“E’ la regione che meglio ha sviluppato
l’agrobusiness nell’area balcanica, e resta per noi
interlocutore privilegiato con cui abbiamo già avviato una serie
di contatti volti alla possibilità di avviare forme di
cooperazione per sviluppare la loro agricoltura con la nostra
tecnologia. C’è dunque interesse da parte loro a scambiare
informazioni sul versante della meccanica agricola, che resta
punto forte della nostra vocazione industriale e che in questi
anni ha sviluppato punte di eccellenza sotto il profilo
dell’innovazione tecnologica”.
Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni
Fava, che insieme al presidente Roberto Maroni ha incontrato
oggi il presidente della Provincia Autonoma di Vojvodina
(Serbia), Bojan Pajtic. La delegazione serba era composta da
Sinisa Lazic, Direttore dello European Affairs Fund della
Vojvodina, e Goran Mihajlovic, Advisor del Presidente per i
Media. La Vojovodina, capitale Novi Sad, rappresenta il 40%
dell’export e il 45% degli investimenti diretti esteri.
CONTESTO AGRICOLO NON DELOCALIZZABILE – “Tutto ciò in un
contesto, come quello agricolo, che – ha aggiunto l’assessore –
tendenzialmente non si può delocalizzare. Potremo, dunque,
implementare la loro vocazione con aiuti e sostegno
‘tecnologico’ nel rispetto di ruoli e reciproche peculiarità”.
La Lombardia è la prima regione italiana nell’ interscambio con
la Serbia; nel 2013 interscambio è stato di 538 milioni di euro
mentre il valore delle esportazioni lombarde è stato pari a 347
milioni di euro, 191 milioni di euro l’import (fonte Istat).
L’Italia è al terzo posto nell’interscambio commerciale con la
Serbia, è il primo mercato delle esportazioni serbe e il terzo
fornitore dopo la Federazione Russa e la Germania. (Ln)