FESTIVAL DEL FRANCIACORTA, FAVA: PRIMA VOLTA A MANTOVA, CAPITALE DEL GUSTO E DELLA CULTURA

“Per la prima volta il Festival del
Franciacorta si sposta in una citta’ che non ha grandi
dimensioni, ma che e’ comunque una capitale del gusto e della
cultura, in particolare quest’anno con il riconoscimento di
Mantova, Bergamo, Brescia e Cremona, territori della Lombardia
orientale, come capitale europea della gastronomia. Questo non
puo’ che far piacere all’assessore della prima regione agricola e
alimentare d’Italia”.

Lo ha detto oggi l’assessore all’Agricoltura della Lombardia,
Gianni Fava, nel corso della presentazione del ‘Festival del
Franciacorta’, in programma a Palazzo Te di Mantova lunedi’ 13
marzo. Alla conferenza stampa erano presenti anche
l’amministratore delegato del Consorzio del Franciacorta,
Giuseppe Salvioni, e il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi.

EVENTO – All’evento parteciperanno 46 cantine. Dalle 16 alle 18
l’ingresso sara’ riservato a stampa operatori, mentre dalle 18
alle 21 l’accesso sara’ consentito al pubblico, alla stampa e
agli operatori (ingresso per il pubblico 20 euro; per i soci
Ais, Onav, Fis, Slow Food e Fisar  15 euro).

PRIMA VOLTA A MANTOVA – L’idea di ospitare a Mantova il
‘Festival del Franciacorta’, ha ricordato Fava, e’ nata
“all’ultima edizione di Vinitaly, quando io e il sindaco Palazzi
ne abbiamo parlato”. L’operativita’ e’ stata declinata dal
Consorzio del Franciacorta, ha proseguito l’assessore lombardo,
“a dimostrazione di una strategia vincente che punta all’export,
in particolare rafforzando il Giappone, che rimane uno dei primi
mercati dello spumante bresciano, ma che non dimentica che buona
parte dei consumi si registra in Italia e in special modo in
Lombardia”.

ANTEPRIMA – Il Festival del Franciacorta sara’ una importante
preview “in vista di Vinitaly di Verona – ha concluso Fava –
che vedra’ il Franciacorta protagonista del Padiglione Lombardia,
lo spazio piu’ visitato, a dimostrazione dell’interesse che
riscuote fra gli appassionati un vino che e’ stato in grado di
coniugare l’esigenza agricola con una buona pianificazione
industriale” x

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