“Il culatello di Zibello Dop e’
sempre stato e sara’ sempre un prodotto del lusso, esattamente
come il caviale prodotto in Lombardia. E’ un fenomeno che
andrebbe studiato dal punto di vista culturale e sociale ed e’ la
vittoria di uno stile che e’ andato oltre le mode, ha cambiato le
tendenze, confermandosi un simbolo della norcineria Made in
Italy di alta qualita’”.
Lo ha detto questo pomeriggio l’assessore all’Agricoltura della
Lombardia, intervenendo alla tavola rotonda sul tema “Si
rafforza la tutela del Culatello di Zibello Dop: effetti sul
comparto alimentare”, per celebrare il decreto che assicura la
piena tutela al salume tipico, prodotto nei comuni di Zibello,
Sissa, Colorno, Soragna, Polesine Parmense, Roccabianca, San
Secondo e Busseto.
“La Lombardia produce circa 4,5 milioni di suini all’anno, quasi
la meta’ della produzione nazionale – ha ricordato l’assessore -.
Abbiamo scelto di destinare gran parte della produzione, quasi
il 90%, alla produzione dei salumi di qualita’, compreso il
Culatello di Zibello Dop. E abbiamo avuto il merito di tenere
duro sul modello del suino pesante, anche quando qualcuno
sosteneva che bisognava allevare suini di 115-130 chilogrammi,
come fanno in Spagna o in Germania. Se l’avessimo fatto non
saremmo qui oggi a celebrare un grande prodotto della norcineria
padana”.