IL FALSO ‘MADE IN ITALY’ PRODUCE DISOCCUPAZIONE

“Per essere buoni cittadini si deve essere cittadini onesti. Noi dobbiamo avere la consapevolezza dei danni che la contraffazione produce e potra’ produrre per le nuove generazioni con conseguenze negative sull’occupazione di chi lavora nel made in Italy”.

Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea intervenendo al convegno ‘Le mille facce della contraffazione – Il web e le mafie del falso, parliamone in classe’.

I PARTECIPANTI – Al convegno, ospitato in Auditorium Testori a Palazzo Lombardia, hanno partecipato Mario Peserico, presidente di Indicam (Associazione a tutela della proprieta’ intellettuale)  e vicepresidente di Confcommercio Milano per legalita’ e sicurezza; Roberto Proietto, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia; Marco Bussetti, dirigente Ufficio scolastico regionale per Lombardia-ambito territoriale di Milano e Angelo Parente, direttore tecnico capo del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Lombardia.

IL PRODOTTO TAROCCATO CREA DISOCCUPAZIONE – “Se un marchio fallisce perche’ il prodotto falso vende di piu’ del prodotto reale e quindi si crea disoccupazione – ha proseguito Aprea rivolgendosi alle centinaia di studenti presenti in auditorium – ecco perche’ voi che sarete classe dirigente dovete imparare a fare prevenzione rispetto a queste truffe”.

ECONOMIA REALE MINACCIATA DA ECONOMIA DEL FALSO – “Si stima che del totale delle merci circolanti nel mondo – ha chiosato l’assessore Aprea –  ben il 2,5% sia costituito da contraffatto.

In Europa, il fatturato del falso sfiora gli 85 miliardi di euro, con il 5 % delle merci in entrata false. L’economia reale e’ minacciata dall’economia del falso”.

IN ITALIA CONTRAFFAZIONE FATTURA QUASI 7 MILIARDI – La filiera della contraffazione e’ molto attiva: in Italia il fatturato del mercato del contraffatto e’ stimato in 6miliardi e 905 milioni di euro.

“Il mercato del falso non colpisce soltanto le aziende, ma e’ un problema della societa’ nel suo complesso” ha sottolineato Mario Peserico, presidente di Indicam e vicepresidente di Confcommercio Milano.

MERCATO ILLECITO TOGLIE 100.000 POSTI LAVORO – “La piaga della contraffazione – ha continuato Peserico –  porta con se’

conseguenze gravi anche sul versante dell’occupazione. Il mercato illecito toglie circa 100.000 unita’ di lavoro al Paese, minando cosi’ la possibilita’ di crescita professionale per i cittadini di domani”. “E’ di grande importanza accrescere nei giovani conoscenza e consapevolezza sulla dimensione del mercato del falso e i danni che provoca – ha commentato Paolo Malvestiti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia – Pensiamo all’amplificazione sul web di questo mercato e alla stretta interconnessione fra contraffazione e altri fenomeni:

sfruttamento del lavoro nero, rafforzamento della criminalita’, alterazione delle regole della concorrenza, rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori”.

L’iniziativa e’ stata promossa da Regione Lombardia e Confcommercio Lombardia in collaborazione con Confcommercio Milano, Federazione Moda Italia, Assorologi, Fenapro e Indicam.

Al termine dei lavori e’ stata rappresentata la pie’ce teatrale ‘Tutto quello che sto per dirvi e’ falso’ di Tiziana de Masi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *