“Voglio dare il benvenuto di Regione
Lombardia alle delegazioni straniere presenti, da parte del
presidente Maroni e insieme, idealmente, da parte di tutti i
Lombardi. Tra 78 giorni i vostri Paesi saranno accolti
ufficialmente, a poche centinaia di metri da qui, nel sito di
Expo. L’incontro di oggi è una sorta di ‘anteprima’ di questo
grande momento di incontro e di condivisione, che Expo
rappresenterà da maggio a ottobre di quest’anno”. Lo ha detto
l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione
Lombardia Mauro Parolini, intervenendo, su delega del presidente
della Regione Roberto Maroni, alla cerimonia di inaugurazione
della Borsa internazionale del turismo (Bit) 2015, questa
mattina, alla Fiera di Rho (Milano).
VALORI ‘IMMATERIALI’ – “Questi giorni – ha aggiunto l’assessore
– saranno per voi l’occasione di conoscere un territorio, la
Lombardia, e, in senso più ampio, tutta l’Italia, che ha delle
risorse turistiche di grande bellezza e, soprattutto, di toccare
con mano ciò che in primo luogo caratterizza la nostra regione e
il nostro Paese, valori ‘immateriali’, ma molto concreti, come
il fattore umano e la capacità di ospitalità e di accoglienza.
Ogni anno arrivano infatti quasi 14 milioni di turisti per 34
milioni di presenze (dati Istat 2013): di questi, oltre la metà
sono turisti stranieri”.
ITALIA META PIÙ ‘CLICCATA’ – “L’Italia – ha sottolineato
l’esponente della Giunta Maroni – è la meta più desiderata del
mondo. Il marchio ‘Italia’ e il marchio ‘made in Italy’ sono
molto forti a livello mondiale. Nelle ricerche in ambito
turistico siamo il paese più ‘cliccato’ su Google, dopo gli
Stati Uniti e la Cina. Del resto è un Paese dalla straordinaria
ricchezza artistica, culturale e paesaggistica: un luogo unico
al mondo, che detiene, tra gli altri record, quello del maggior
numero di siti Unesco (50)”.
BIT OCCASIONE FONDAMENTALE – “Bit – ha concluso Parolini – è in
questo senso un’occasione fondamentale, un momento privilegiato
dell’anno, in cui la nostra offerta si presenta sul mercato
internazionale. Lo fa attraverso uno strumento per certi versi
‘tradizionale’, come la fiera, che però quest’anno è stato
sviluppato con un approccio fortemente innovativo rispetto al
passato”. (Ln – segue scheda)