ARCHIVIO ETNOGRAFICO IN DIGITALE UN DONO ALLE NOSTRE COMUNITA’

“L’archivio etnografico e’ il nostro
gioiello, il cuore pulsante delle nostre tradizioni e piu’ in
generale del nostro patrimonio immateriale, che abbiamo voluto
inserire tra le priorita’ politiche e culturali di questa
legislatura”. Lo ha detto l’assessore alle Culture, Identita’ e
Autonomie della Regione Lombardia Cristina Cappellini,
intervenendo alla conferenza stampa in cui e’ stata illustrata la
conclusione del progetto di digitalizzazione dell’Archivio di
Etnografia e Storia sociale ‘Lombardia Digital Archives’,
presentato a Palazzo Pirelli.
L’iniziativa e’ stata voluta da Regione Lombardia e attuata
utilizzando i fondi POR OB. 2 FSE 2007/2013 – asse IV ‘Capitale
umano’.

DONO ALLE COMUNITA’ – “Possiamo oggi fare un grandissimo dono
alle nostre comunita’ – ha proseguito l’assessore Cappellini – e
questo e’ il risultato di aver da subito creduto nell’idea di
lavorare su un patrimonio che merita di essere conosciuto,
valorizzato e messo sempre di piu’ a disposizione dei cittadini”.

PATRIMONIO DA SCOPRIRE – “Quando tocco con mano queste realta’ mi
sento particolarmente orgogliosa – ha detto ancora Cappellini –
di aver ricevuto la delega in materia culturale e constatare
ammirata che il patrimonio culturale della nostra regione e’
straordinario, soprattutto se si pensa a quanto c’e’ ancora da
scoprire e far conoscere”.

LAVORO DI ARCHIVIAZIONE – ‘Lombardia Digital Archives’ ha
concluso il lungo lavoro di riorganizzazione, catalogazione e
digitalizzazione che ha interessato alcune delle collezioni
documentali conservate presso l’Archivio di Etnografia e Storia
Sociale (AESS) di Regione Lombardia.

MATERIALI ONLINE – A partire dal gennaio 2016, 40 anni di storia
e costume delle comunita’ lombarde saranno fruibili online
attraverso il rinnovato sito raggiungibile all’indirizzo
www.aess.regionelombardia.it a cui gli utenti potranno accedere
per consultare liberamente il database che raccoglie materiali
realizzati o acquisiti dalla Regione Lombardia dal 1970 a oggi:
un patrimonio di cultura legato alle comunita’ e ai luoghi, alle
attivita’ tradizionali del mondo del lavoro, agli usi, alle
consuetudini sociali e alle diffuse competenze artistiche e
artigianali.

I DOCUMENTI DISPONIBILI – Il progetto ha interessato circa
35.000 supporti fotografici (stampe, negativi, positivi di vario
formato), piu’ di 2.000 ore di documenti audio e video (filmati
16 e 8 mm, VHS, nastri magnetici ¼ e ½ pollice, DAT, MiniDV),
10.000 pagine di pubblicazioni monografiche, vari manifesti e
cartelloni. (Lnews)

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