GRANDI EVENTI

“La Lombardia si conferma la ‘terra dei grandi eventi’, fondamentali per la promozione dei territori. Un binomio vincente che permette di far scoprire, a livello internazionale, le nostre eccellenze, dalle città d’arte ai laghi, dalle nostre montagne sino alla storia, alla cultura e alle tradizioni enogastronomiche”.

Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo e Moda, Lara Magoni, intervenuta insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, all’evento ospitato presso il Padiglione della Regione alla Bit, Borsa internazionale del Turismo.

“Bergamo Brescia capitale della cultura 2023 e le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 – ha proseguito – saranno vetrine internazionali che fungeranno da driver strategico per le bellezze di tutta la regione. L’attrattività della Lombardia, grazie a servizi efficienti, un’offerta variegata e professionalità degli operatori, valorizzeranno un ‘turismo dei territori’ che esalterà non solo i grandi centri ma anche borghi meno noti, destinazioni che meritano di essere scoperte dal grande pubblico”.

AL MUSEO

Nel segno delle donne, nel mese di aprile al Museo Bagatti Valsecchi si celebreranno grandi donne attraverso la musica che è stata loro dedicata. Il Salone d’Onore darà infatti il benvenuto a due eventi musicali imperdibili, che racconteranno di come tre donne siano state capaci di ispirare grandi capolavori.

Domani, Mercoledì 13 aprile, l’Orchestra internazionale Filarmonica di Milano, LaFil, in occasione dell’evento “Felix e Fanny Mendelssohn. Un amore fraterno” introdurrà gli spettatori alla scoperta di questa coppia di fratelli uniti da un grandissimo talento e legati da un profondissimo affetto reciproco: Felix e sua sorella maggiore Fanny Mendelssohn, infatti, sono i protagonisti di questa serata che nasce dal progetto di eseguire i lavori sinfonici di Felix Mendelssohn nel contesto della residenza artistica de LaFil al Teatro Lirico di Milano. Dotata di una straordinaria memoria musicale e celebrata da Goethe in una poesia a lei dedicata, Fanny si fece apprezzare tanto in qualità di esecutrice quanto di compositrice, benché la sua fortuna rimase sempre all’ombra del più celebre fratello. Felix Mendelssohn, da parte sua, le dedicò – alla morte avvenuta nel maggio del 1847 – un intenso requiem in cui vigore, lirismo e malinconia s’intrecciano a testimoniare tutta la sincerità di un amore fraterno.

PREMIO BETTI’

È stato assegnato a Marco Maggi, viticoltore classe 1980 dell’Oltrepò pavese, il premio Angelo Betti per la Lombardia. Il riconoscimento, dedicato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola ed enologica, gli è stato consegnato al Vinitaly di Verona dall’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi.

“Un viticoltore – ha dichiarato l’assessore Fabio Rolfi – che ama il proprio territorio e che continua nella ricerca, per alzare sempre di più la qualità del prodotto. Un premio più che meritato. Fare vino in questo periodo non è semplice, tra cambiamenti climatici, costi di produzione e difficoltà nel reperire la materie prime per le bottiglie”.

“Gli agricoltori Lombardi – ha commentato – hanno spirito di iniziativa e ottimismo e anche per questo continuiamo a registrare numeri record sia in termini di qualità produttiva che di esportazioni delle bottiglie” .

Marco Maggi è titolare dell’azienda ‘Maggi Francesco’ nata negli anni ’40 a Montescano (Pavia). Fin d’allora l’azienda mira a esaltare la tradizione, la cultura e il sapore delle sue colline.
Oggi si estende su 25 ettari vitati divisi in quattro comuni: Canneto Pavese, Montescano, Castana e Montù Beccaria.

Tutte terre conosciute per i suoi grandi vini a Denominazione di origine controllata. Tra questi: ‘Bonarda’, ‘Buttafuoco’ e ‘Buttafuoco Storico’, ‘Moscato’ ‘Pinot Nero’, ‘Riesling’ e ‘Sangue di Giuda’.

“Un momento straordinariamente emozionante – ha sottolineato Maggi – che ripaga del grande lavoro iniziato da mio nonno Francesco negli anni ’40 e che portiamo avanti quotidianamente con passione ed entusiasmo. Mi auguro che questo premio possa contribuire a valorizzare ulteriormente tutta la viticoltura dell’Oltrepò Pavese. E’ un territorio meraviglioso nel quale si produce vino di qualità e che intendiamo promuovere maggiormente a livello turistico ed enogastronomico”.

La continua ricerca di nuove migliorie ha dato risultati ottimi sulla riuscita dei prodotti, elevandone negli anni il livello qualitativo e fissando uno dei principali obiettivi: la produzione di vini di alta qualità.
Nell’azienda premiata la raccolta delle uve viene fatta rigorosamente a mano per mantenere intatta la buccia fino alla pigiatura, a temperatura controllata in cantina. La potatura, operazione fondamentale per la produzione di vini importanti, viene poi affidata esclusivamente all’esperienza di poche persone.

BUONO E SALUTARE

Oggi faremo felici gli amici vegetariani e non solo perché vi parlerò di un piatto estremamente salutare ma al tempo stesso gustoso e particolarmente saporito.  Ecco a voi il risotto agli spinaci con formaggio Asiago e mandorle tostate.  Una pietanza che mantiene sempre un occhio di riguardo oltre che per il gusto anche alla componente salutare degli ingredienti.  Ovviamente sapete benissimo quanto sia importante nella cucina made in Italy il colpo d’occhio e vi posso garantire che  anche questa volta non rimarrete per niente delusi. Io troverete spesso servito con l’utilizzo del  coppa pasta adagiato su un piatto bianco perché rende protagonista assoluta la pietanza che avrete di fronte con il suo bel verde cangiante.  Per quanto riguarda il gusto il risotto con il suo aspetto cremoso andrà letteralmente a braccetto con il sapore amarognolo degli spinaci con il formaggio Asiago che oltre a compattare il tutto con la sua dolcezza  andrà timidamente  a mitigare  il loro carattere forte e deciso, con la croccantezza delle mandorle che renderanno il boccone molto più appagante grazie alla differenza di consistenza.  Ovviamente tutto ciò non può che iniziare e finire con un bel brindisi con un buon vino sempre presente sulla tavola di noi italiani.
Molti pensano che un piatto salutare sia quasi sempre noioso o poco appetitoso…ne riparliamo quando lo avrete finito. Questo ed altro su Instagram@juri_spankhmayer_bassani

UN ORGOGLIO

Il Politecnico di Milano si posiziona tredicesimo tra i migliori atenei del mondo per Ingegneria in base al QS World University Rankings by Subject 2022.

Una vera e propria scalata per la facoltà di Ingegneria che nel 2016 era al 24esimo posto.

In Architettura e Design l’ateneo ha guadagnato 5 posizioni: dai posti 15° e 10° del 2016,  ai posti 10° e 5° della nuova classifica.

“Congratulazioni al Politecnico di Milano – commenta l’assessore regionale all’Università Fabrizio Sala – che continua a scalare le classifiche delle migliori Università al mondo. È motivo di grande orgoglio per la Lombardia avere queste eccellenze sul territorio”.

“Un doveroso ringraziamento – aggiunge F.Sala – va anche al lavoro del rettore Ferruccio Resta e dei docenti per l’insegnamento di altissima qualità riconosciuto in tutto il mondo”.

“La nostra missione – prosegue F. Sala – è quella di continuare a sostenere le Università, anche nelle collaborazioni internazionali, per continuare a fornire loro tutti gli strumenti per poter eccellere tra le migliori al mondo, sul piano delle infrastrutture e delle connessioni con le imprese”.

“I nostri recenti investimenti – spiega – sono mirati anche a favorire la stretta collaborazione tra Istituzioni, Imprese, Centri di Ricerca e Università e questi risultati ci dimostrano che stiamo andando nella giusta direzione”.

“Con i fondi del PNRR poi, insieme al Governo – conclude – siamo pronti a giocare un ruolo centrale”.

Per quanto riguarda il confronto con lo scorso anno, all’interno della macrocategoria Ingegneria, il Politecnico ha guadagnato posizioni significative in ingegneria chimica (+7 posizioni), civile (+2), meccanica (+2), elettrica ed elettronica (+3), ingegneria dei materiali (+21) e ambientale (+8).

ELEGANTE

Vista la tristezza del tempo di questi giorni, conosco un posticino raffinato nell’elegante Bloomsbury, nel centro di Londra, dove il grigiore è di casa ma si “vive” in altro modo. A pochi passi dal British Museum e dal West End, unisce l’eleganza classica con il lusso moderno e si trova a pochi passi dai vivaci luoghi di Londra. Dopo una lunga giornata di esplorazione si possono assaggiare i cocktail al Coral Room con il suo giardino segreto e la terrazza riscaldata prima di coccolarsi nella lussuosa biancheria del letto. Perfetto per un weekend in città, l’hotel si trova nella culturale Bloomsbury, con la sua ricca storia letteraria e le bellissime piazze con giardino del 18° secolo. Passeggiate imperdibili attraverso l’elegante Regent’s Park, Covent Garden o sulle rive con vista sul Big Ben e sull’Houses of Parliament.

VIOLENTEMENTE

Oggi siamo nel Lazio per parlare di un piatto che trasuda romanità in tutto e per tutto. Pomodori pelati, aglio, olio, peperoncino, sale, prezzemolo, pecorino grattugiato e parmigiano sono tutti gli ingredienti  che una volta assaggiato grideranno nella vostra bocca con tutta la rabbia palesando la loro presenza. Vi posso assicurare che li sentirete uno ad uno. Le penne all’arrabbiata prendono  il loro nome proprio dalla piccantezza spinta all’eccesso che rende il viso di coloro che le stanno mangiando di un bel rosso vivo. Una pietanza che non è sicuramente per tutti ma che per gli amanti del genere e dei sapori forti non può assolutamente mancare. Ambasciatori di quel lato forte, magari poco raffinato ma inconfondibile e che lascia il segno della cucina italiana. Diversi registi italiani come Marco Ferreri, Federico Fellini e Carlo Verdone a tal proposito hanno reso omaggio a questo piatto citandolo nei loro film. L’ennesima prova della versatilità e passionalità della cucina italiana in grado di farci sognare creando piatti unici che esaltano all’ennesima potenza i sapori sapendolo fare in modo estremamente delicato a volte e in modo estremamente violento e brutale in altre. Noi italiani siamo fatti così…  Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani

DIGITAL E

The era of fashion shows on paserella is over from today in streaming with real all digital events in which models, clothes and accessories are all Nft. After New York, London, Milan and Paris in the fashion week calendar comes the one on Decentraland, one of the platforms where the metaverse is taking shape. And there is no shortage of brands in this new virtual world Dolce & Gabbana, Hugo Boss, Etro, Hogan are waiting for you on the web with free admission.

LA SCACCHIERA

Il Museo Bagatti Valsecchi in collaborazione con Franco Maria Ricci Editore mercoledì, 30 marzo alle ore 19.00, presenta  il libro “Sulla scacchiera”, di recente pubblicazione dell’editore, alla presenza degli autori Stefano Salis e Adolivio Capece.

La presentazione avrà luogo nel Salone d’Onore del Museo, dove i fratelli Bagatti Valsecchi erano soliti accogliere i loro ospiti per balli e feste e dove avvenivano partite dei giochi più vari tra cui non mancavano mai ovviamente gli scacchi.

Gioco dall’origine molto antica che non ha mai perso fascino con lo scorrere del tempo, gli scacchi richiedono ragionamento logico, concentrazione, capacità di astrazione, fiducia in sé stessi e disciplina di regole precise. Il volume “Sulla scacchiera” ne esplora vari aspetti tra arte, letteratura e scienza, indagando i meccanismi celebrali che si attivano durante una partita, raccontando la nascita e la diffusione del gioco e la sua rappresentazione in varie forme artistiche fino ad arrivare a una sintesi delle regole basilari e a una raccolta di partite famose. Il tutto è corredato da bellissime fotografie di Massimo Listri che immortalano i pezzi e le scacchiere più raffinati di una delle più preziose e complete collezioni private al mondo, a testimoniare anche l’importanza degli oggetti stessi usati nel gioco.

Il 2 aprile si parlerà ancora di scacchi in Museo con un momento dedicato ai visitatori e alle loro famiglie insieme a Adolivio Capece per scoprire i diversi aspetti di questa attività, compreso il ruolo di condivisione e divertimento tra genitori e figli. Il noto scacchista racconterà curiosità e virtù del gioco, per farlo conoscere e amare e per metterne in risalto le tante doti educative: è stato provato come gli scacchi aiutino il cervello a lavorare e a tenersi sempre attivo e in esercizio, è un gioco che aiuta a ragionare, a valutare e prendere decisioni e oltretutto insegna a rispettare le regole e a rispettare l’avversario. Con questo appuntamento adulti e ragazzi impareranno le tappe fondamentali della storia di questo gioco e riconosceranno tanti scacchisti tra personaggi famosi delle scienze e della cultura, come Rita Levi Montalcini o Tolstoj, che era solito giocare per rilassarsi, ma anche Goethe, Voltaire, Duchamp per arrivare infine ai giorni nostri con il musicista Sting, che ha da sempre incoraggia i propri figli a giocare per aiutare a sviluppare il cervello.

A corredo di queste attività, dal 30 marzo fino a domenica 3 aprile nel Salone D’Onore sarà posto in evidenza un prezioso cofano, decorato sul coperchio con una scacchiera. Quest’opera appartenente alla collezione del Museo ben rappresenta lo spirito dei fratelli Bagatti Valsecchi: se a prima vista si presenta infatti come un manufatto antico, le analisi hanno rivelato che si tratta in realtà di un assemblaggio ottocentesco realizzato da una cassetta antica senza decorazioni poi rivestita con frammenti di tarsie di varia provenienza databili verso la fine del Quattrocento. Un interessante manufatto che simboleggia la passione dei fratelli per il mondo antico e la sua rievocazione in tutti gli oggetti della loro dimora, e che testimonia la loro passione per il gioco degli scacchi.

VINITALY 2022

Dal 10 al 13 aprile 2022 la Lombardia torna a Vinitaly, in Fiera a Verona. Nel padiglione da 3.000 metri quadrati ci saranno tutti i consorzi lombardi con un ricco palinsesto di iniziative programmate.

La presenza di Regione Lombardia all’importante appuntamento di Verona è stata presentata a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi insieme a Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e a Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo.

Per l’edizione di quest’anno, il titolo scelto è ‘Lombardia: una straordinaria esperienza di gusto’.

“In un contesto di incertezza globale e di evidenti difficoltà per le aziende agricole, causate dai rincari energetici e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina – ha spiegato l’assessore Rolfi – il mondo del vino lombardo sceglie di puntare su qualità e promozione, sia sul mercato interno che a livello internazionale. Nel 2021 abbiamo registrato un forte incremento delle esportazioni con un valore da 285 milioni di euro e un +11.8% sul 2020”.

“Vinitaly – ha proseguito – è un appuntamento imprescindibile per le nostre imprese vitivinicole e non potevamo che essere presenti all’edizione della ripartenza”.

“In questi anni difficili i consumatori hanno imparato ad apprezzare la convivialità di un vino di qualità a casa propria: adesso – ha sottolineato il presidente Auricchio – occorre sostenere le imprese in un momento difficile. Con i costi di produzione in continuo aumento c’è il rischio di un azzeramento dei margini aziendali e per questo la collaborazione tra Sistema Camerale lombardo e Regione dà un segnale di concretezza a sostegno delle imprese”.

La sala di degustazione anche nel 2022 verrà animata dai Consorzi Lombardi con momenti formativi per i giornalisti, convegni e masterclass tematiche da domenica a mercoledì, dalle 10 alle 18.

“Ascovilo sarà presente con uno spazio di 184 mq – dice Giovanna Prandini – nel quale la stampa e gli operatori horeca potranno trovare ristoro, WI-FI , desk per scrivere e assaggiare i vini DOP e IGP dei nostri Consorzi di Tutela in uno spazio ‘Lounge a km0’ in abbinamento alle diverse stagionature di Grana Padano servite dai maestri assaggiatori dell’Onaf. Vino e formaggio: due filiere della agricoltura di eccellenza lombarda che ambiscono a proporsi insieme nei mercati europei”.

Il 90% del vino prodotto in Lombardia è a Denominazione di qualità, grazie a 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. Il padiglione della prima regione agricola d’Italia sarà di ben 3.000 metri quadri con spazi dedicati a tutti i consorzi lombardi.

Il secondo semestre del 2021 ha fatto registrare un sentimento di ottimismo tra gli agricoltori lombardi del comparto vitivinicolo. Il Panel Unioncamere Lombardia ha testimoniato un buon risultato economico con l’organizzazione di esperienze vitivinicole con i turisti, tra cui degustazioni in vigna e cantina, che hanno portato al settore una ventata d’ottimismo. Le vendite in volume sono tornate al di sopra dei livelli pre-pandemia del 2019 con aumenti tendenziali a valore nel 2021 sia rispetto al 2019 che al 2020 (Iri-Vinitaly, 2022).

L’aumento in valore sul dato 2019 è spiegabile in buona parte dalle ottime performance della bottiglia di vetro da 0,75l, che traina il comparto rispetto agli altri formati, assieme alle vendite in GDO che si sono mantenute su buoni livelli.

La vendemmia 2021 ha segnato un calo della produzione in Italia e in Lombardia, ma questo tratto è comune a tutta Europa (Francia -27% e Spagna -14%) mentre le esportazioni nel 2021 sono state in netta ripresa dal 2020.

Cresce l’importanza della sostenibilità in ambito vitivinicolo: secondo il Mipaaf 4 bottiglie su 100 hanno il marchio del biologico in etichetta e il 4,6% della produzione enologica nazionale è costituita da vino biologico.