“Coltivare vite in montagna ha un
valore etico e ambientale che va oltre la produzione, perche’ e’
sviluppata con modalita’ che garantiscono nel tempo la tenuta del
territorio, come in Valtellina. Un anno fa, ad Aosta, ci siamo
trovati con il collega assessore all’Agricoltura per avviare un
percorso di condivisione, testimoniato dalla presenza a questa
manifestazione di aziende lombarde di Valtellina, Valcamonica e
Valcalepio”. Lo ha spiegato l’assessore regionale
all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo oggi alla
presentazione di ‘Vins Extrêmes, il Meglio dei vini d’alta
quota’, evento ideato in collaborazione con la Regione Autonoma
Valle d’Aosta in programma il 21 e 22 novembre prossimi a Forte
di Bard. A presentare l’evento, con l’assessore Fava, sono
intervenuti: l’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali
della Regione Autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, Nicola
Rosset, presidente della Camera di Commercio valdostana, e
Stefano Celi, presidente dell’Associazione viticoltori
valdostani.
TREDICI VARIETA’ AUTOCTONE – “Sessanta produttori in
rappresentanza della produzione estrema, quella presente sul
territorio delle Alpi, con sei nazioni europee – ha ricordato
Renzo Testolin, assessore valdostano alle Politiche agricole – e
otto Regioni, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Alto
Adige, Veneto, Calabria e Abruzzo. Vini unici, per i luoghi da
cui nascono. E con 13 varieta’ autoctone, noi Valdostani diamo il
segno di una biodiversita’ importante. Un evento che rappresenta
un rilancio e uno stimolo per produttori e amministratori che
devono impegnarsi sempre piu’ a valorizzare realta’ e ‘savoir
faire’ tipici delle nostre produzioni”.
PRODOTTI AMBASCIATORI NEL MONDO – “Su 13.000 aziende, in Val
d’Aosta 1460 sono imprese agricole – ha ricordato Nicola Rosset,
presidente della Camera di commercio valdostana -, per
valorizzare le quali non si poteva che puntare sulla qualita’;
fondamentale in un contesto difficile come quello montano, ben
supportato dalla virtuosita’ del rapporto tra le camere di
commercio di montagna del Nord Italia. La nostra viticoltura
eroica deve produrre qualita’ di alto livello, cosi’ come accade
per altri prodotti nostri ‘ambasciatori’ nel mondo. E per le
nostre aziende, ‘Vins Extremes’ e’ fondamentale per trovarsi a
confronto con aziende simili, per produzione e qualita’, facendo
rete”.
RAPPORTO COSTRUTTIVO TRA LE DUE REGIONI – Fava ha sottolineato,
infine, “il positivo rapporto di collaborazione creato tra le
due Regioni”, anche perche’, ha detto, “abbiamo condiviso diverse
battaglie in particolare sull’agricoltura di montagna nella
Commissione Politiche agricole”. “Abbiamo fatto scelte che ci
permettono di dire che abbiamo oggi un rapporto consolidato, su
tematiche che riguardano anche il nostro territorio, al 55 per
cento montano. Un rapporto significativo, in prospettiva, perche’
i nostri rapporti saranno destinati a intensificarsi attorno al
progetto Eusalp, sul quale il nostro presidente ha posto accento
e attenzione dall’inizio del nostro mandato. Le politiche
agricole per l’arco alpino hanno bisogno di essere promosse, e
su questo Regione Lombardia e’ attenta a quel che succede nelle
altre Regioni”.
LA MANIFESTAZIONE – Vins Extrêmes (letteralmente “vini estremi”)
vuole mettere in risalto il duro lavoro dei viticoltori e l’alta
qualita’ delle produzioni vitivinicole ottenute in contesti di
grande difficolta’, come i terreni a forte pendenza e le quote
elevate. Durante i due giorni della manifestazione sara’
possibile degustare vini “eroici” provenienti da diverse zone
dell’arco alpino e non solo, partecipare a laboratori del gusto
e a incontri a tema, in una location d’eccezione come il
maestoso Forte di Bard, situato all’imbocco della Valle d’Aosta.
(Lnews)