Ristorantino sulla spiaggia verso sera. L’orario è quello giusto e la nostra lucidità sta iniziando a venire meno a causa dei morsi della fame. Ma voi li avete già ordinati e state già pensando a loro che sono in procinto di presentarsi. Il loro profumo quasi come se volesse rovinarvi la sorpresa precede l’arrivo del cameriere. Un sospiro profondo ed eccoli fumanti davanti a voi. Sul piatto sono presenti 3 raviolacci turgidi con ripieno di branzino e salsa di pomodoro. Pochini direte voi. Non lasciatevi ingannare. La prima forchettata ne ferisce uno facendo intravvedere il ripieno e fuoriuscire la salsa di pomodoro. Senza mostrare un briciolo di pietà vi accingete a porre fine alle sofferenze di quella turgidità sul vostro piatto che quasi per ringraziarvi sprigiona nella vostra bocca il suo devastante connubio di sapori. La salsa di pomodoro conferisce acidità al boccone dando una spinta al sapore pur non snaturandolo permettendo quindi al ripieno di branzino di solleticare le vostre papille gustative con la sua natura delicata. La pasta che li avvolge crea quel mix di consistenze che rende il tutto più appagante. Senza che ve ne rendiate conto vi troverete dinanzi il piatto vuoto sporco di salsa rossa quasi come fosse una scena del crimine. Un sorriso malizioso comparirà sul vostro viso. Sapete di essere voi i colpevoli di questa mattanza e vi promettete che la prossima volta che non sarà lontana conserverete un minimo di dignità nel mangiarli. Bugiardi. Sapete benissimo di mentire a voi stessi ma questo fa parte di questa assurda e godereccia perversione che si impadronisce di voi solo a tavola. È questo il bello. Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani
Categoria: TASTE IT | Spankhmayer
Via Montenapoleone | Food
COLORI A TAVOLA
Ci sono piatti raffinati e pretenziosi che lasciano a bocca aperta, altri molto più sempliciotti e rozzi, altri ancora, belli da vedere e che trasmettono un senso di allegria. Oggi ci concentreremo su uno di quelli. Vi farò assaporare almeno virtualmente un buon risotto ai frutti di bosco con formaggio Asiago. Uno dei suoi punti di forza è senza dubbio la presentazione. Vi troverete dinanzi un vero e proprio dipinto in cui un bel rosa acceso dato dalla polpa dei frutti di bosco sarà il colore dominante. Qui e lì sarà possibile scorgere dei mirtilli e altri frutti rossi che doneranno quel tocco di colore in più. La tela sulla quale viene dipinto il tutto è il formaggio Asiago che completamente sciolto farà da collante tra i vari ingredienti donando al tutto una consistenza più cremosa che si manifesterà al meglio quando lo mescolerete. Per quanto riguarda il sapore nella vostra bocca si scatenerà un vero e proprio valzer in cui la componente dolce dei frutti danzerà con quella salata del formaggio, alternandosi in continuazione nel ruolo di protagonista facendovi apprezzare in certi istanti la dolcezza e in altri il salato, il tutto in un delicato e perfetto equilibrio. Uno studio ha rivelato che mangiare cibi colorati contribuisce ad aumentare il senso di sazietà. Personalmente non confermo né smentisco, quello di cui sono certo è che sicuramente rende più allegri e di buon umore, e questo mi basta. Questo ed altro su instagram @juri_spankhmayer_bassani
ANIMA NERA
Raffinatezza, eleganza, personalità, gusto deciso, appagamento, serenità. Sarà tutto ciò che rimarrà impresso nella vostra mente dopo aver provato questo piatto. Sto parlando degli spaghetti al nero di seppia con salmone, pomodorini e crostini di pane tostato. Ma partiamo dall’inizio. Si presentano in modo molto arrogante con il nero degli spaghetti che contrapponendosi al bianco del piatto vuole subito far colpo su di voi dandosi un certo tono e facendovi subito capire di essere di fronte ad un piatto ricercato. Il nero del resto fa sempre questo effetto. Esaurito i convenevoli dovrete subito fare i conti con il profumo inebriante di salmone e pane tostato che in breve tempo senza che ve ne sarete resi conto avrà già invaso e stimolato tutti i vostri recettori olfattivi. Ormai intrigati non potrete fare altro che cedere a questa dark Lady procedendo con il primo assaggio… È fatta. Il nero di seppia degli spaghetti si allea col salmone già saporito di suo creando una vera e propria onda d’urto di puro gusto che viene solo in parte mitigata dalla componente dolciastra dei pomodorini. I crostini di pane tostato con la loro croccantezza creano quella differenza di consistenza che rende inevitabilmente il boccone più godibile e appagante con il succo liberato dai pomodorini che contribuisce a rendere il tutto meno compatto e asciutto. A stento riuscirete a controllare l’esplosione di endorfine che si sarà verificata dentro di voi. Cercherete di alleggerire il tutto con un buon bicchiere di vino col solo risultato di immergervi ancora più in profondità in questo dolce e saporito oblio. Una volta terminato l’ultimo boccone fissando il piatto vuoto vi sentirete un po’ sedotti e abbandonati ma un sorrisino malizioso comparirà sulla vostra bocca ripensando a quanto intenso sia stata questa esperienza. Dopo tutto sapete benissimo che ci saranno un sacco di occasioni ancora per fare pace. Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani
FONDUTA
Oggi parleremo di un piatto che ha fatto della cremosità il suo punto di forza. Cremosità che va a braccetto con la parola golosità e ora capirete perché. Ecco per voi gli gnocchetti di patate viola con fonduta di brie e speck croccante. Questo piatto presenta tutte le caratteristiche che la gente adora particolarmente. Un aspetto accattivante, con il colore viola degli gnocchi che nuotano nella fonduta e il rosso vivo dello speck che spicca su tutto. Un profumino che subito è in grado di solleticare i sensi facendo venire l’acquolina alla bocca. Un sapore molto particolare e delicato. Gli gnocchi viola infatti avranno un sapore tendente vagamente alla nocciola che si sposa alla perfezione con quello della fonduta di brie con il suo retrogusto di noci e funghi. Lo speck oltre che dare quell’effetto croccante aggiunge non di poco sapidità al boccone rendendo il tutto più accattivante e conferendo un carattere deciso e caratteristico all’intero piatto. Chiudere gli occhi, assaporare ogni singolo ingrediente, farsi trasportare senza opporre resistenza dalla leggera ebrezza data dal vino fino a naufragare dolcemente in questo mare di fonduta. Non è solo un piatto, ma un’esperienza da vivere. Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani
GUSTO BOSCO
Provate a chiudere gli occhi e immaginate di stare in un posto all’aria aperta. Magari nel bel mezzo di un tappeto erboso in prossimità di un bel boschetto. La sensazione di libertà e serenità… Il silenzio che fa da padrone interrotto solo dal fruscio del vento sugli alberi che ci accarezza dolcemente il viso. Il profumo dell’erba rimasta ancora umida dalla rugiada del mattino. Rilassante vero? Ci sentiamo immediatamente più leggeri, la mente si libera da tutti i pensieri della quotidianità. Siete soli. C’è solo un senso che viene continuamente stimolato mantenendovi vigili. Il vostro olfatto. Un profumo misto di foglie di sottobosco, funghi e frutti oramai maturi vi tiene compagnia aiutandovi ad immergervi totalmente in questa atmosfera incantata quasi surreale. Tutto molto bello ma vogliamo rendere l’esperienza più concreta? Facciamolo nel modo che piace tanto a noi italiani e non solo., ossia nella cucina. Gran parte di queste sensazioni, sapori e odori potrebbero essere riassunti in un singolo piatto. Un bel risottino con funghi porcini, mirtilli e taleggio. Nella sua semplicità sarà in grado davvero di attivare tutti i vostri sensi. Il taleggio che di per sé ha una fragranza abbastanza intensa fa da intermediario, sciogliendosi letteralmente fino a formare una cremina, mitigando il suo odore ma esaltando il suo sapore con la sua parte dolce e delicata che andrà a fondersi con la dolcezza dei mirtilli a cui si contrapporrà l’aroma intenso e deciso dei funghi. Ad ogni forchettata ogni singolo ingrediente danzerà con incantevole precisione nella vostra bocca in perfetto equilibrio con gli altri e senza primeggiare darà luogo ad un gusto unico ed inconfondibile che si imprimerà nella vostra memoria per molto molto tempo. Quando lo assaggerete provate davvero a chiudere gli occhi. La mente umana ha una fantasia formidabile ognuno nella propria mente si immaginerà il proprio angolo di bosco ma credetemi che fondamentalmente saremo tutti nello stesso posto. Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani
LETTERA D’AMORE
ELEGANTE MA SEMPLICE
Oggi parliamo di un altro piattino dalla bella presenza scenica, e anche molto buono da gustare. Immaginate ora un bel camino scoppiettante, e per voi il risotto alla bresaola e branzi. Parliamo di un piatto estremamente saporito ma soprattutto delicato. La bresaola rispetto agli altri salumi presenta un sapore poco sapido, tendente al dolciastro e molto delicato. A questo punto al formaggio Branzi spetta solo il compito di avvolgere amorevolmente il riso, compattarlo per poi rivelare la sua essenza sul finale, conferendo al boccone oltre una piccola nota dolciastra che si sposa alla perfezione con quella della bresaola anche un leggero retrogusto piccante. Compagno fedele come sempre è un buon bicchiere di vino. Delicatezza, gusto e semplicità. Sono i tre elementi che si stamperanno indelebilmente nella vostra mente ogni volta che penserete a questo piatto. Tranquilli non vi servirà necessariamente una buona memoria per ricordarlo. Sarete voi stessi di tanto in tanto a rinfrescarvela andandolo a mangiare. Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani
TESORO ITALIANO
Oggi celebriamo uno dei prodotti italiani per eccellenza. Il tartufo è il corpo fruttifero di un particolare fungo sotterraneo. Ha un odore particolarmente intenso che rilascia ad intermittenza per attrarre gli animali selvatici e diffondere in questo modo le sue spore. È relativamente raro, in quanto la sua crescita dipende da fattori stagionali, oltre che ambientali. In certe annate di particolare scarsità arriva a costare cifre folli. L’Italia è la principale produttrice ed esportatrice al mondo. Si è cercato anche all’estero di coltivare questo prodotto in terreni creati appositamente ad hoc ma con scarsi risultati per quanto riguarda le specie più pregiate. Per la raccolta una volta venivano impiegati i maiali per via del loro olfatto ma furono in seguito sostituiti dai cani in quanto essendo ghiotti di tartufi difficilmente dopo il ritrovamento riuscivano a resistere alla tentazione di mangiarli. Come dar loro torto. I cani oltre che essere dotati di un eccellente olfatto sono anche perfettamente addestrabili. In gastronomia basta una piccola quantità per insaporire il piatto e conferirgli un notevole valore aggiunto oltre che un gusto e profumo inconfondibili. Per via del suo costo esorbitante non viene mai commercializzato intero ma viene spesso sminuzzato e inserito in salse o ridotto a scaglie sottili il cosiddetto carpaccio. Vengono prodotti infine anche oli, grappe ed amari. L’Italia è indiscutibilmente terra di tesori e in questo caso il termine è perfettamente azzeccato. Chissà quante volte vi siete trovati in un boschetto in prossimità di una quercia ignari che proprio sotto i vostri piedi poteva celarsi un tesoro di inestimabile valore. L’Italia è bella anche per questo… Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani