LOMBARDIA REGINA DELL’EDITORIA

“Libri scolastici, per ragazzi, gialli, testi religiosi e di letteratura: la Lombardia si conferma la prima regione d’Italia per la produzione di opere con 24.296 titoli pubblicati nel 2016, pari a circa il 28 per cento del totale nazionale”. Lo scrive una Nota pubblicata sul sito www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it.

“Ancora piu’ importanti i numeri relativi alla tiratura: la Lombardia rappresenta oltre il 50 per cento del totale nazionale con 72.751.000 copie su 128.825.000 a livello nazionale. Al secondo posto, sia per titoli sia per tiratura, si posiziona il Piemonte (rispettivamente 6mila e 20 milioni) e il Lazio (7.800 titoli e 9milioni di tiratura).  E’ quanto emerge dai dati Istat per l’anno 2016. Per quanto riguarda i generi piu’ pubblicati in Lombardia al primo posto ci sono le opere per adulti (20.145), seguiti da quelle per ragazzi (2.309) e quelle dedicate alla scuola (1.843).

Le province piu’ attive sono Milano con 21.874 titoli prodotti e 67 milioni di tiratura, Roma (7.522 titoli e 8,8 milioni di copie) e Torino (4.856 titoli e 17 milioni di copie)”, spiega la Nota.

CASE EDITRICI: LOMBARDIA PRIMA REGIONE D’ITALIA – “La Lombardia – dice ancora la Nota –  ha il numero piu’ elevato degli editori: 373 su 1.775. La maggior parte sono piccole realta’ editoriali (143), seguite dagli editori medi (101) e dai grandi (66), mentre 63 non hanno prodotto alcun testo nel 2016. Al secondo posto della classifica nazionale c’e’ il Lazio (300 case editrici) seguita dal Piemonte (157). La provincia piu’ attiva d’Italia e’ Milano (246) seguita da Roma (278) da Torino (111)”.

I LOMBARDI LEGGONO PIU’ DELLA MEDIA DEGLI ITALIANI – “La Lombardia tiene anche dal punto di vista dei lettori, che nel 2016 sono calati a livello nazionale passando dal 42 per cento della popolazione di 6 anni e piu’ del 2015 al 40,5 per cento nel 2016. La prima regione per numero di abitanti e’ ben al di sopra della media nazionale con il 48,9 per cento della popolazione che ha letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi, il 38,8 che ne ha letto da 1 a 3 e il 17,1 per cento che ne ha letto piu’ di 12 nell’ultimo anno. La fotografia scattata dall’Istat evidenzia, inoltre, che i maggiori lettori sono donne e ragazzi tra gli 11 e i 14 anni e che nella propensione alla lettura incide molto il livello di istruzione: il 73,6 per cento dei laureati legge contro il 48,9 per cento dei diplomati. Anche l’esempio dei genitori e’ importante: il 69,7 per cento dei ragazzi tra i 6 e i 18 anni con entrambi i genitori lettori ha dichiarato di aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, contro il 30,8 per cento dei figli di genitori che non leggono”, spiega il testo.

“L’amore per la lettura si traduce anche in un piu’ ampio desiderio di cultura attraverso visite a mostre, musei, e siti archeologici, frequentazioni di teatri e cinema. Dal report dell’Istat emerge, per esempio, che soltanto il 10,2 per cento dei “non lettori” e’ andato a teatro almeno una volta nel corso dell’anno contro il 34,7 dei lettori. Differenze ancora piu’ importanti per chi ha visitato mostre e musei: soltanto il 15,8 dei “non lettori” contro il 54,1 dei lettori”, conclude la stessa Nota.

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