DOLCE O SALATO?

Oggi parliamo di un piatto tipico diffuso nel Veneto e nella provincia di Brescia, “polenta e osei”, che nella sua versione salata prevede che gli uccellini nella fattispecie tordi, fringuelli, passeri, allodole o quaglie vengano arrostiti allo spiedo su un camino o sulla padella. Viene poi aggiunto il lardo tagliato a fette con la salvia e vengono infine serviti accompagnati dalla polenta nell’intingolo che hanno formato durante la cottura. Inutile dire quanto goloso e gustoso sia questo piatto. C’è però  una versione dolce diffusa soprattutto a Bergamo che se esteriormente ricorda vagamente la controparte salata di fatto è completamente diversa. La polenta viene ricreata con delle creme a base di cioccolato al burro e di nocciola e in fine col pan di Spagna. Gli uccelletti invece vengono adagiati sopra la forma della polenta e sono costituiti da marzapane ricoperto di cioccolato. Anche in questo caso siamo di fronte ad una vera e propria delizia, non mi pronuncio su quale delle due sia la versione migliore, direi che dipende dalla voglia del momento, se di dolce o di salato. Quello che dico con certezza è che  non ne rimarrete delusi, e almeno una volta nella vita dovrete provarle entrambe… Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani

BACK TO 90’s

Oggi si veste 90’s senza saperlo. La moda degli anni 90 si lasciava ispirare dalle serie tv, dai film e dalla musica di quell’epoca. Un look anni 90 è fatto di capi essenziali, non ama il glamour e gli eccessi a cui siamo abituati oggi. Vive di minimalismo anche se non estremo. Beverly Hills serie indimenticabile di quegli anni era fonte di ispirazione per ogni liceale, ogni personaggio era legato ad un particolare look che lo identificava. Negli ultimi anni si è visto un vero e proprio revival di quegli anni, nella passerelle si ritorna al minimalismo, alla riscoperta del casual e della filosofia “Grunge”. E a questa parola il mio cuore batte pensando ai Nirvana. La sfilata autunno/Inverno di Tom Ford ha presentato un look decisamente anni 90. Se volete tuffarvi in quegli anni indossate un pantalone a sigaretta a vita alta, o una salopette in denim, oppure una felpa over. Ciliegina del vostro look, il laccetto al collo e il rossetto rosso mattone con contorno matita abbinato. Quanti ricordi!! Questo ed altro su Instagram @anna_spampinato_blogueur

GALATEO

Martedì 25 gennaio 2022 alle ore 19, il Salone d’Onore del Museo Bagatti Valsecchi ospiterà, in concomitanza con l’uscita del libro in libreria, la prima presentazione de “Il Galateo dello Spazio”, la nuova pubblicazione di Samuele Briatore e Francesca Martinelli, edita da Artemide. L’incontro con i due autori sarà moderato da Patrizia Catalano, giornalista, curatrice ed esperta di interior design.

“Il Galateo dello Spazio” nasce dall’idea di due spiriti creativi accumunati dalla passione per la casa, lo stile e l’accoglienza: Samuele Briatore – presidente dell’Accademia Italiana di Buone Maniere, Galateo e Costume, che da quasi 20 anni si occupa dello studio e della ricerca dell’accoglienza e delle pratiche di gentilezza ­– e Francesca Martinelli, fondatrice di HOOMS e specializzata nell’home staging interior design.

Grazie all’esperienza e al confronto diretto con i propri clienti, i due autori hanno saputo interpretare un sentire comune, una esigenza diffusa nata dopo gli stravolgimenti sociali, economici e culturali che il periodo di pandemia appena trascorso ci ha costretto a subire: quella di ritrovare una dimensione sociale, il giusto modo di dedicarsi agli altri all’interno della propria casa. Il Galateo si configura così come un valido aiuto anche per reinterpretare gli spazi – quelli privati e quelli dedicati all’accoglienza – da intendersi non come un insieme di regole fisse e inderogabili, ma come linee guida da interpretare seguendo il proprio estro e le proprie esigenze, così da conferire una precisa identità ai luoghi che abitiamo.

Quale miglior luogo, dunque, per presentare in anteprima il libro, che il Museo Bagatti Valsecchi, una vera e propria casa in cui la famiglia Bagatti Valsecchi visse fino alla metà degli anni ‘70 del Novecento e che i fratelli Giuseppe e Fausto ristrutturarono alla fine dell’Ottocento, occupandosi dell’arredamento e della decorazione della casa, collezionando dipinti e manufatti d’arte applicata.

Ora come allora, lo spazio inteso come luogo domestico, famigliare e rappresentativo di sé si trova a dover continuamente combattere tra l’utile e il bello, l’accoglienza e la funzionalità, il design contemporaneo e l’antico. Nasce così la difficoltà nello scegliere soluzioni che rispecchino i propri gusti, la cui scelta, il più delle volte, viene delegata a consulenti esterni.

“Il Galateo dello Spazio” si configura come un’utile e pratica guida per risolvere questi conflitti, così da trasformare la propria casa in un luogo accogliente. Il libro racconta come forme, colori e materiali possano essere utilizzati per prendersi cura di sé e degli altri e come gli spazi possano essere portatori di storie, ponendo anche l’accento su temi oggi molto attuali come la sostenibilità, l’ecologia, il valore del tempo, l’identità degli spazi, la ritualità e il genius loci.

MEDITERRANEO

Guardavo le previsioni meteo, e pare non promettano bene, perchi soffre il freddo, così avrei trovato un lussuoso luogo a pochi passi dalle spiagge sabbiose di Kos, l’Apollon Windmill.  A parte le viste mozzafiato sulle vicine isole,  vi è la possibilità di avventurarsi in città per ammirare l’architettura di ispirazione veneziana e ottomana, il magnifico castello del XV secolo, o semplicemente sdraiarsi su una delle tante divine spiagge sabbiose e prendere il sole del fantastico Mediterraneo. Se non amate la sabbia ecco una piscina a forma di mezzaluna con terrazza luogo perfetto per trascorrere qualche ora al sole. Inoltre, con i campi da tennis, una sala fitness  e tantissimo spazio per mantenersi attivi. Ovviamente, per chiudere le giornate, non mancano i sapori gustosi con menu tipici come insalate, carne alla griglia e cucina in stile greco, in un superbo ristorante.

CARICA DOLCISSIMA

Oggi parliamo di una vera e propria leccornia tutta italiana nata in Piemonte di cui le origini sono antichissime, è lo zabaione. Si tratta di una crema dolce dalla consistenza spumosa fatta di sole uova in particolare il tuorlo con l’aggiunta di zucchero e vino liquoroso. Una delizia calorica che dà il massimo quando accompagnata da biscotti come le lingue di gatto o le paste di meliga, ottimo anche nel caffè. Di un colore giallo vivo è in  grado da solo o come farcitura di dolci di provocare una vera e propria detonazione di puro gusto nella vostra bocca. In questo periodo sicuramente in molti lo avranno versato sul panettone o pandoro o ci avranno intinto le varie paste dolci tipiche di queste feste. La sua forza risiede nella semplicità e velocità con le quali chiunque di voi potrà realizzarlo e gustarlo magari in un bel pomeriggio nebbioso davanti al camino.  Pochi minuti per farlo, un istante per berlo e non basterà una vita per dimenticarlo…  Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani

AFTERNOON TEA

Anche oggi, giorno dell’Epifania, l’afternoon tea e l’High tea sono due tradizioni britanniche famose. Tradizioni che hanno allargato i loro confini e che sono arrivate anche in Italia.  Ma l’ Afternoon Tea, l’ High Tea e il Cream Tea sono differenti tra loro. Il primo è il tipico appuntamento dell’ora del the pomeridiano, affonda le sue radici agli inizi del XIV secolo ed è legato all’aristocrazia. L’High Tea è il the del pomeriggio della classe operaia. La location utilizzate cambiano fra loro, passiamo dal salotto dei nobili, alle cucine degli operai. Ultima tradizione è il Cream Tea, che viene servito verso le 16 con la tazza di the, gli scones con la clotted cream e la marmellata di fragole. In Italia possiamo rivivere questa tradizione in vari posti. A Torino c’è il “Smith’s British”, la domenica è il giorno dell’afternoon tea. Oppure ai piedi della scalinata di Piazza di Spagna si trova “Babingtons”, storica sala da the della capitale. Ovviamente nell’elenco non poteva mancare la città cosmopolita italiana, Milano. A Palazzo Parigi il the del pomeriggio si sorseggia all’aperto nella bella stagione e al chiuso con il freddo. Quindi ci vediamo per il the! Questo ed altro su Instagram @anna_spampinato_blogueur

FREDDO PER FREDDO

Non so se tutti in questo periodo sentono freddo come la sottoscritta, in caso pensavo che se devo stare al freddo, ne deve valere la pena. Coì avrei trovato un avventura in crociera da Buenos Aires all’Antartide. Nella vivace capitale dell’Argentina si alloggia all’InterContinental Buenos Aires con la possibilità di visitare la vivace Recoleta, il cui cimitero artistico è pieno di famosi mausolei,  e le colorate case di legno di Camino a La Boca. Un paio di giorni per recuperare energie, e via imbarco sulla nave da crociera Norwegian Star. Su questa nave infinitamente attrezzata un’ampia varietà di opzioni con quindici ristoranti e tredici bar, tra cui una steakhouse, sushi bar e churrascaria brasiliana e bar specifici per mojito, champagne e whisky. Le attività abbondano, da piscine e impianti sportivi a un casinò, nonché un teatro con spettacoli in stile Broadway e Las Vegas. Diversi gli attracchi nel corso del viaggio tra cui Puerto Madryn in Argentina per arrivare poi a Deception Island situata nelle isole Shetland meridionali al largo della costa dell’Antartide continentale, un santuario della fauna selvatica che ospita uccelli marini nidificanti e uno dei più grandi gruppi di pinguini al mondo.  Durante il rientro anche una toccatina alle Isole Falkland per un’occhiata ai siti di difesa della Seconda Guerra Mondiale sparsi per la città, la cultura come sempre non guasta mai.

 

 

DOLCE O SALATO

Oggi vi parlerò di un altro dolce tipico delle festività natalizie ma che non è raro vedere anche durante tutto l’anno grazie alla suo doppio carattere che si divide tra dolce e salato.  Entrate di diritto a far parte dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani le Pettole pugliesi sono delle pallottole di pasta lievitata a base di farina, acqua e lievito immerse nell’olio bollente originarie della Puglia ma diffuse anche in Basilicata, in Calabria e nelle colonie albanesi della Sicilia. Facilissime da preparare in base alle varianti tipiche delle regioni possono essere salate con l’aggiunta di olive, baccalà, pomodoro, fiori di zucca e altri ingredienti ancora a vostra discrezione. Durante il periodo natalizio invece non è raro trovarle nella loro variante dolce grazie all’aggiunta di zucchero o miele. Inutile dirvi quanto possano essere sfiziose con la loro morbidezza che una volta in bocca rilascia prepotentemente il loro goloso ripieno. Perfette come antipasto per inaugurare i vari cenoni o pranzi ma altrettanto indicate nella fase finale quando con la pancia piena costituiscono un ‘alternativa più leggera grazie alle dimensioni contenute rispetto ai soliti dolci del periodo molto più pesanti. Un’ ottima consolazione quando nella fase finale delle feste ci si ritrova ad addentarle con la nostalgica consapevolezza di stare uscendo da questo periodo magico con il pensiero rivolto al nuovo anno appena arrivato carico di buoni propositi ma anche di impegni, sapendo che  ci potranno però accompagnare a differenza di altri dolci anche durante tutto l’anno. Brevi momenti in cui a seconda della voglia del momento potranno darci un dolce o salato conforto.  Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani

CAPPOTTI DANZANTI

Al concerto di Capodanno il brand Max Mara ha rivisitato i suoi capi iconici  per lo spettacolo della prestigiosa compagnia Fondazione Nazionale della danza Aterballetto. Il cappotto, capospalla per eccellenza, diventa danzante. Quattro colori intensi: giallo, rosso, blu elettrico, verde. L’idea si fonda su un abbigliamento universale che unisce il mondo maschile e femminile, e far danzare l’outfit nella coreografia, come la cintura extralunga che diventa parte attiva nella danza. I ballerini indossano il blazer, mentre le ballerine abbandonano il tutù e indossano pantaloni in organza. Il direttore creativo di Max Mara ha lavorato a stretto contatto con Diego Tortelli, coreografo di Aterballetto, unendo così i due magici mondi della moda e della danza. Questo ed altro su Instagram @anna_spampinato_blogueur

FREESKIPASS

Da inizio dicembre sino alla vigilia di Natale gli impianti di risalita delle stazioni sciistiche lombarde hanno emesso 54.762 biglietti giornalieri gratuiti per i ragazzi residenti nella nostra regione, con una media quotidiana di 2.281 tagliandi”. Lo anticipa Antonio Rossi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega a Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi, commentando i primi riscontri della misura regionale ‘Freeskipass’ che dal primo al 24 dicembre ha previsto l’opportunità di richiedere lo skipass gratuito per gli ‘Under 16’ residenti in Lombardia.

“Quest’iniziativa – sottolinea il pluricampione olimpico – ha ottenuto un grande successo che ha permesso di far avvicinare tanti giovani lombardi allo sci, di riportare molte famiglie sulla neve e di aiutare la ripartenza dell’intero settore del turismo sportivo di montagna, fortemente penalizzato lo scorso anno dalle chiusure degli impianti per le restrizioni Covid. La promozione promossa dalla Regione ha spinto molte famiglie ad avvicinarsi o a ritornare allo sci. Sono state emesse, infatti, circa 8.000 nuove tessere SkipassLombardia. Tessere che rimarranno utilizzabili per il resto della stagione”.

“Le stazioni che hanno fatto registrare l’emissione di più giornalieri gratuiti – chiarisce Rossi – sono state quelle di Ponte di Legno con 6.938 biglietti, Bormio con 6.888, Barzio con 5.503, Livigno con 5.183 e Madesimo con 5.008. In cinque hanno totalizzato il 53% degli skipass omaggio. Nel complesso, comunque, abbiamo notato una distribuzione piuttosto omogenea delle giornate ‘Freeski’ lungo tutto il periodo, con adesioni proporzionale alle dimensioni dei comprensori sciistici”.

“Colgo l’occasione – conclude il sottosegretario – per ringraziare tutti i gestori degli impianti di risalita delle stazioni di sci lombarde che hanno aderito alla promozione e dato il successo ottenuto anticipo già che siamo al lavoro per riproporre l’iniziativa anche per il prossimo inverno.