“La mostarda e’ uno dei simboli
indiscussi di questo territorio. Questo convegno e il festival
della Mostarda si inseriscono in una fase, alla fine di Expo,
che valorizza ancora di piu’ i prodotti e le identita’ del
Cremonese. Tutto quello che abbiamo messo in campo per
l’esposizione universale, dalla valorizzazione delle identita’
culturali a quelle enogastronomiche, deve continuare. Expo ci ha
dato grande visibilita’, la possibilita’ di mettere in vetrina le
nostre eccellenze e di scambiare contatti ed esperienze con
altre regioni e Paesi stranieri”. Lo ha detto l’assessore
regionale alle Culture, Identita’ e Autonomie della Lombardia
Cristina Cappellini, intervenendo oggi a Cremona all’evento ‘Le
mostarde nella cultura del cibo, una storia gastronomica
padana’, organizzato nell’ambito del primo Festival della
Mostarda. Una inedita ‘due giorni’ di assaggi e talk show per
unire la tradizione lombarda, tra Cremona e Mantova, alla cucina
contemporanea, far conoscere e valorizzare il ruolo economico e
culturale di uno dei prodotti piu’ antichi del territorio
lombardo.
CREMONA E MANTOVA VOGLIONO COLLABORARE – “Questo prodotto si
conferma una delle eccellenze che uniscono due territori che
hanno voglia di collaborare – ha aggiunto Cappellini – e le
iniziative di questi due giorni sono li’ a dimostrarlo. Una due
giorni culturale, proprio perche’ dal nostro punto di vista
parlare di identita’ culturali non prescinde dalla considerazione
delle nostre ricchezze enogastronomiche”. “Siamo ormai quasi
alla fine di Expo – ha detto ancora Cristina Cappellini – un
grande successo per numeri e affluenza di pubblico e per il
cammino che ci ha visto impegnati, con l’assessore Gianni Fava
ma anche con il collega Fabrizio Sala, uniti nella promozione
organizzata con gli Expo Tour, che hanno confermato il connubio
degli elementi identitari, culturale e enogastronomico: due
binari su cui proseguire dopo il 31 ottobre”.
MERCATO DA 10 MILIONI DI EURO – Il Festival si e’ aperto oggi con
il convegno organizzato dalla Delegazione di Cremona
dell’Accademia Italia della Cucina per festeggiare i 50 anni di
fondazione, in collaborazione con le Delegazioni di Mantova e
Voghera e la Camera di Commercio di Cremona. Il convegno,
accanto alla ricostruzione della storia di uno dei prodotti
tipici piu’ rappresentativi del territorio cremonese, ha
sottolineato, attraverso gli interventi degli operatori di
settore, la rilevanza economica di una produzione che ha un
mercato stimato in circa 10 milioni di euro (dati Nielsen,
2014). (Lnews)