NON SONO SOLO CHIACCHERE

Diffuse in tutta Italia, non a caso, sono state inserire nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali. Sono costituite da un impasto di farina, zucchero, burro e uova, vengono poi tagliate a strisce e infine fritte divenendo così croccanti e  friabili come a noi piacciono tanto. Sono le chiacchiere o bugie o frappe o crostoli, ma hanno tanti altri nomi, è uno dei pochi dolci italiani con la caratteristica di avere un nome diverso a seconda della regione in cui viene prodotto. Preparate in occasione del Carnevale sono buonissime… un dolce che lascia pienamente soddisfatti ma che presenta una pericolosa insidia, provoca dipendenza. Ogni volta che verrà aperta una confezione andrà incontro ad un solo ed inequivocabile destino, la fine.  Si parte sempre con l’idea di assaggiarle, per poi venire colti da una frenesia tale, da farci ritrovare la lucidità solo quando finiscono. Anche se chiamate in modi diversi da regione a regione, avere forme diverse, e qualche ingrediente diverso da zona a zona, una cosa le accomuna… il sorriso compiaciuto e l’espressione soddisfatta che compaiono in coloro che le hanno appena assaggiate in qualsiasi zona della nostra penisola. Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani