COMO, DEL GOBBO E FERMI VISITANO FONDAZIONE VOLTA

L’assessore regionale all’Universita’,
Ricerca e Open Innovation Luca Del Gobbo e il sottosegretario
alla Presidenza con delega all’Attuazione del programma e ai
Rapporti istituzionali nazionali Alessandro Fermi visiteranno
domani, venerdi’ 18 marzo, la Fondazione ‘Alessandro Volta’ di
Como.

– ore 10, Villa Grumello (via Cernobbio, 11 – Como). (Lnews)

AGRICOLTURA,FAVA:COMPLIMENTI AL MUSEO DELLA SCIENZA E TECNOLOGIA PER PRIMO PREMIO INNOVAZIONE

“Al Museo Nazionale della Scienza e
della Tecnologia Leonardo da Vinci i miei piu’ sinceri
complimenti per aver vinto il Premio Cultura + Impresa 2015 per
il Progetto #FoodPeople – La mostra per chi ha fame di
innovazione; un modo nuovo di comunicare il cibo nell’anno di
Expo, che ha saputo coniugare la scienza con un linguaggio
semplice e immediatamente comprensibile”. Lo dice l’assessore
all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava. “Regione Lombardia
– ha ricordato infatti Fava – ha sostenuto l’iniziativa che ha
avvicinato i cittadini al cibo e al Made in Italy, che vede
nella Lombardia il piu’ alto esempio dell’eccellenza coniugata a
ottime capacita’ di esportare”.
Il Progetto #FoodPeople – La mostra per chi ha fame di
innovazione si e’ aggiudicato il 1° Premio Cultura + Impresa 2015
per la sezione “Sponsorizzazioni e Partnership culturali”.

I CONTENUTI – I parametri di valutazione presi in considerazione
sono stati i seguenti: innovazione di obiettivi, soluzioni
scelte, modalita’ esecutive; strategia e attivazione di un piano
di comunicazione integrata; benefici ottenuti dai fruitori del
progetto culturale e del territorio di appartenenza; networking
tra istituzioni, media, aziende; sostenibilita’ economica del
progetto ed efficacia della gestione delle risorse economiche;
integrazione con campagne di Corporate Social Responsibility;
modalita’ di misurazione dei risultati rispetto agli obiettivi
ottenuti da entrambi i partner, o dai promotori del progetto
culturale; creazione di opportunita’ di lavoro per operatori
culturali e della comunicazione.(Lnews)

VERDE RURALE E CASCINE,FAVA:FONDI PER RECUPERO SE C’E’IMPRENDITORE AGRICOLO

“Per beneficiare di fondi per
recuperare beni da destinare ad attivita’ di multifunzione –
dall’agriturismo, all’alloggio alla fattoria sociale e didattica
– occorre essere imprenditore agricolo prevalente. Perche’ i
fondi sono per lo sviluppo rurale, se estendessimo il beneficio
anche a soggetti non agricoli non sarebbe possibile finanziarli
con il Psr”. Lo ha spiegato l’assessore regionale
all’Agricoltura Gianni Fava, che oggi ha partecipato al
confronto “Food policy e cascine: l’eredita’ di Expo al suo
territorio”.

OLTRE 90 MILA CASCINE IN LOMBARDIA – All’incontro sono
intervenuti Franco Iseppi, presidente associazione ‘100
cascine’, Alessandro Balducci, assessore all’Urbanistica e
all’Agricoltura del comune di Milano, Elena Jachia, Fondazione
Cariplo, oltre a rappresentanti dei distretti agricoli – tra cui
Andrea Falappi Distretto Agricolo Milanese – Dinamo Davo, Riso
e Rane. In Lombardia ci sono oltre 90 mila cascine. Solo 55 mila
sono quelle attive, 35 mila quelle in disuso, mentre sono 5
milioni le abitazioni abbandonate in Italia ( dati Legambiente).
Sono 600 gli ettari di terreno agricolo di proprieta’ del comune
di Milano.

RECUPERO PIU’ RURALE CHE ARCHITETTONICO – “La multifunzione
nell’ambito del quadro normativo comunitario – ha ribadito Fava
– prevede che esista come presupposto l’azienda agricola perche’
si possa accedere ai fondi”. “Non sono d’accordo sul fatto che
non ci siano risorse – ha aggiunto Fava – perche’ ci sono, sono
quelle del Psr che finanziano le cascine in ambito
multifunzionale. Domani esce il bando ad hoc, tra l’altro”.
Bene, dunque, “mantenere la vocazione agricola degli edifici, e
solo in mancanza di cio’, puntare a preservare il recupero
architettonico e rurale. Ma non possiamo farlo con fondi della
ruralita’. Priorita’ e’ recupero agricolo degli spazi rurali, anzi
dal punto di vista della legislazione comunitaria il recupero
deve essere piu’ rurale che architettonico. La cascina in ogni
caso a quello e’ finalizzata. Edifici destinati ad altre finalita’
– come quelli che comprano un’azienda agricola ma fanno altro,
la spezzettano, e l’affittano a soggetti diversi – tolgono
identita’ a quella cascina, a cui va restituita una funzione
agricola”.

SENZA SOGGETTO AGRICOLO NIENTE FONDI DA PSR – “Un conto e’ la
battaglia di principio perche’ si pongano in essere regole per
recuperare questi edifici, altra cosa e’ riuscire a finanziarli –
ha detto in conclusione l’assessore lombardo – . Se manca il
presupposto della ruralita’, se manca il soggetto agricolo che
gestisce quel bene, non e’ finanziabile con fondi del Psr. Una
norma regionale che agevoli e incentivi il recupero e’
plausibile, ma non la possiamo certo finanziare”. “Regione
Lombardia, mostrando ancora una volta attenzione al tema
ambientale, e’ stata antesignana rispetto alle norme finalizzate
alla riduzione del consumo di suolo e alla riqualificazione del
suolo degradato, grazie anche alla legge 28 novembre 2014, n.31.
Per preservare il valore e la tradizione del paesaggio rurale
occorre alimentarne l’innovazione favorendo la
multifunzionalita’, affinche’ si possa tornare a vivere la
campagna con i suoi valori unici e autentici”. (Lnews)

SALA DOMANI A INCONTRO SU ‘INVESTIRE IN RUSSIA’

Il vice presidente di Regione Lombardia
e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e
Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala aprira’
domani, giovedi’ 17 marzo, i lavori dell’evento ‘Investire in
Russia’, in cui sara’ presentata la ‘Guida per gli operatori
italiani’.

PARTECIPANTI – Interverranno l’ambasciatore d’Italia nella
Federazione Russa Cesare Maria Ragaglini, il presidente
dell’Agenzia ICE Riccardo Monti, il direttore generale per la
Politica Commerciale Internazionale del Ministero dello Sviluppo
Economico Amedeo Teti. E’ stato invitato anche l’ambasciatore
della Federazione Russa in Italia Sergey Razov.

OTTIME RELAZIONI – L’evento fa seguito alla recente missione
istituzionale di Regione Lombardia a Novosibirsk, in Siberia,
dove e’ stato siglato un Protocollo d’Intesa con il locale
governo regionale, mentre un ulteriore protocollo e’ in fase di
elaborazione anche con il governatorato russo del Bashkortostan
e sono in corso trattative per aprire il dialogo con il governo
regionale di Mosca. L’interscambio tra la Russia e la Lombardia
si aggira intorno ai 5 miliardi di euro l’anno.

– ore 10.30, Palazzo Pirelli (via Fabio Filzi, 22 – Milano),
31° piano – Belvedere Enzo Jannacci. (Lnews)

ENOGASATRONOMIA,FAVA:VIA LIBERA A RETE DELLE REGIONI D’EUROPA

Con il Progetto di legge approvato oggi
in Consiglio regionale il Consiglio regionale ha ratificato il
Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e il governo della
Comunita’ Autonoma dei Paesi Baschi per la promozione della
competitivita’ nel settore agroalimentare. L’intesa rappresenta
un seguito della missione istituzionale che l’assessore
regionale all’Agricoltura Gianni Fava ha avviato a San Sebastian
nel febbraio 2015, e culminata lo scorso febbraio a Bilbao
(Spagna) in occasione della Fiera dell’agroalimentare ‘Gustoko’,
rassegna dedicata al cibo di qualita’ e alle produzioni
territoriali. Con l’assessore Fava nel principale centro dei
Paesi Baschi erano presenti anche un nutrito gruppo di imprese e
consorzi di produttori lombardi del settore agroalimentare,
selezionate con un bando messo a punto con Unioncamere. Aziende
e realta’ consortili attivi in provincia di Cremona, Mantova,
Pavia, Monza e Brianza e Sondrio.

COLLABORAZIONE CON ALTRE REGIONI – “L’intesa – ha spiegato oggi
l’assessore Fava, intervenendo in consiglio regionale –
rappresenta un punto di partenza, nell’ambito di una attivita’ di
politica internazionale che Regione Lombardia ha posto in
essere, l’inizio di una seria collaborazione con diverse regioni
europee sul tema dell’agroalimentare. Un mese fa abbiamo avuto
un incontro allargato a Bilbao anche con l’Aquitania, di fatto
oggi la Regione piu’ grande di Francia, unico grande competitor
sull’agroalimentare per noi, che ha mostrato interesse ai
contenuti dell’intesa. Cosi come hanno fatto altre regioni di
Europa che hanno ipotizzato di entrare a far parte di una rete
delle regioni gastronomiche europee; interesse e’ stato mostrato
anche dalla Provincia Autonoma della Val d’Aosta, dalla
Liguria, oltre che dal distretto dell’isola di Creta”.

CIBO TEMA CULTURALE ED ECONOMICO – “Un’idea che sta funzionando
– ha aggiunto Fava – basata sulla condivisione del tema del cibo
come elemento culturale, economico. Le iniziative comuni
previste nell’accordo vanno ad incentivare una tendenza, a
istituzionalizzarla, e a migliorare i rapporti tra regioni che
hanno spiccato vocazione a trasformare cibo in maniera autentica
e peculiare; una rete regionale con cui avere accesso a
finanziamenti europei per promuovere anche il tema della tutela
delle produzioni d’origine e della sicurezza alimentare. Una
strategia che fara’ convergere altre realta’ europee che mai si
erano confrontate su temi specifici come quelli
dell’agroalimentare, con l’obiettivo di aumentarne la
consapevolezza e la strategicita’ sotto il profilo economico e
culturale”. L’intesa restera’ in vigore tre anni. (Lnews)

OPERA CARAVAGGIO ESPOSTA IN VILLA REALE

Il vice presidente di Regione Lombardia
e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e
Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala interverra’
domani, mercoledi’ 16 marzo, alla conferenza stampa di
presentazione dell’esposizione in Villa Reale a Monza del
capolavoro di Caravaggio ‘La Flagellazione di Cristo’.

L’opera, dipinta tra il 1607 e il 1608, risale al periodo in cui
l’artista soggiorno’ a Napoli e proviene dal Museo di
Capodimonte. ‘La Flagellazione di Cristo del Caravaggio’,
commissionata per la cappella della famiglia De Franchis nella
Chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, e’ un olio su tela, di
formato 286 x 213 cm. Sara’ disponibile per il pubblico al Primo
Piano Nobile della Villa Reale, nel Salone delle Feste.

L’iniziativa, promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di
Monza insieme al settimanale ‘Il Cittadino di Monza e Brianza’,
si avvale della collaborazione del Museo di Capodimonte e FEC –
Fondo Edifici di Culto, con il patrocinio di MiBACT (Ministero
dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo), Regione
Lombardia, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Milano,
Comune di Monza. E’ realizzata con il contributo di Assolombarda
Confindustria Milano Monza e Brianza, Camera di Commercio di
Monza e Brianza, Fondazione Cariplo.

– ore 11.30, Villa Reale (viale Brianza, 1 – Monza). (Lnews)

CANNES/FR, DOMANI PAROLINI AL SALONE INTERNAZIONALE MIPIM

L’assessore allo Sviluppo economico di
Regione Lombardia Mauro Parolini interverra’ domani, mercoledi’ 16
marzo, al Mipim, il Salone internazionale dello sviluppo, della
finanza e degli investimenti immobiliari, in programma a Cannes,
fino a venerdi’ 18 marzo.

– ore 10, Palais des Festivals (1 Boulevard de la Croisette –
Cannes), Padiglione Italia – stand R8-B10. (Lnews)

VINO,FAVA:FINE DIRITTI D’IMPIANTO, OBIETTIVO RESTA VALORIZZAZIONE E CRESCITA MARGINI

“Un sistema ‘ibrido’,
che dovrebbe sulla carta tutelare le produzioni d’origine. Una
soluzione che e’ stata frutto di una mediazione. Vediamo quale
sara’ la domanda per il 2016. Serve equilibrio, per rispondere a
un mercato che per essere tale deve avere regole. L’obiettivo
resta sempre quello di valorizzare il nostro prodotto,
aumentando i margini di guadagno”. Lo ha detto l’assessore
regionale, incontrando oggi a Desenzano del Garda (BS) operatori
vitivinicoli in occasione di un approfondimento sul tema delle
autorizzazioni – che dal 2016, sostituiranno i diritti
d’impianto in viticoltura – organizzato da Cia Est Lombardia.

FINE DEI DIRITTI DI IMPIANTO: COSA CAMBIA – Il sistema vigente
fino al 31 dicembre 2015 era imperniato sul concetto di “diritto
di impianto o reimpianto”. In sua sostituzione, e’ previsto un
regime transitorio, chiamato di autorizzazione all’impianto.
L’Italia ha deciso di adottare tale regime. Dal 1° gennaio 2016,
i viticoltori che vorranno impiantare nuovi vigneti non dovranno
piu’ acquistare i “diritti” da un altro produttore che espianta,
ma dovranno richiedere l’autorizzazione gratuita, sulla base
della disponibilita’ dei singoli Stati. Dal 1° gennaio 2016, i
viticoltori che decidono di espiantare un vigneto regolare
riceveranno un’autorizzazione all’impianto, che non sara’
trasferibile; quindi potranno solamente impiantare il vigneto
nella propria azienda, senza possibilita’ di venderla.

MERCATO SI INGESSA – “Con questa riforma Il mercato si ingessa –
ha denunciato Fava – e’ un dato di fatto, perche’ il mondo del
vino, non c’e’ dubbio, che abbia iniziato a ragionare in termini
conservativi. I problemi sono differenti: in Oltrepo ad esempio
c’e’ chi abbandona perche’ non e’ piu’ remunerativo coltivare a
vigneto terreni spesso ereditati da soggetti che facevano altro
e oggi sono nella disponibilita’ di chi opera a livello
hobbistico, o addirittura di terzi”.

OPERATORI ACCETTERANNO RIFORMA? – “Piu’ che non l’estirpo, c’e’ il
rischio che la consuetudine diventi l’abbandono, con
problematiche non indifferenti, tra cui patologie difficilmente
gestibili – ha osservato l’assessore regionale – . In un
contesto simile da un lato dobbiamo evitare problemi di
sovrapproduzione dove le uve sono ancora remunerative,
dall’altro non dobbiamo dimenticarci quale potra’ essere il
livello di accettazione degli operatori per questa riforma”.
“Vediamo quale e’ il livello di domanda in incremento per il
2016, perche’ il timore e’ che in zone particolarmente vocate,
soggetti esterni al mondo agricolo vogliano andare a impiantare
con l’obiettivo di aumentare produzione e, quindi, la
redditivita’”.

SERVE EQUILIBRIO E VALORIZZAZIONE IN BOTTIGLIA – “Serve dunque
equilibrio, spingere per la valorizzazione in bottiglia e
possibilmente in azienda. Questa e’ la nostra posizione in questi
tre anni, come Regione Lombardia – ha ricordato Fava – . Azienda
che poi puo’ scegliere di articolare la propria attivita’,
produttiva e promozionale, come ritiene, entrando in un sistema
cooperativistico o preferendo altre modalita’. Non siamo
interessati a incrementi forsennati di prodotto, per farlo
finire sul mercato indistinto commercializzato in cisterne”.

ESPORTARE VALORE NON QUANTITA’ – “Noi vogliamo continuare a
mantenere un primato tutto nostro, come Lombardia – ha
rilanciato Fava – , per produzione in termini di etichette
tutelate; un dato che in questo momento ad alcuni potrebbe
interessare poco, perche’ c’e’ chi preferisce la redditivita’ alla
tutela. Ma il mercato si sta specializzando sempre piu’. Se penso
al grande tema dell’ internazionalizzazione, il passo e’
positivo, se esportiamo valore ma non quantita’, a maggior
ragione sui mercati esteri dove e’ piu’ difficile e costoso fare
promozione”.

REGIME TRANSITORIO – “Non so se questo nuovo sistema potra’
funzionare – ha detto in conclusione Fava – Abbiamo scelto di
applicarlo al 2016 per verificarne la portata; c’e’ chi sostiene
che ci saranno zone che si contenderanno le autorizzazioni e
altre che faticheranno a mantenere i vigneti esistenti. A quel
punto cercheremo un equilibrio rispondente a un mercato che per
essere tale deve avere regole. Ma proviamo a darci regole,
quelle europee, per rispondere alla logica di valorizzare il
nostro prodotto vino e ottenere maggiori margini di guadagno,
visto che in termini qualitativi non abbiamo problemi
particolari. Se poi vedo che e’ pagato la meta’, forse lo abbiamo
promosso non nella maniera adeguata”. (Lnews)

COMONEXT,MARONI: RAPPORTI CON SVIZZERA IN REGIO INSUBRICA

“Noi non abbiamo competenza in
materia politica estera, quindi non possiamo intervenire sugli
accordi fra Italia e Svizzera. Pero’ li seguiamo e io
personalmente ho avuto l’impegno dal ministro Padoan che nella
legge di recepimento ci sara’ la conferma del trasferimento ai
Comuni dei ristorni, una cosa importante anche se non penso che
una norma nazionale possa modificare l’accordo, al massimo,
immagino, si possa prevedere dei tempi piu’ lunghi per
l’adeguamento fiscale nei confronti dei lavoratori”. Lo ha
osservato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni,
nel corso del dibattito di questa mattina al tavolo
competitivita’ della provincia di Como che si e’ riunito a
Lomazzo.

LEALE COLLABORAZIONE – Per quanto riguarda i temi che
interessano i rapporti con la Svizzera, ha proseguito il
governatore, “abbiamo deciso siano di competenza della Regio
Insubrica, per trasformare questo organo in un luogo di
confronto vero sulle questioni concrete”. Ad esempio, ha
informato, “la legge sulle imprese artigianali (Lia). Ci e’ stato
garantito – ha detto – che non si tratta di una norma
discriminatoria verso gli italiani, ma contro il lavoro
irregolare. Verificheremo se e’ cosi’ e in caso contrario
chiederemo l’intervento del ministero, cosi’ come potremo fare
pressione insieme con i territori di Como e Varese che sono
quelli maggiormente interessati. Noi – ha sottolineato –
vogliamo avere buoni rapporti con il Canton Ticino, di leale
collaborazione, perche’ e’ anche loro interesse avere buone
relazioni con la Lombardia”. (Lnews)

MONTICHIARI/BS, DOMANI PAROLINI A CONVEGNO SU AEROPORTO

L’assessore allo Sviluppo economico di
Regione Lombardia Mauro Parolini interverra’ domani, lunedi’ 14
marzo, a Montichiari (Brescia), al convegno dal titolo:
“Aeroporto Brescia-Montichiari: un futuro possibile per il
Sistema Brescia”.

– ore 17, Sede Municipio (piazza Municipio, 1 – Montichiari/Bs),
Sala Consiliare. (Lnews)