale ma anche perfettamente inquadrato nella sua storicità, quello di Alberto Saibene, focalizzato sulla Milano dei tre decenni successivi alla seconda guerra mondiale, un dialogo continuo con i personaggi che l’hanno rappresentata, da Bruno Munari a Rosellina Archinto, da Giovanni Einaudi a Beppe Viola, ma anche un approfondimento appassionato su alcune tematiche che stanno a cuore all’autore, come il cinema girato a Milano e l’emblematico ruolo del Piccolo Teatro. Il libro è il racconto-testimonianza di Alberto Saibene di una Milano del dopoguerra a cui tutto il Paese guarda come modello di modernità e innovazione. Una storia densa, in cui gli incontri e i ricordi famigliari dell’autore si mescolano alle prime letture “epocali”, ai luoghi cult meneghini, e soprattutto alle vite di registi, editori, scrittori, architetti, grafici e designer, imprenditori, discografici, fumettisti, comici e cantanti dell’epoca. Donne e uomini che hanno segnato la vita culturale e politica di una città che oggi non c’è più, ma di cui, dopo aver letto questo libro, si saprà riconoscere con maggiore consapevolezza l’eredità e l’influenza sul presente. La Casa Museo Bagatti Valsecchi, situata nel cuore di Milano, rappresenta una delle prime grandi espressioni del design milanese. Cuore pulsante della vita culturale e sociale che da fine Ottocento arriva agli anni Settanta del Novecento grazie alla piena partecipazione alla vita cittadina della famiglia Bagatti Valsecchi, ancora oggi ricopre un ruolo di primo piano come simbolo della città di Milano grazie alla sua apertura al pubblico nel 1994, anni cruciali per lo sviluppo di un nuovo modo di vivere la cultura. Il luogo perfetto, dunque, per celebrare lo “spirito meneghino” attraverso questo libro. A fare da controcanto alle parole di Alberto Saibene, declinate nella forma di articoli e saggi brevi, un prezioso portfolio con le fotografie di Carla Cerati, insieme protagonista e testimone di quegli anni.

GALATEO

Martedì 25 gennaio 2022 alle ore 19, il Salone d’Onore del Museo Bagatti Valsecchi ospiterà, in concomitanza con l’uscita del libro in libreria, la prima presentazione de “Il Galateo dello Spazio”, la nuova pubblicazione di Samuele Briatore e Francesca Martinelli, edita da Artemide. L’incontro con i due autori sarà moderato da Patrizia Catalano, giornalista, curatrice ed esperta di interior design.

“Il Galateo dello Spazio” nasce dall’idea di due spiriti creativi accumunati dalla passione per la casa, lo stile e l’accoglienza: Samuele Briatore – presidente dell’Accademia Italiana di Buone Maniere, Galateo e Costume, che da quasi 20 anni si occupa dello studio e della ricerca dell’accoglienza e delle pratiche di gentilezza ­– e Francesca Martinelli, fondatrice di HOOMS e specializzata nell’home staging interior design.

Grazie all’esperienza e al confronto diretto con i propri clienti, i due autori hanno saputo interpretare un sentire comune, una esigenza diffusa nata dopo gli stravolgimenti sociali, economici e culturali che il periodo di pandemia appena trascorso ci ha costretto a subire: quella di ritrovare una dimensione sociale, il giusto modo di dedicarsi agli altri all’interno della propria casa. Il Galateo si configura così come un valido aiuto anche per reinterpretare gli spazi – quelli privati e quelli dedicati all’accoglienza – da intendersi non come un insieme di regole fisse e inderogabili, ma come linee guida da interpretare seguendo il proprio estro e le proprie esigenze, così da conferire una precisa identità ai luoghi che abitiamo.

Quale miglior luogo, dunque, per presentare in anteprima il libro, che il Museo Bagatti Valsecchi, una vera e propria casa in cui la famiglia Bagatti Valsecchi visse fino alla metà degli anni ‘70 del Novecento e che i fratelli Giuseppe e Fausto ristrutturarono alla fine dell’Ottocento, occupandosi dell’arredamento e della decorazione della casa, collezionando dipinti e manufatti d’arte applicata.

Ora come allora, lo spazio inteso come luogo domestico, famigliare e rappresentativo di sé si trova a dover continuamente combattere tra l’utile e il bello, l’accoglienza e la funzionalità, il design contemporaneo e l’antico. Nasce così la difficoltà nello scegliere soluzioni che rispecchino i propri gusti, la cui scelta, il più delle volte, viene delegata a consulenti esterni.

“Il Galateo dello Spazio” si configura come un’utile e pratica guida per risolvere questi conflitti, così da trasformare la propria casa in un luogo accogliente. Il libro racconta come forme, colori e materiali possano essere utilizzati per prendersi cura di sé e degli altri e come gli spazi possano essere portatori di storie, ponendo anche l’accento su temi oggi molto attuali come la sostenibilità, l’ecologia, il valore del tempo, l’identità degli spazi, la ritualità e il genius loci.

NUOVO CONSERVATORE

Antonio D’Amico è il nuovo conservatore del Museo Bagatti Valsecchi, selezionato dal Consiglio di Amministrazione e nominato dalla Presidente della Fondazione Bagatti Valsecchi Camilla Bagatti Valsecchi, che commenta così la nomina: “Siamo veramente felici di accogliere una figura come quella di D’Amico che, di certo, saprà proseguire con nuovi spunti – in linea con l’attuale contesto – l’eccellente percorso intrapreso dal precedente conservatore Lucia Pini”.

D’Amico si insedia dunque dal 22 ottobre nella casa museo di Via Gesù che, nel corso degli ultimi anni – prima della pandemia –, ha visto crescere il proprio pubblico fino a 25.000 visitatori annui e che si è resa protagonista di mostre di grande richiamo come Amore, musei, ispirazione. Il Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk a Milano del 2018, oltre che di una programmazione culturale ricca di appuntamenti che hanno spaziato dalla musica al teatro alla storia dell’arte.

“Sono molto felice di accogliere l’incarico di Conservatore del Museo Bagatti Valsecchi che arriva per me dopo l’avventura ossolana, grazie alla quale sono pronto ad affrontare con più grinta questo nuovo viaggio che si profila pieno di molte sfaccettature affascinanti”-  afferma D’Amico – “La curiosità mi sprona ad immergermi nella storia dei due fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi che grazie al loro amore per il Rinascimento hanno riunito una straordinaria collezione d’arte che merita di essere conosciuta da un pubblico sempre più vasto. Non vedo l’ora di scoprire i segreti che si celano dentro a questo meraviglioso scrigno magico situato nel cuore di Milano”.

Negli ultimi cinque anni è stato Conservatore e Direttore dei Musei Civici di Domodossola, curando la riapertura, dopo circa quarant’anni, dello storico Palazzo San Francesco: ha coordinato il nuovo allestimento e lo studio del Museo di Scienze Naturali, la Pinacoteca degli artisti vigezzini, la raccolta dei disegni, il Museo archeologico, la sezione di arte sacra e le collezioni di sculture lignee e lapidee.

Molteplici sono le mostre che ha curato, tra le quali si ricordano le più recenti: Il miglior posto. Un dialogo tra artisti nel tempo. Giovanni Francesco Guerrieri e Gianluca Quaglia (Monza, Cappella della Villa Reale, 2017-2018), ideata per raccogliere fondi per i territori marchigiani colpiti dal sisma; De Chirico De Pisis. La mente altrove (Domodossola, Musei Civici di Palazzo San Francesco, 2018); De Chirico De Pisis Carrà. La vita nascosta delle cose (Pavia, Castello Visconteo, Musei Civici, 2019); Balla Boccioni Depero. Costruire lo spazio del futuro (Domodossola, Musei Civici di Palazzo San Francesco, 2019).

VISITE GUIDATE

Visitare il Bagatti Valsecchi, la casa museo neorinascimentale che si trova nel quartiere di Montenapoleone a Milano, può trasformarsi in un vero e proprio viaggio nel tempo se, oltre ad ammirare le opere d’arte e i manufatti che arricchiscono l’arredamento della dimora, ci si concentra sullo stile di vita della famiglia, tra aneddoti di vita quotidiana e usi legati alla moda milanese di fine Ottocento che per le donne e gli uomini di casa Bagatti Valsecchi, come per il resto della nobiltà coeva, furono fondamentali elementi di distinzione sociale e culturale.

L’occasione è offerta da due visite guidate gratuite (si paga solo il biglietto d’ingresso) organizzate in occasione della Settimana della moda di settembre, che consentiranno ai visitatori di intraprendere un percorso che, snodandosi attraverso le diverse stanze del Museo, dalla Sala da Pranzo, alle camere da letto, dal Salone d’Onore alla Sala da Bagno, consentirà di ripercorrere abitudini e attività della vita quotidiana fatta di pranzi, cene, passeggiate pomeridiane e ricevimenti, ma anche da momenti di vita domestica e di accudimento dei figli e della casa, con una particolare attenzione all’abbigliamento e alle consuetudini in tema di moda, non solo della famiglia Bagatti Valsecchi ma di tutta la nobiltà dell’epoca.

Si potrà scoprire, ad esempio, che il giovedì la famiglia Bagatti Valsecchi era solita aprire agli ospiti la propria casa, accogliendoli nel Salone e nella Sala da pranzo, cogliendo anche l’occasione per mostrare loro le nuove acquisizioni della collezione rinascimentale. In queste occasioni, le donne si cambiavano d’abito e ognuna di loro aveva le sue preferenze, come Carolina Borromeo che amava il verde, il rosso e il granato. All’epoca il vestito da mattina, infatti, era più austero e accollato, per il tè invece si indossavano abiti più eleganti, che potevano essere utilizzati anche per le uscite serali. Gli aneddoti riguardano anche le abitudini maschili: gli uomini Bagatti Valsecchi, infatti, erano molto attenti alla moda, e in particolare Fausto era molto elegante: scapolo e tombeur de femmes, aveva una predilezione per i guanti, sempre utilizzati dai gentiluomini fuori casa.

Visitando la biblioteca, si scoprirà invece che questa è una stanza profondamente legata all’universo femminile, dove le donne Bagatti Valsecchi studiavano concentrandosi, come si era soliti fare al tempo, per lo più sulle materie legate all’economia domestica e dimostrando poi un piglio deciso e molta praticità e fermezza nel mantenimento della casa e della famiglia.

Le visite guidate consentiranno dunque ai visitatori di immergersi un po’ più in profondità nella vita e nelle consuetudini di una famiglia nobile dell’epoca, senza tralasciare la storia della collezione e la passione per l’arte e la cultura dei fratelli Fausto e Giuseppe, grazie ai quali il singolare progetto di far rivivere il Rinascimento alla fine dell’Ottocento è diventato realtà.

SMALL WHEELS

Almost at the end of this last month of summer, before long, everyone will get back to their own routine. Many news on the return of the holidays including a series of possible new rules for the use of electric scooters. Before the pandemic they seemed like alien objects to us, but now the way we move around our cities has changed. Parked next to cars or darting through traffic are still an integral part of mobility. Unfortunately, the increase in their use has led to a series of more or less serious accidents, hence the choice of some mayors to take action to make their use safer. In conclusion, it will be better to prepare for the possibility of using it with insurance, driving license and maybe even an identification plate for the less respectful of the highway code.

HI-TECH HOLIDAYS

Here we are, once again this year we got on a means of transport and left for our long-awaited summer vacation. But are we sure that we will truly relax? The problem remains in the constant connection through our smart-phones but there are also those who prefer disconnection. Otherwise, there are always accessories, apps and various very technological tools to take on vacation. If you want some examples we have a picnic blanket enhanced with solar panels for various refills, biosensors able to examine the sweat to suggest how many liquids to take and for the most demanding also a self-cleaning bottle or a portable shower, or even a mini drone for aerial selfies. Not bad I would say.

ENGINE ROAR

The trend of these last few years is definitely the reality el green. Many initiatives by all large companies in all sectors worldwide. We could not miss in our house also new ideas from Maranello or three new Ferraris, waiting for the first with electric power that should arrive in four years. There is no information on the different technologies that will be used, much less on the autonomy and charge times of the future red car, but it will certainly be magical and fascinating as always. The perplexity remains for a possible silent ecological version, with consequent loss of the charm of the engine roar.

PROIEZIONI AL MUSEO

Una casa da raccontare è il payoff che, dalla riapertura di maggio, accompagna il logo del Museo Bagatti Valsecchi: tutto nella Casa Museo di Via del Gesù racconta una storia, le sale decorate, le opere d’arte, gli oggetti collezionati dai fratelli Pier Fausto e Giuseppe. Ancora prima di diventare Museo, Casa Bagatti Valsecchi è stata un crocevia di storici dell’arte, collezionisti o semplici curiosi attratti dall’ambizioso progetto dei due baroni di dare vita a una dimora neo-rinascimentale nel cuore della Milano a cavallo del XX secolo.

Il Museo dunque, che fino alla sua Fondazione nel 1994 è stata una vera e propria casa vissuta e amata, non può prescindere dal suo particolare carattere di dimora storica ed è questa doppia anima che sarà raccontata per tutta l’estate proprio nel Salone d’Onore, la sala principale dove un tempo la famiglia si riuniva per le ricorrenze speciali e per accogliere gli ospiti, che si trasformerà per l’occasione in una sala proiezioni.

Dal 22 luglio fino al 29 agosto tutti i visitatori potranno godere, comodamente seduti nel Salone d’Onore, di due video che li porteranno a scoprire ancora meglio – prima, durante o dopo la visita alle sale – la particolare identità di Casa-Museo del Bagatti Valsecchi.

A narrarne la dimensione più familiare è l’architetto Pier Fausto Bagatti Valsecchi, nipote di Giuseppe, che nel 2016 ha ricordato e ripercorso la sua vita, in un video a cura di Simone Pera e Alberto Saibene, connessa alle sorti del Museo, dalla sua infanzia con i ricordi del nonno, alla II guerra mondiale e ai bombardamenti che colpirono Milano e la sua casa, fino alla fondazione di Italia Nostra nel 1955 e all’istituzione del Museo Bagatti Valsecchi nel 1994. Un racconto sincero e avvincente che si intreccia con la storia d’Italia e che permetterà ai visitatori di saperne di più sulla Famiglia Bagatti Valsecchi.

L’aspetto di Museo ante litteram, di Casa Artistica meta di visitatori fin dalla fine dell’Ottocento, è testimoniato dal Libro degli Ospiti, trasformato anche in database fruibile online dall’inizio del 2021, che raccoglie oltre 10.000 firme di tutti coloro che dal 20 ottobre 1886 al 29 maggio 1975 visitarono Casa Bagatti Valsecchi, disegnando una ricchissima trama di relazioni al centro della quale si colloca la dimora: intellettuali, scrittori, aristocrazia italiana ed europea, jet set internazionale, mondo del collezionismo e degli studiosi d’arte, senza dimenticare le infermiere volontarie della Prima Guerra mondiale e le maestre con le loro scolaresche.

Nel 2018 il Museo aveva realizzato un’installazione digitale interattiva – Mettici la firma, a cura di Lucia Pini, con la regia di Francesca Molteni con Claudia Adragna, Muse Factory of Project – composta da brevi video dedicati a 11 personaggi ospiti della Casa, raccontando le loro vite e i motivi che li legavano ai Bagatti Valsecchi, che nell’estate 2021 saranno riproposti. I protagonisti sono Giuseppe Giacosa, Annita Ferraresi, Frederick Stibbert, Alessandro Mazzuccottelli, Margherita di Savoia, Federico Johnson, Ludovico Pogliaghi, Annina Morosini, fino alle incursioni contemporanee di Elton John e Orhan Pamuk.

FRESH AIR

Two years after the start of the pandemic, the lifestyle of each of us has completely changed. We pay attention to everything that surrounds us, including the range of PM, the known polluting particles harmful to our health that we can find not only on the street but also in the home, in concentrations sometimes even higher than outside. The solutions are different, including that of escaping to a desert island or moving to a forest, but they are impractical. Fortunately for us today we can use the new air purifiers, which with increasingly complex and intelligent filters help to purify the air in our beloved home.