MANTOVANI: AI COMMISSARI EUROPEI PORTERO’ FORMAGGI CON VERO LATTE LOMBARDO

“Mi adoperero’ perche’ i commissari europei
possano trovare sulle loro scrivanie qualcuno dei nostri ottimi
formaggi lombardi, quelli realizzati con il vero latte delle
mucche lombarde. Cosi’ la Commissione Europea potra’ capire la
follia di voler obbligare anche il nostro Paese nel dare il via
libera all’utilizzo dei surrogati del latte per la produzione di
formaggi. In Lombardia vogliamo qualita’ ed eccellenza e su
questo non siamo disposti a trattare”. Cosi’ dichiara Mario
Mantovani, vice presidente e assessore alla Salute di Regione
Lombardia, nel commentare la richiesta dell’Europa di rivedere
la legge n°138 dell’11 aprile 1974 per consentire a quei
formaggi non coperti da disciplinari di produzione (come ad
esempio il grana padano, il bitto, il taleggio ed il gorgonzola)
di utilizzare come materia prima, al posto del latte crudo,
latte disidratato e ricostituito con acqua.

LATTE LOMBARDO DI ALTISSIMA QUALITA’ – “In Lombardia viene
prodotto il 41% del latte nazionale – ricorda Mantovani -, circa
4,500.000 tonnellate annue in 6000 allevamenti che hanno
raggiunto livelli pari a vere e proprie industrie alimentari. Il
latte prodotto oltre a rispettare i requisiti previsti raggiunge
elevati livelli qualitativi e nutrizionali grazie ad una
particolare attenzione sull’alimentazione animale”.

CONTROLLI PER SICUREZZA ALIMENTARE – “Da parte di Regione
Lombardia il sistema dei controlli e’ peraltro molto attento in
tutte le fasi – assicura il vice presidente -, dal campo alla
tavola, e il valore dei nostri prodotti sia da un punto di vista
di sicurezza alimentare che qualitativo e’ riconosciuto a livello
mondiale. Noi mettiamo in campo su questo settore oltre 650
veterinari in tutte le province lombarde. Oggi le produzioni di
formaggi in Lombardia sono volte a mantenere questi fattori di
eccellenza, valorizzando oltre alla produzione industriale tutta
quella rete di piccoli produttori che preparano i formaggi a
latte crudo”.

NO A FORMAGGI CON POLVERE DI LATTE – “I formaggi prodotti con
polvere di latte avranno invece un minor valore nutrizionale –
spiega – perche’ il processo che porta all’essicazione della
materia prima prevede l’impiego di alte temperature con
inattivazione di proteine, vitamine ed enzimi che fanno del
latte crudo una materia inestimabile”.

EUROPA AFFRONTI I SUOI PROBLEMI – “Riteniamo non accettabile che
per tutelare il principio di una libera circolazione delle merci
possa venir meno la qualita’ dei prodotti alimentari che sono
acquistati e consumati dai cittadini lombardi – conclude
l’assessore alla Salute -. L’Europa lasci stare il latte
lombardo e si occupi piuttosto dei tanti problemi che anche in
modo drammatico stanno affliggendo le Istituzioni europee, con
le gravi conseguenze di ordine politico ed economico cui stiamo
purtroppo sempre piu’ assistendo”. (Ln)

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