“Le opere della mostra “Italia
1920-1945. Una nuova figurazione e il racconto del se'” sono in
grado di suscitare forti emozioni poiche’ colgono la profondita’
dell’animo umano. Esprimono l’animo di un Italia in fermento,
nel periodo della ricostruzione, risentendo della sofferenza per
le violenze del regime e delle guerre”. Lo ha detto il
sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia
partecipando all’inaugurazione della mostra Italia 1920-1945.
Una nuova figurazione e il racconto del se'” alla Triennale di
Milano.
GRANDE POESIA – “Arte e’ sempre calamita e queste mostre
permettono a ciascuno di noi di fruirne ed arricchire la propria
sensibilita’ artistica”, ha proseguito Cioppa. “Suggestivi gli
stati d’animo che suscitano le tele in cui e’ rappresentata una
citta’ di Milano colorata e viva. Ordine e disordine
contrapposti, ma soprattutto la grande poesia ed umanita’ di
Guttuso, Pirandello, Rosai e di tutti gli artisti esposti”.
VOGLIA DI RICOSTRUIRE – “La ricerca ci dona poesia, colore,
espressionismo che sono le costanti in tutte le opere. Questa
voglia di costruire che ha poi permeato gli anni del dopoguerra
– ha proseguito il sottosegretario – ha permesso di realizzare
la formidabile avanzata della societa’ italiana sino a portare il
Paese, dalle macerie del conflitto ad affermarsi come la settima
potenza industriale del mondo”.
ETA’ DEL RISVEGLIO – “La stessa tensione – ha concluso Cioppa,
che ha caratterizzato quegli anni deve rivivere e risvegliare le
intelligenze e la voglia di fare della societa’ in modo da
superare la ormai troppo lunga stagione di crisi”.
Erano presenti all’evento la vice presidente Clarice Pecori
Giraldi, i direttori Bonaspetti e Cancellato della Triennale e
l’arch. Antonella Ranaldi, soprintendente alle Belle Arti e
Paesaggio per la Citta’ Metropolitana di Milano. Le opere
esposte, appartenenti ad una collezione privata, coprono il
periodo dal 1920 al 1945.