WE LIGHT

Tra moda e tecnologia, che si tratti di indumenti per lo sport, lavoro o altro ancora non fa differenza. I capi intelligenti «leggeri, ergonomici e sicuri», saranno integrati con sistemi microelettronici e sensori incapsulati all’interno di materiali in grado di dissipare l’energia termica e non solo!
I sensori consentiranno di acquisire i dati delle prestazioni atletiche e della qualità dell’aria ma ci sarà una parte interattiva, grazie a un’app che «che leggerà questi dati raccolti in un archivio open source con la possibilità di avere suggerimenti sui percorsi “green” per evitare le zone a inquinamento urbano più elevato».  Lo sguardo verso l’abbigliamento del futuro parte dal progetto We Light (Wearable Lighting for smart apparels) cui partecipano Enea, università di Modena e Reggio Emilia, il laboratorio di Ricerca Industriale Mist e-r e alcuni altri. «I capi accessoriati con questi toolkit saranno altamente funzionali e utili anche in altri settori della moda o negli ambienti di lavoro dove ad esempio consentiranno di segnalare agli operatori l’accesso in zone pericolose>> afferma Sergio Petronilli, ricercatore Enea del Laboratorio Cross Tec per Distretti Urbani e Industriali