GOLOSARIA,FAVA:TRIONFO DELLA DISTINTIVITA’, INTRADUCIBILE ALTROVE

“Quando un prodotto ha un nome
indeclinabile altrove, in altre lingue, e’ il trionfo della
distintivita’. L’identita’, una ricchezza che di questi tempi non
guasta, si conferma dettaglio significativo nella comunicazione,
parlando di cibo”. Cosi’ l’assessore regionale all’Agricoltura
Gianni Fava, presentando questa mattina l’undicesima edizione di
“Golosaria”, con gli artefici del successo della manifestazione
in questi anni – i giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti -,
cosi’ come del best seller ‘Il Golosario’. Quasi una Guida
Michelin, ormai, per alcuni. “Un azzardo – ha detto Massobrio, a
riguardo – che oggi possiamo dire non essere piu’ tale: dei 2500
locali recensiti, segnalati e raccontati, 255 sono corone e 451
faccini radiosi, a segnalare che in Italia il mondo della
ristorazione sta facendo grandi cose”. Milleseicentoventinove
produttori di qualita’, 4440 botteghe e boutique del gusto,
l’identikit di ‘Golosaria’. Novita’ di quest’anno le ‘ciberie’,
estensioni di negozi che hanno deciso di fare somministrazione.
A questi si aggiungono 200 produttori di cibo, oltre 100
cantine, insieme a tutta l’Italia dell’olio.

COLLOQUI E CUOCHI, NON TALK SHOW E CHEF – “L’identita’ oggi
rientra a pieno titolo nella comunicazione – ha sottolineato
Fava -, tema su cui abbiamo posto attenzione, ad esempio con il
Festival della Mostarda, che ha riscosso grande successo.
Tramontata la fase delle tipicita’, ora e’ spazio per le grandi
contaminazioni. La distintivita’ e’ nel prodotto, l’elaborazione
del prodotto e’ cio’ che distingue”.

L’ITALIA A TAVOLA NON ESISTE – Un punto che unisce. “Non c’e’ la
cucina regionale – ha evidenziato Fava -, piuttosto ci sono
prodotti regionali. E grandi cuochi che innovano tenendo fede
alla tradizione della materia prima. Che resta il maggior
elemento identitario, mentre la cucina e’ evoluzione, tecnica,
quello che, alla fine, il consumatore attento chiede”. Spazio
dunque alle contaminazioni, ma bocce ferme sulla materia prima.
“Cosi’ va il mondo – ha detto l’assessore lombardo, ricordando le
recenti trasferte -. Lo abbiamo capito a New York e a Parigi.
Nel primo caso con il Franciacorta, nel secondo con un menu
tutto lombardo con cui abbiamo stupito ospiti della comunita’
locale e mediatica”.

NON ABBIAMO TIMORE DI NULLA – “Qui, dove si produce un quinto
dei prodotti agricoli e un quarto di quelli agroalimentari – ha
ricordato l’assessore regionale – abbiamo la piu’ grande qualita’
di tutto il paese. Perche’ la gente cerca qualcosa di distintivo.
La dimostrazione? Abbiamo servito salame d’oca al piu’ grande
consumatore d’oca, la Francia, e siamo tornati col favore del
pubblico”. “Prodotti che non sono di nicchia, ma sono la nostra
forza in un mercato globale – ha aggiunto Fava -. Con le
commodities non siamo competitivi, mentre per affermare prodotti
distintivi lo spazio c’e’, se riusciamo a promuoverli in modo
adeguato”. Qui si inserisce la ricerca del piccolo produttore:
“Modalita’ assolutamente valida e positiva, quella di Golosaria,
– ha osservato Fava – di cercarlo e sostenerlo in quella che
diventa una crociata dal valore economico sostanziale. Perche’ e’
su questa filiera che ci giochiamo ancora un po di sviluppo,
assente in altri comparti. Per essere remunerativa servono, poi,
grandi promotori come i nostri cuochi. E Golosaria e’ interprete
lungimirante e attento, e guarda con attenzione a questo mondo”.

‘DAL CIBO, LE CIVILTA” – Golosaria (5/7 novembre 2016, negli
spazi del MiCo – Fieramilanocity) si presentera’ in una veste
completamente rinnovata e ricca di spunti: quella del 2016 sara’
infatti un’edizione-guida tutta da sfogliare, che avra’ come tema
chiave “Dal cibo, le civilta’”. Trecento artigiani del gusto
selezionati dal ‘Il Golosario’ raccolti in apposite isole
merceologiche. Spazio quindi alla civilta’ del latte e dei
formaggi, della norcineria, della carne, della panificazione,
del pesce, dei dolci e dei lievitati, delle paste e dei cereali,
degli oli, del cioccolato, dell’acqua, dei distillati e delle
birre artigianali. Oltre alla grande civilta’ del vino, con la
presenza di 100 cantine d’eccellenza. Quindi la schiera delle
Cucine di Strada, per un viaggio attraverso le espressioni piu’
particolari delle cucine locali, dai mondeghili agli sciatt, in
versione da passeggio.

SPAZIO EVENTI CON CUOCHI, ESPERTI, DEGUSTAZIONI – Golosaria
ospitera’ incontri e riconoscimenti, dal raduno delle botteghe
d’Italia alla premiazione dei Ristoranti del GattiMassobrio,
taccuino dei ristoranti d’Italia. Si aggiunge il ‘Top Hundred’,
le 100 migliori cantine d’Italia con l’incontro tra giovani
emergenti e l’ascolto dei personaggi che hanno fatto la storia
del vino. Un unico grande spazio di eventi con cuochi ed esperti
a confronto su prodotti e pietanze, oltre che sul loro servizio.
Senza dimenticare le degustazioni di vini, con approfondimenti
territoriali. Torna la Grill Academy e, nell’area Fumoir, le
degustazioni con gli abbinamenti del Club ‘Amici del Toscano’.

Una grande occasione per toccare con mano l’eccellenza italiana
nei suoi territori. La rassegna e’ organizzata in collaborazione
con la direzione Agricoltura di Regione Lombardia.x

VINO,FAVA:NON SOLO MONTEVECCHIA, ANCHE A OLGIATE M.(LC) RECUPERARE VOCAZIONE IDENTITARIA

Una festa del vino che
vuole diventare un appuntamento fisso per la zona, insieme ai
prodotti locali. E in prospettiva, il recupero di superfici
vitate, per quanto piccole, ma sufficienti a offrire possibilita’
di lavoro per i giovani e garanzie di gestione e presidio
territoriale. La presentazione di “Olgiate diVino”, la
manifestazione organizzata dal Comune di Olgiate Molgora
(Lecco), in programma domenica 23 ottobre a Villa Maria (dimora
nobiliare risalente al XVII secolo, nella frazione Mondonico), e’
diventata oggi occasione di confronto sulle prospettive
vitivinicole delle zone collinari attorno a Montevecchia (Lc),
tra l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava,
l’amministrazione locale – rappresentata da Matteo Mauri,
consigliere delegato all’Agricoltura, gli assessori Matteo
Fratangeli (Ambiente e cultura), Cristina Viola (Urbanistica
territorio e Lavori pubblici) e Claudia Crippa, presidente
Consorzio Igt Terre Lariane.

RECUPERO DI VOCAZIONE – “Un recupero di una vocazione persa in
questa parte di Brianza tra Lecco e Monza – ha detto Fava – che
ha subito modificazioni del territorio a discapito delle zone
agricole. C’e’ interesse al tema, che fa seguito al fatto che ci
siano aziende che hanno ripreso a lavorare in modo organico, e
che attraverso realta’ come il Consorzio Igt Terre Lariane siano
state stimolate a lavorare anche sul tema del vino”.

VINO, ELEMENTO IDENTITARIO E PRESIDIO TERRITORIALE – Reduce da
un salone internazionale, il Sial di Parigi “dove i buyer sono
internazionali, – ha ricordato Fava -, la vetrina e’ mondiale, e
la piattaforma qualificata su un tema, l’agroalimentare, fonte
di sviluppo territoriale. La voglia di riscoprire il territorio
partendo da un elemento identitario come il vino e’ un’idea
positiva. Una giusta modalita’ di promozione, quella di Olgiate,
che potrebbe affermarsi dentro a un progetto piu’ ampio, che e’
quello che sta portando avanti un gruppo di produttori in
un’area di antichissime vocazioni. Riportare a vitigno, pur nei
limiti oggettivi di regole e quote, vuol dire tornare a dare
garanzie in termini di gestione territoriale, in un’area molto
antropizzata; riproporre un elemento identitario forte con un
destino economico in espansione. Una scelta azzeccata che
vogliamo sostenere”.

TERRE LARIANE: PICCOLI PROGETTI PER VITICOLTURA DI QUALITA’ –
“E’ l’evento conclusivo che celebra la vendemmia – ha detto
Claudia Crippa, del ‘Terre Lariane’ -, ma per noi e’ l’occasione
che le amministrazioni si occupino anche del recupero del
territorio. Noi tecnici del vino chiediamo piccoli progetti di
recupero alla vite su queste piccole porzioni di territorio.
Viticoltura di qualita’, grandi specializzazioni, non milioni di
litri”. Invito raccolto dall’assessore Fava, che ha chiesto agli
amministratori olgiatesi “un confronto tecnico sulle prospettive
vitivinicole della zona. L’obiettivo e’ arrivare a un piccolo
polo produttivo, un’area dove sperimentare, che negli anni con
le giuste strategie di marketing e un prodotto azzeccato stia
sul mercato, e affronti l’export, oggi segmento di sbocco”.

L’OBIETTIVO? UN POLO AGRONOMICO INTELLIGENTE – “L’obiettivo e’
creare un polo agronomico ‘intelligente’, – ha aggiunto Claudia
Crippa – per i giovani che investono, in modo che si abbiano le
informazioni giuste. Nessuno si illuda che fare vino o formaggi
sia sempre un business. Vince chi fa un lavoro di qualita’,
lavorando seriamente dietro a un progetto dove si possa
sperimentare, in un territorio come il nostro turisticamente in
crescita, con un pubblico attento e curioso”. Curioso e vivace
come i produttori stessi. “Abbiamo realizzato la cuve’e del
gemellaggio – ha rivelato Crippa -, con la citta’ tedesca di
Feldbach, gia’ gemellata con Erba (Como). Un blend con mille
litri del nostro vino e altrettanti del loro. Un assemblaggio
con un naso molto tedesco e una bocca molto italiana, sapida,
tipica delle marne calcaree. Un bello scambio, una citta’
piccola, con una collina giardino; ogni produttore ha al massimo
un ettaro di vino, ma tutti insieme lavorano per la qualita’”.

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE DI DOMENICA – Le eccellenze
della tradizione agroalimentare locale e i vini Igt del
Consorzio Terre Lariane saranno i protagonisti di “Olgiate
DiVino”. Nella villa saranno allestiti gli stand dei produttori
di formaggi, salumi, confetture e altre specialita’; nelle
antiche cantine con le antiche botti i visitatori faranno la
conoscenza dei vini Igt del Consorzio. Assaggi, degustazioni,
showcooking e l’incontro con i produttori, dalle 10.30 alle 19.
A pranzo i visitatori potranno scegliere i prodotti scelti tra
gli stand e consumarli nel giardino. Alcuni momenti musicali
allieteranno visite e degustazioni: dai tradizionali Firlinfoeu,
alle 11, al dj set, alle 19. Alle 16.30 il saluto delle autorita’
e l’aperitivo offerto dai produttori. x

INAUGURAZIONE MOSTRA CHAGALL-MISSONI

L’assessore alle Culture, Identita’ e
Autonomie della Regione Lombardia Cristina Cappellini
partecipera’ domani, giovedi’ 20 ottobre, a Sesto Calende (VA)
alla conferenza stampa e della mostra ‘Marc Chagall-Ottavio
Missoni, Sogno e Colore’ a cura di Luca Missoni. La successiva
inaugurazione e’ prevista nell’area del Museo Archeologico che
ospita l’esposizione.

– ore 17, Palazzo Comunale (Piazza Mazzini, 1 – Sesto
Calende/VA) Sala Cesare da Sesto.x

IN SUDAFRICA: QUI PER SCOPRIRE OPPORTUNITA’ PER NOSTRE PMI

“Il Sudafrica e’ una terra di
opportunita’ per le imprese lombarde e siamo qui per scoprirle,
soprattutto tenendo presenti le necessita’ delle nostre piccole
e medie imprese”.

Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore
alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle
imprese Fabrizio Sala che a Johannesburg, in Sudafrica, ha
incontrato il sindaco Herman Mashaba.

MISSIONE DI TRE GIORNI IN OCCASIONE DEL FORUM AMBROSETTI – Il
vicepresidente Sala ha avviato con questo incontro una missione
di tre giorni in Sudafrica in occasione del forum economico
organizzato da Ambrosetti – The European House.

RIFORMA SERVIZI ABITATIVI – “Al sindaco di Johannesburg ho
spiegato anche la nostra recente riforma dei servizi abitativi,
un settore nel quale la Lombardia puo’ fornire spunti importanti
anche nell’ottica di progetti di cooperazione nell’ambito
dell’housing sociale”, ha raccontato il vicepresidente al
termine dell’incontro.

INVITATO SINDACO A COMUNICARCI INIZIATIVE PER IMPRESE – “Ho
invitato il sindaco Mashaba – ha spiegato ancora il
vicepresidente – a comunicarci i progetti che la citta’ di
Johannesburg intende realizzare per lo sviluppo economico del
territorio. Sara’ nostro compito informare il nostro tessuto
economico delle opportunita’ piu’ interessanti”, ha poi detto il
vicepresidente.

COLLEGAMENTO AEREO DIRETTO – “Con Johannesburg occorrerebbe un
collegamento aereo diretto dalla Lombardia, possiamo lavorare
con le altre istituzioni per spingere in questa direzione”, ha
concluso Sala. x

MOSTARDA, FAVA: E’ IL NOSTRO CHAMPAGNE,VAL LA PENA PROMUOVERLO NEL MONDO

“La mostarda e’ l’elemento maggiormente
identitario, che crea un ponte tra le due realta’ produttive
principali, Cremona e Mantova. E’ il nostro Champagne. I numeri
lo dicono, 12 milioni di euro il valore complessivo della
mostarda cremonese, ma e’ ancora di piu’: vale la pena rilanciarlo
e promuoverlo nel mondo”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava,
intervenendo questa mattina a Cremona all’incontro dedicato a
“Ugo Tognazzi tra cinema e cucina, con un pizzico di mostarda”,
nell’ambito della seconda edizione del Festival della Mostarda.
Sono intervenuti Massimo Rivoltini, componente della Giunta di
Camera di commercio, Barbara Manfredini, assessore al Turismo e
Commercio del comune di Cremona, Elena Mosconi, docente storia
del cinema, e Fabrizio Natalini, docente di cinema
dell’Universita’ di Tor Vergata.

PRODUZIONE DIFFUSA – “Si tratta di un prodotto agricolo,
artigianale, industriale e commerciale – ha detto Fava -. Chi
produce la mostarda e’ soggetto tra i piu’ disparati: la
casalinga, l’azienda piccola artigianale, passando per
l’industria e il commercio, visto che anche i ristoratori la
producono. Questo e’ il prodotto maggiormente distintivo di un
territorio che sta sull’asta del Po, non ha uguali altrove,
anche se stanno cercando di copiarlo. Da centinaia di anni si
ripete tradizionalmente, ma ora ha una valenza economica forte e
val la pena di rilanciarlo”.

PORTARLA DOVE NON E’ CONOSCIUTA – “Il primo tentativo di
destagionalizzare la frutta e’ stato fatto con la mostarda, sette
secoli fa – ha ricordato Fava – ed era un modo per conservare
frutti a volte difficilmente commestibili, come le mele cotogne,
con una doppia funzione, conservazione e impiego. Da qui siamo
partiti, ma ora serve promuoverla dove non e’ conosciuta”.
Sono 14 i ristoranti di Cremona e provincia che aderiscono alle
iniziative di promozione. A loro il compito di destagionalizzare
il prodotto, ormai avviato, attraverso l’abbinamento con i
formaggi e il pesce d’acqua dolce”.

CONSUMATORE CERCA LA NOVITA’ – “Stiamo cercando di portare la
mostarda ovunque, perche’ molti non la conoscono e restano
stupiti di un prodotto cosi’ difficile e particolare – ha
aggiunto l’assessore-. Nell’era della globalizzazione del gusto
serve qualcosa di diverso, che si distingue dagli altri. Abbiamo
bisogno percio’ di promuoverlo, quando il consumatore evolve va a
cercare qualcosa di particolare. Quella del Festival e’ una
modalita’ positiva per promuoverlo, perche’ un prodotto
identitario deve prima essere consumato dove e’ nato e dove si
sono evoluti gusti e tendenze. Ma siccome abbiamo un mondo fuori
di qui, l’idea che il prodotto sia di Mantova e Cremona deve
diventare sempre piu’ forte perche’ Mantova e Cremona possano
promuoversi nel mondo. E’ il nostro champagne, per capirci”.

RITORNO PER IL TERRITORIO – “Quando sara’ molto conosciuto – ha
precisato Fava – sara’ poi interessante verificare i ritorni
economici per questo territorio. Sono convinto che siano
tantissimi gli appassionati potenziali di mostarda, abbiamo
bisogno di lavorare perche’ sia conosciuto. L’elemento di novita’
e interesse che sta suscitando – ha concluso – e’ paradossale
per una prodotto con una storia di centinaia d’anni, ma e’ la
conferma della necessita’ di spingerlo e promuoverlo in modo
adeguato”. x

TUTELA MADE IN ITALY,FAVA:BENE ETICHETTATURA, MA DA SOLA NON BASTA

“Per la tutela del ‘Made in’ non
esiste una legislazione altrettanto forte, imponente e
strutturata come la nostra. Non servono quindi leggi in piu’,
bisognerebbe che diventassero un patrimonio diffuso. Accanto a
questo ritengo positive le norme sull’etichettatura, che
contribuiscono alla trasparenza, ma che da sole non bastano,
perche’ serve un progetto serio legato alla promozione dei
prodotti tipici”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della
Lombardia, Gianni Fava, intervistato dal professor Corrado
Giacomini, economista agrario dell’Universita’ di Parma, nel
corso del convegno “Il sistema agroalimentare: tutele di
sicurezza e repressione delle frodi nel mito del Made in Italy”,
organizzato dall’Accademia nazionale Virgiliana.

COMPETENZA ESCLUSIVA MESSA A RISCHIO DA REFERENDUM – Gia’
presidente della prima commissione parlamentare d’inchiesta sul
fenomeno della contraffazione e l’agropirateria del Made in
Italy, istituita nel 2010 quando era deputato alla Camera,
l’assessore lombardo Fava ha lanciato l’allarme sul futuro
dell’agricoltura in caso di modifica della Costituzione.
“Sull’agricoltura abbiamo in teoria una competenza esclusiva –
ha specificato Fava ai numerosi avvocati presenti all’incontro.
Eppure tale prerogativa e’ messa alla prova e corre gravi rischi,
visto che il 4 dicembre si decidera’ del futuro della
Costituzione. Invito i cittadini e non solo il mondo agricolo a
votare ‘No’, per evitare che venga applicata la clausola di
supremazia, prevista dalla riforma Boschi, in base alla quale la
competenza sull’agricoltura delle Regioni verrebbe applicata a
intermittenza e discrezionalmente, in virtu’ di un non meglio
precisato interesse superiore nazionale”.

Fava ha anche auspicato un ruolo piu’ ampio delle Regioni in
rapporto con l’Unione europea. “E’ ora che vi sia un dialogo
diretto e costruttivo, senza intermediazioni ad opera di un
ministero che 20 anni fa e’ stato abolito”, ha concluso
l’assessore lombardo.x

SITI UNESCO, CAPPELLINI DOMANI A BRESCIA

L’assessore alle Culture, Identita’ e
Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini interverra’
domani, sabato 15 ottobre, ai lavori del convegno ‘Donne e
potere nell’eta’ longobarda (568- 774 dC)’.

In questa occasione saranno presenti esponenti di sette siti
UNESCO italiani: Cividale del Friuli (Udine, Friuli-Venezia
Giulia), il monastero di Santa Giulia a Brescia con la basilica
di San Salvatore e l’area archeologica del foro romano, una
delle sette localita’ che fanno parte del sito ‘Longobardi in
Italia: luoghi del potere’, il Castrum di Castelseprio con il
convento di Torba, la chiesa di S. Maria Foris Portas e i ruderi
del santuario di Giovanni Evangelista in provincia di Varese,
Spoleto (Umbria), Campello Sul Clitunno (Perugia, Umbria),
Benevento (Campania), Monte Sant’Angelo (Foggia, Puglia).

– ore 9.30, Complesso museale di Santa Giulia (Via dei Musei,
81/b – Brescia). x

MUSEO DEL CICLISMO DEL GHISALLO, ROSSI: DIECI ANNI DI PASSIONE E DI MITO

“Il decennale del Museo del ciclismo
Madonna del Ghisallo di Magreglio, che sorge in provincia di
Como accanto al Santuario, e’ la festa della passione e del mito
per le due ruote”. Lo afferma l’assessore di Regione Lombardia
allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi commentando
l’evento della ‘casa’ dei campioni del ciclismo.
“Quelle magliette, quelle biciclette, quei nomi – dice
l’assessore Rossi -: il Museo del Ghisallo non richiama solo la
storia del ciclismo, ma quella di qualsiasi appassionato e’
scandita dalle emozioni che ci hanno dato gli eroi del pedale.
Il ciclismo e’ sicuramente, tra tutti, lo sport in cui la parola
epico non e’ sprecata”.

MOMENTI DA LEGGENDA – “Tutti noi ci ricordiamo – continua
l’assessore – le fughe eroiche in montagna, le discese
adrenaliniche, gli scatti dei velocisti, quei traguardi che
spesso sono diventati leggenda. Ognuno di questi eventi e’
associato a un periodo della nostra vita, ad una situazione, ad
un ricordo bello e brutto che sia. Per questo il Museo del
Ghisallo non e’ solo una vetrina del ciclismo, ma rappresenta un
bellissimo libro che raccoglie pagine della nostra vita”.

LOMBARDIA TERRA DI CICLISTI – “La Lombardia – conclude
l’assessore Rossi – e’ terra di ciclismo e ciclisti, con
centinaia di societa’ e migliaia di atleti impegnati in piu’ di
1000 gare l’anno. Sul Colle del Ghisallo sono state scritte
pagine indelebili del nostro ciclismo e solo qui poteva nascere
un museo che e’ anche sprone ed esempio per tanti giovani che si
avvicinano a questo sport con passione e divertimento. Dieci
anni sono tanti, non sono mancate le difficolta’ sempre superate
forse anche grazie ai buoni auspici della Madonna del Ghisallo,
la patrona dei ciclisti che dal santuario protegge il Museo.
Tanti auguri. Happy birthday”.

Il Museo da un anno ha riaperto regolarmente al pubblico con
importanti risultati di frequentazione. Nel 2016 ha fatto
registrare 10.000 visite (piu’ del 75% paganti ma dalla
inaugurazione si contano 100.0000 presenze). I visitatori sono
arrivati da tutto il mondo: Francia, Germania, Inghilterra,
Scozia, Belgio, Australia, Giappone, Cina, Russia e Sud Africa.
Il weekend del decennale del Museo sara’, dunque, solo l’epilogo
di una serie numerosa di eventi 2016, per dare a tutti
appuntamento con il nuovo anno per una stagione 2017 che si
aprira’ ai primi di marzo.

Sabato 15, alle 17, e’ in programma un evento promosso da
Alpenround, associazione che si definisce una sfida per
appassionati di ciclismo che amano la natura, l’amicizia e le
sfide di ogni tipo, non conta il tempo che i metti, ma la voglia
di divertirsi, di scoprire, di sfidare se stessi a fare cose
nuove e che omaggia il Ghisallo con un suo evento.x

FOOD SECURITY, F.SALA:SAREBBE BELLO TAVOLO COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DAL 2017

“In Lombardia abbiamo tante realta’ che
si occupano di rapporti internazionali. Sarebbe bello
coinvolgerle in un Tavolo Regionale per la Cooperazione
Internazionale gia’ dal 2017 per studiare soluzioni nell’ambito
della food security e della food safety. E l’area Expo potrebbe
essere un punto di riferimento”. Lo ha detto il vicepresidente
di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale,
Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala,
intervenendo al convegno “La legacy di Expo: Carta di Milano e
Urban Food Policy Pact” alla Societa’ Umanitaria a Milano.

SU CIBO SIAMO NUMERI UNO AL MONDO – “Durante il Lombardia Expo
Tour abbiamo spiegato in giro per i nostri territori
l’importanza della food security e della food safety. Dobbiamo
essere orgogliosi di vivere in una realta’ in cui i controlli
alimentari sono eccelsi e hanno prodotto una qualita’ alimentare
elevatissima che ci porta a essere i numeri uno al mondo”, ha
proseguito il vicepresidente.

SU AREA EXPO INVESTITI 50 MILIONI PER EVITARE ABBANDONO
-“Sull’area Expo – ha proseguito Sala – Regione Lombardia ha
preso l’impegno di investire 50 milioni di Euro per mantenerla
viva, riaprirla al pubblico ed evitare che finisse preda di
abbandono e degrado. Abbiamo molti progetti per i prossimi mesi
per coinvolgere studenti e progetti innovativi e siamo pronti a
investire altri 150 milioni di Euro. Ma il Governo deve fare la
sua parte. Human Technopole arrivera’ piu’ avanti ma bisogna
riempire l’area di contenuti da subito”.

SITO SI PRESTA A EDUTAINMENT “L’area Expo e’ per il 50% scoperta
e si presta per questo ad attivita’ di ‘edutainment'”, ha poi
detto ancora il vicepresidente.

AREA INTERESSANTE ANCHE PER OLIMPIADI 2028
“L’idea di ospitare le Olimpiadi 2028 in Lombardia e’
straordinaria. Possiamo coinvolgere le eccellenze del territorio
e perche’ non pensare anche all’area Expo, che e’ una struttura
che offre molteplici opportunita’”, ha concluso il
vicepresidente

CONSEGNATI PREMI A PROTAGONISTI EXPO – Al termini degli
interventi sono stati consegnati i premi per la sostenibilita’ e
l’innovazione ai protagonisti di Expo 2015food

EDUCAZIONE AGROALIMENTARE, FAVA: LOMBARDIA HA MOLTO DA COMUNICARE

“L’agricoltura passa anche dalla
comunicazione e dalle attivita’ didattiche, che portano alla luce
gli aspetti culturali, tradizionali, della biodiversita’ e della
ricchezza del settore primario, per invitare non solo alla
conoscenza del settore, ma anche a una corretta alimentazione.
La Lombardia ha molto da comunicare ed e’ per questo che
l’assessorato regionale ha aumentato il budget da 73.000 a
91.250 euro, messo a disposizione per il bando di cui oggi e’
stata approvata la graduatoria”. E’ soddisfatto l’assessore
regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, perche’ l’attenzione sul
tema e’ stata molto alta e la qualita’ dei progetti approvati
coinvolge i cittadini, i consumatori e gli studenti.

La graduatoria dei progetti di educazione agroalimentare
regionali e’ stata approvata con decreto n. 850 del 13 ottobre
2016 della Struttura Servizi alle filiere agro-forestali.

Sulla base della graduatoria formulata dalla Commissione
verranno acquisiti beni e servizi dagli organizzatori dei primi
11 progetti in elenco, con un eventuale scorrimento della
graduatoria in caso di rinuncia di uno o piu’ dei soggetti
proponenti.

I soggetti proponenti dei progetti individuati verranno ora
contattati da Ersaf per la definizione degli aspetti
organizzativi ed economici delle singole attivita’.x