“Con l’importante investimento di
500.000 euro per il progetto di restauro e risanamento
conservativo del complesso balneare Caimi-Milano, la Giunta
Maroni mantiene l’ennesima promessa fatta”. Cosi’ l’assessore
alle Culture, Identita’ e Autonomie di Regione Lombardia Cristina
Cappellini commenta uno degli ultimi provvedimenti sul versante
culturale presi dalla Giunta regionale e che riguarda il
complesso balneare Caimi di Milano.
PRIORITA’ DELLA GIUNTA ASCOLTARE ESIGENZE TERRITORIO – “Il
progetto – ha spiegato l’assessore – ha una forte importanza per
la citta’ di Milano, visti la storia e il significato che la
struttura Caimi rappresenta per il capoluogo lombardo. Per
questo motivo il presidente Maroni, dopo aver visitato il
complesso e valutata l’opportunita’ dell’intervento, ha deciso di
partecipare attivamente alla sfida di riconsegnare a Milano una
realta’ importante, stanziando il significativo contributo di
500.000 euro”.
“Un grande aiuto – hanno detto Gianpiero Borghini e Andre’e
Shammah -, che dimostra quanto Milano sia nel cuore di Regione
Lombardia, gia’ impegnata in passato nel rinnovamento della sede
del Teatro e che oggi, grazie alla decisione del presidente
Maroni, ci incoraggia a proseguire nello sforzo di raccogliere i
fondi necessari per concludere l’opera”.
IMPRENDITORI SEGUANO ESEMPIO DI REGIONE LOMBARDIA – “Speriamo
che l’investimento di Regione Lombardia – ha detto ancora
l’assessore – possa essere uno stimolo per quegli imprenditori
che, come noi, hanno a cuore lo straordinario patrimonio
culturale lombardo, cosi’ che seguano il nostro esempio e possano
investire anche loro in un progetto davvero importante per il
territorio”. “Molti nostri imprenditori – ha continuato – hanno
gia’ dimostrato il coraggio e la voglia di investire nella
cultura. Speriamo che anche in questo caso la Lombardia dimostri
un esempio virtuoso di partnership pubblico-privato da seguire”.
OBIETTIVO PROGETTO RESTITUIRE COMPLESSO A FRUIZIONE PUBBLICA –
Il complesso balneare Caimi e’ un bene di valore monumentale, per
il quale si rende necessario procedere a concludere il progetto
di restauro e risanamento conservativo al fine di restituirlo
alla fruizione pubblica. Il progetto, nello specifico, prevede
la realizzazione di interventi riguardanti opere edili,
impiantistiche e di allestimento del corpo di fabbrica
denominato ‘galleria/spogliatoi’. (Lnews)