VDF

Il Museo Virgilio e la Galleria Storica dei Vigili del Fuoco di Mantova sono i due nuovi istituti museali riconosciuti da Regione Lombardia, rispettivamente come museo e raccolta museale. Il totale dei riconoscimenti sale quindi a 210. La delibera, approvata su proposta dell’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, attesta il rispetto, da parte dei due luoghi, degli standard di qualità previsti dal Sistema Museale Nazionale e dal Codice dei beni culturali. Il provvedimento, previsto tra le azioni prioritarie del Programma Triennale per la Cultura 2023–2025, configura così le due realtà come un vero e proprio marchio di garanzia per i cittadini per tutela del patrimonio, sicurezza, accessibilità, offerta educativa, professionalità del personale e trasparenza gestionale.

“Sostenere i musei che investono in qualità, sicurezza e innovazione – ha dichiarato l’assessore Francesca Caruso – è un atto di responsabilità verso le comunità. Questi nuovi riconoscimenti sono il frutto di un lavoro capillare che mette al centro gli istituti culturali come presìdi vivi della nostra identità. Questi luoghi sono capaci di parlare a pubblici diversi e di educare, custodire memoria e generare valore per i territori”.

“Il Museo Virgilio – ha aggiunto Caruso – non è solo un tributo al grande poeta mantovano, ma un punto di riferimento per la valorizzazione umanistica del territorio. La Galleria Storica dei Vigili del Fuoco rappresenta, invece, una raccolta esemplare, che intreccia memoria civile e impegno pubblico. Il riconoscimento di Regione Lombardia a queste due realtà contribuisce a dare forza a una Lombardia che crede nella cultura come bene comune”.

Il riconoscimento regionale, concesso a musei e raccolte museali che rispettano specifici standard qualitativi, ha l’obiettivo di potenziare progressivamente le attività di conservazione, ricerca, valorizzazione e promozione che gli istituti museali svolgono, migliorare la loro capacità di offerta e di visibilità al pubblico.

VALORIZZARE

Tavolo di lavoro a Desenzano del Garda per il progetto ‘Garda Unico’, il progetto di promozione e valorizzazione con un unico marchio del Lago di Garda e al quale lavorano le Regioni Lombardia, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. 

“Con il progetto Garda Unico – spiega l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia, Barbara Mazzali – abbiamo scelto di unire le forze con Veneto e Trentino-Alto Adige, per dar vita a una strategia condivisa, strutturata e lungimirante. È un modello di governance turistica che supera i confini amministrativi per valorizzare, in modo integrato, l’intero bacino gardesano”.

Durante la riunione, le tre Regioni hanno definito una programmazione congiunta focalizzata sull’individuazione di nuovi mercati di riferimento. “Abbiamo scelto di puntare su Paesi del Nord Europa e del Nord America – sottolinea l’assessore Mazzali – con l’obiettivo di intercettare un turismo di qualità, consapevole, rispettoso e interessato all’autenticità del territorio. Non ci interessa inseguire i numeri, ma attrarre viaggiatori che generino un impatto economico sostenibile e duraturo per le nostre comunità locali”.

Elemento centrale del progetto è anche il ruolo della ‘Navigazione Laghi’, l’ente governativo che gestisce i servizi di trasporto pubblico via acqua sui laghi di Garda, Maggiore e Como. “La rete dei collegamenti lacustri – evidenzia l’assessore – rappresenta un’infrastruttura strategica non solo per una mobilità turistica sostenibile, ma anche per rendere più accessibili i borghi, le spiagge, i siti culturali e paesaggistici, nel pieno rispetto dell’ambiente”.

“Garda Unico – conclude Mazzali – è un esempio concreto di come la collaborazione istituzionale possa trasformarsi in visione: vogliamo rafforzare il posizionamento del Lago di Garda come destinazione d’eccellenza, attraverso un racconto condiviso che ne esalti le peculiarità, l’anima autentica e la capacità di offrire esperienze indimenticabili, tutto l’anno. È un patrimonio di inestimabile valore per il turismo lombardo, non solo per la sua straordinaria bellezza naturale, ma anche per l’offerta culturale, enogastronomica e sportiva che lo rende una meta unica nel panorama nazionale e internazionale”. 

SUSTAINHUBILITY

Sostenibilità, economia circolare, efficientamento energetico sono fattori tenuti in alta considerazione anche dal settore tessile che, in provincia di Varese, è protagonista di una serie di iniziative altamente innovative.

Una di queste è il progetto SustainHUBility, promosso da Camera di Commercio Varese. Ne ha conosciuto i dettagli e le caratteristiche l’assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Barbara Mazzali, oggi in visita istituzionale a MalpensaFiere a Busto Arsizio (VA).

MalpensaFiere SustainHUBility si propone come centro di riferimento sui temi dell’efficientamento energetico, che comprende anche l’ambito della mitigazione del cambiamento climatico, oltre che dell’economia circolare e della sostenibilità nel settore tessile.

Accompagnata dal presidente di Camera di Commercio Varese Mauro Vitiello e da Renato Chiodi, presidente di Promovarese quale ente gestore di MalpensaFiere, l’assessore Mazzali ha visitato anche il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento – Centrocot e il Multilab, realtà operative da oltre trent’anni a supporto della filiera tessile lombarda e nazionale, grazie a servizi tecnico-scientifici altamente specializzati.

“La provincia di Varese – sottolinea l’assessore Mazzali – si conferma una delle protagoniste del tessile italiano, posizionandosi al terzo posto a livello nazionale per numero di siti produttivi: ben 852. Questo non è solo un dato, bensì il segno concreto di una vitalità manifatturiera straordinaria. Su questo territorio, prende forma l’intera filiera della moda e del tessile: dalla filatura alla tessitura, dalla tintoria fino al capo finito, con una competenza riconosciuta”.

“Un distretto ad alta intensità produttiva – prosegue – ma anche consapevole dell’impatto ambientale che il settore può generare. Proprio da questa consapevolezza, nasce MalpensaFiere SustainHUBility: non un semplice progetto, ma una vera e propria alleanza per il futuro del settore in Lombardia”.

A unirsi in questa visione, sono Camera di Commercio Varese, il centro espositivo polifunzionale MalpensaFiere e il know-how tecnico-scientifico di Centrocot: MalpensaFiere SustainHUBility si pone allora come un luogo in cui ospitare i centri di competenza sull’economia circolare e sull’efficientamento energetico, terreno fertile per sviluppare progetti di ricerca applicata in ambito cambiamento climatico, promuovendo un programma di fiere sui temi della sostenibilità.

“Un ringraziamento va a Camera di Commercio Varese e a tutte le imprese che – dice ancora l’assessore Mazzali – rendono questo territorio un modello di eccellenza. Qui, la moda e il tessile non sono solo un settore produttivo, ma un’autentica espressione identitaria, motivo d’orgoglio per tutta la Lombardia”.

“In questo ambito – aggiunge il presidente Vitiello – si inserisce il Protocollo che il sistema camerale lombardo insieme alle associazioni di categoria e naturalmente alla stessa Regione sta mettendo a punto su questi temi. MalpensaFiere SustainHUBility e Centrocot si candidano a porsi, oltre che come luogo d’eccellenza per la formazione mirata sul tema, anche quale ‘recycling hub’ con riferimento ai prodotti tessili da economia circolare, scarti industriali e capi post consumo. Il tutto tenendo conto delle progettualità esistenti e in fase d’avvio”.

“Al Multilab, luogo fisico d’incontro tra imprese e progettualità innovative, grazie anche al supporto di Confindustria Varese – spiega Grazia Cerini, amministratore delegato di Centrocot – abbiamo realizzato una piattaforma digitale per favorire l’incontro tra gli scarti tessili (e non solo) con le tecnologie per dar loro nuova vita”.

RICONOSCIMENTO

Si è tenuta oggi a Palazzo Pirelli la cerimonia di premiazione di due content creator comaschi, Elisabetta Acquaro e Luca Nava, ideatori del seguitissimo profilo Facebook ‘In Lombardia non c’è il mare ma…’, che ha conquistato oltre 92.000 follower grazie a una narrazione autentica e appassionata della Lombardia più nascosta e sorprendente.
Il progetto, nato con l’obiettivo di valorizzare gli angoli meno noti della regione, ha saputo trasformare il racconto del territorio in un’esperienza condivisa, dove ogni utente diventa protagonista, contribuendo con immagini, pensieri e testimonianze personali.

A consegnare il riconoscimento sono stati gli assessori Barbara Mazzali (Turismo, Marketing territoriale e Grandi eventi) e Alessandro Fermi (Università, Ricerca e Innovazione), sottolineando il valore strategico della comunicazione digitale nella promozione turistica.

“I social media sono oggi strumenti fondamentali per raccontare il territorio in modo diretto, coinvolgente e democratico — ha commentato Mazzali —. Con equilibrio e intelligenza, possono orientare l’opinione pubblica e stimolare un turismo consapevole e diffuso, non solo concentrato sulle nostre mete iconiche. Il profilo ‘In Lombardia non c’è il mare ma…’ è un esempio virtuoso di come la bellezza possa essere raccontata ‘dal basso’, attraverso gli occhi di chi la vive e la ama”. “Elisabetta e Luca – ha aggiunto – hanno saputo dare voce a una Lombardia autentica, fatta di borghi, paesaggi, tradizioni e storie che meritano di essere scoperte e condivise. E, seppur, sia vero che la nostra Lombardia non abbia il mare, ha i nostri straordinari laghi, i nostri ‘mari’, bellezze turistiche famose in tutto il mondo”.
Per Mazzali “il successo del progetto dimostra come il passaparola digitale sia oggi uno dei motori più potenti del turismo di prossimità, capace di valorizzare anche le aree interne e meno battute, lontano dalle copertine patinate ma ricche di fascino e potenzialità”.

Sul profilo della pagina social, l’obiettivo è fin da subito evidente e dichiarato, ovvero parlare di “monumenti, paesaggi, laghi, montagne, fiumi, patrimonio naturalistico, storico, culturale, artistico, di una terra, ricca di tradizioni, che nei secoli ha sviluppato con lungimirante perseveranza i doni che la natura le ha affidato”.

“Oggi la comunicazione – ha sottolineato Fermi – è più che mai multimediale, quindi la premiazione di una pagina Facebook così amata e seguita mi riempie di entusiasmo. Essere prossimi al raggiungimento del traguardo dei 100.000 follower è un enorme successo, che premia i due creator ma anche tutti coloro che ogni giorno amano la Lombardia, la raccontano e la vivono con passione”. “Siamo dunque davvero orgogliosi – ha aggiunto – di premiare la pagina ‘In Lombardia non c’è il mare ma…’: è stato raggiunto un risultato che va ben oltre i numeri. Rappresenta una comunità viva e affezionata, che con passione comunica la bellezza della nostra terra di Lombardia”.

“Il successo turistico mondiale della nostra provincia, con il Lago di Como diventato un simbolo di bellezza internazionale, ci ha portati al desiderio – hanno affermato i due creator, Elisabetta Acquaro e Luca Nava – di valorizzare tante altre aree meravigliose del Comasco e della nostra Lombardia. Questa aspirazione è quindi diventata un progetto, a cui hanno aderito, con nostra sorpresa, migliaia di utenti, che oggi sono i nostri follower, da tutta Italia”

TEATRI 

Rinnovata, con un accordo di collaborazione triennale, l’iniziativa ‘Invito a Teatro’, la formula che prevede abbonamenti a tariffe agevolate per assistere a più spettacoli in 16 teatri di produzione di Milano. L’accordo, deliberato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Cultura Francesca Caruso, riunisce Regione Lombardia, Comune di Milano e Camera di Commercio Milano, Monza Brianza, Lodi e disciplina i rapporti e i reciproci impegni per le stagioni 2025-2026, 2026-2027 e 2027-2028.

“Sostenere il teatro – ha dichiarato l’assessore Francesca Caruso – significa supportare la libertà espressiva, la partecipazione attiva e la conoscenza. Il rinnovo dell’accordo di ‘Invito a Teatro’ va in questa direzione: un patto culturale tra istituzioni e comunità che rende il progetto un investimento prezioso. Con questa iniziativa rendiamo l’esperienza teatrale accessibile e continua, garantendo prezzi agevolati per un progetto che ha saputo evolversi nel tempo. È questo il modello culturale che vogliamo continuare a sostenere”.

DOP ECONOMY

Con il sostegno della Regione, Ascovilo (Associazione dei Consorzi di Tutela dei Vini Lombardi) investe sull’enoturismo. Parte infatti dalla Lombardia un progetto che punta a rivoluzionare l’enoturismo italiano: la realizzazione del primo grande portale nazionale interamente dedicato al turismo del vino.

La sfida è trasformare il digitale in uno strumento concreto di valorizzazione dei territori, delle esperienze e dei produttori. Alla guida del progetto, sul piano strategico Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo, e sul piano scientifico Roberta Garibaldi, nome di riferimento del turismo enogastronomico in Italia e all’estero, già CEO di ENIT e vicepresidente del Comitato Turismo OCSE.

“La Lombardia – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – si conferma laboratorio d’innovazione anche nel settore enoturistico, mettendo in rete le eccellenze dei nostri territori attraverso strumenti digitali concreti e accessibili. Questo progetto di Ascovilo rappresenta un’opportunità strategica per valorizzare la filiera vitivinicola. Si tratta di un percorso virtuoso, rafforzare il legame tra vino e territorio e offrire alle imprese uno strumento moderno per promuoversi in Italia e all’estero. È un’iniziativa che parla di futuro, ma con radici profonde nella nostra identità agricola”.

“Il portale – afferma Giovanna Prandini – non sarà una semplice vetrina, ma un ecosistema digitale integrato, pensato per ispirare, informare e accompagnare il viaggiatore dalla scoperta alla prenotazione di esperienze autentiche. Grazie a una struttura multicanale, accessibile e interattiva, sarà possibile esplorare cantine, itinerari, eventi e percorsi su misura, costruiti in base al proprio profilo di viaggiatore o wine lover. Il cuore della narrazione sarà proprio il territorio lombardo, scelto come laboratorio di lancio per sperimentare modelli innovativi di promozione turistica e coinvolgimento digitale”.

GAMES 2025

Sport come strumento per promuovere l’importanza della solidarietà e dell’inclusione, ma anche come mezzo per mostrare concretamente il ruolo fondamentale della scienza e della medicina come ambiti principe per offrire a chi ha subìto un trapianto l’opportunità di riappropriarsi di una normalità, prima preclusa dalla malattia.

Questi sono alcuni dei punti chiave dell’intervento del governatore lombardo, Attilio Fontana, che oggi a Palazzo Lombardia, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della 25ª edizione dei ‘World Transplant Games 2025’, iniziativa sportiva in programma a Dresda, in Germania, dal 17 al 24 agosto, dedicata a persone che hanno subito trapianti d’organo e tessuti.

All’evento erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega allo sport e ai giovani, Federica Picchi, Giuseppe Vanacore, presidente ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) e Giuseppe Feltrin, direttore CNT (Centro Nazionale Trapianti).

“Quella che presentiamo oggi – ha detto Fontana – è un’iniziativa che si caratterizza non solo per l’alto significato etico legato alla solidarietà e all’inclusione, ma anche per la sua capacità di trasmettere concretamente il valore della scienza e della medicina come strumenti per permettere a chi ha subìto un trapianto di riconquistare una parte importante della sua vita, ritrovando la gioia di partecipare a un’attività prima preclusa a causa della malattia. Chi partecipa a questa manifestazione testimonia concretamente la forza di reagire e di riscattarsi di fronte alle difficoltà della vita. È un messaggio importantissimo”.

“Questi giochi – ha aggiunto il presidente di Regione Lombardia – rappresentano inoltre un’iniziativa di avvicinamento ai Giochi Olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026, che sono la massima rappresentazione dei valori dello sport e dell’inclusione. Si tratta di un appuntamento sportivo che testimonia la grande capacità di reagire alle difficoltà e di trovare nello sport un luogo privilegiato di riscatto e solidarietà”.

A rimarcare il ruolo chiave di questa iniziativa per mostrare concretamente il valore della scienza anche Giuseppe Feltrin, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti. “La partecipazione della squadra italiana ai World Transplant Games – ha detto – rappresenta un motivo di grande orgoglio per l’intera Rete nazionale trapianti. Gli atleti in gara sono il simbolo concreto della forza del nostro sistema sanitario. Con il loro esempio dimostrano che il trapianto non solo salva la vita, ma le restituisce forza, energia e futuro. Ogni testimonianza di questi ragazzi vale più di una vittoria”.

Le potenzialità di questo evento come mezzo per comunicare in modo efficace, attraverso testimonianze dirette, l’importanza della cultura della donazione degli organi è stato invece Giuseppe Vanacore, presidente ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto). “Auspico – ha detto – che questi giochi siano un’occasione per diffondere maggiormente la cultura del dono. Quest’iniziativa permetterà ai partecipanti, a chi ha vinto una battaglia di gareggiare, diventando un testimone dei valori della solidarietà e dell’inclusione che da sempre contraddistinguono lo sport”. 

SPORT ESTIVI

Si chiama ‘Open Masters Series Como Lake 2027’ ed è l’evento  di sport estivi  presentato a Palazzo Lombardia dal sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani Federica Picchi. La kermesse vedrà coinvolte le città di Como, Lecco e Varese dal 17 al 26 settembre 2027. Nell’occasione è stato presentato anche il Comitato istituzionale di indirizzo presieduto da Sergej Bubka, campione olimpico del salto con l’asta a Seul 1988 e per sei volte consecutive, dal 1983 al 1997, campione mondiale.

Il nuovo organismo ha il compito di accompagnare l’attività dei Comuni di Como, Lecco e Varese nella realizzazione di uno degli appuntamenti sportivi più attesi e strategici per la promozione del territorio lombardo.

Il Comitato nasce infatti con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento tra le istituzioni coinvolte e garantire una visione condivisa per un evento che unirà sport di alto livello, turismo e sviluppo locale. Gli Open Masters Series 2027 rappresentano infatti una straordinaria occasione per valorizzare le eccellenze sportive, paesaggistiche e ricettive delle tre province coinvolte, con un impatto positivo atteso sia in termini economici che di visibilità internazionale

“Non saranno soltanto un evento sportivo – ha spiegato Federica Picchi –  ma un progetto territoriale di grande portata. Regione Lombardia favorisce un lavoro di squadra tra enti locali, federazioni e mondo sportivo per garantire un impatto duraturo. Questo Comitato è il primo passo concreto in quella direzione: un tavolo di indirizzo capace di stimolare un percorso di crescita condivisa. Sport, turismo e territorio sono tre pilastri strategici per costruire il futuro della Lombardia”.

Presenti, alla conferenza stampa, tra gli altri, anche l’assessore regionale comasco Alessandro Fermi (Università, Ricerca e Innovazione) e il sottosegretario lecchese, Mauro Piazza. Con loro anche i sindaci delle tre citta coinvolte: Alessandro Rapinese (Como), Mauro Gattinoni (Lecco ) e Stefano Malerba, assessore allo Sport di Varese.

” Di fatto – ha sottolineato Alessandro Fermi –  questa è una piccola Olimpiade e siccome affronteremo, sicuramente con successo, le Olimpiadi invernali all’inizio dell’anno prossimo, potremo agganciare quel lascito, un volàno che andrà avanti nel tempo, proprio con i Master Games”.

La manifestazione sarà inoltre un laboratorio di buone pratiche istituzionali e di innovazione nella promozione sportiva, mettendo al centro coesione territoriale, sostenibilità e qualità dell’offerta.

“Abbiamo una grande opportunità – ha commentato il sottosegretario Mauro Piazza – che dobbiamo cogliere tutti insieme. Le Olimpiadi rappresentano già una straordinaria vetrina per i nostri territori, ma dal 2027 avremo un’ulteriore occasione per renderli protagonisti, in particolare sui temi legati allo sport. Credo ci sia una reale volontà di lavorare in sinergia. Tutto questo testimonia ancora una volta la straordinaria determinazione con cui Regione Lombardia investe nello sport, in tutte le sue dimensioni: economica, turistica, ma soprattutto sociale e culturale. È un’ulteriore conferma dell’attenzione che dedichiamo a questo settore”.

L’appuntamento del 2027 segnerà un momento chiave nel calendario sportivo nazionale e internazionale, proiettando Como, Lecco e Varese al centro dell’attenzione, grazie a un format competitivo di altissimo livello rivolto ad atleti master ( dai 30 anni in su) provenienti da tutto il mondo.

GIOVANI NEET

Per la prima volta in Italia un ente pubblico e uno privato uniscono le forze, le energie e le risorse per intercettare, accompagnare e rilanciare il percorso di vita e di crescita professionale di migliaia di giovani lombardi, oggi a rischio di esclusione sociale e economica.

Sono ragazzi e ragazze che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in percorsi formativi. In Italia sono oltre un milione, in Lombardia circa 150.000.

L’intesa è stata siglata da Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo.

Obiettivo della collaborazione non è solo prevenire l’esclusione sociale, ma anche riattivare chi si trova già nella condizione di Neet, attraverso la realizzazione di interventi congiunti: nelle scuole, per intercettare precocemente i segnali di abbandono; nei territori, per costruire percorsi personalizzati di reinserimento nel mercato del lavoro, con azioni concrete volte ad aumentare le opportunità occupazionali.

L’iniziativa prevede l’attivazione di percorsi personalizzati di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, con particolare attenzione ai territori più fragili; la creazione di reti territoriali di presa in carico, che coinvolgeranno scuole, enti di formazione, imprese e servizi sociali; e l’introduzione di metodologie educative e formative innovative, attraverso laboratori esperienziali, attività pratiche e percorsi di mentoring individuale, per rafforzare le competenze, la motivazione e l’autonomia dei giovani coinvolti.

Non solo: Regione e Fondazione, per contrastare il fenomeno dei Neet e favorirne l’inclusione e la riattivazione, intendono inoltre promuovere nuove reti multi-attore e rafforzare quelle che già operano a fianco dei giovani, sostenendole nel tempo e aiutandole a lavorare meglio insieme.

Al centro c’è l’idea che nessuno possa risolvere il problema da solo, ma che sia necessario fare sistema, mettere in comune conoscenze, competenze, strumenti e visioni. Per coordinare tutto questo nascerà un tavolo permanente: una cabina di regia condivisa, che avrà il compito di guidare, monitorare e aggiornare le azioni, valutandone l’impatto reale.

EDILIZIA GREEN

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato – su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, di concerto con l’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco – un accordo di collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo. L’obiettivo è definire percorsi di ricerca applicata nel settore edilizio volti a individuare metodi integrati di ‘Life Cycle Thinking’ (LCt), un approccio che valuta l’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. In particolare, si vuole favorire la transizione ecologica in questo comparto integrando, in un’ottica di sostenibilità, anche performance strutturali legate alla sicurezza degli edifici, tra cui il rischio sismico.

“Come delineato dalla prima legge regionale sul clima recentemente approvata dal Consiglio regionale della Lombardia – ha sottolineato Maione – l’edilizia rappresenta un settore chiave per la transizione ecologica. Con questo accordo, sosteniamo progetti per ridurre l’impronta carbonica del nostro patrimonio edilizio e per promuovere l’economia circolare. È un investimento nella ricerca e nell’innovazione, che non solo rafforza il legame con le eccellenze accademiche del nostro territorio, come l’Università di Bergamo, ma pone anche le basi per un futuro sostenibile.”

“Integrare il ‘Life Cycle Thinking’ nella progettazione – ha precisato l’assessore Franco – significa costruire edifici più efficienti, sicuri, e con un impatto ambientale ridotto. Questo accordo è frutto della collaborazione tra Regione Lombardia e Università di Bergamo: una sinergia che ha già dato prova di efficacia con il recente avvio del cantiere per il campus Montelungo Colleoni. Grazie alla formazione universitaria di nuovi professionisti, l’edilizia pubblica e sociale potrà diventare protagonista della transizione ecologica, promuovendo un modello abitativo adatto alle nuove esigenze del territorio”.