“La Lombardia e’ una terra di
innovazione, e’ la sua vocazione naturale quella verso la ricerca
e lo sviluppo di cose nuove e sono lieto che anche Confindustria
abbia scelto la strada dell’innovazione, unendo Lecco e Sondrio,
immagino che non sara’ stato facile convincere le resistenze, ma
questa e’ la strada giusta”. Lo ha spiegato il presidente della
Regione Lombardia Roberto Maroni, questa sera, nel corso dei
lavori dell’Assemblea di Confindustria Lecco-Sondrio a Colico
(Lecco).
PUNTO DI RIFERIMENTO – “Voglio prendere a modello quanto state
facendo – ha proseguito Maroni -, perche’ anche noi siamo
chiamati a innovare sul piano istituzionale, perche’, tra poco,
le Province spariranno e saranno sostituite da un livello
intermedio di ‘area vasta’ o ‘area omogenea’, che dobbiamo
ancora definire, e penso che l’esperienza che state facendo
possa davvero essere un punto di riferimento anche per noi, che,
nei prossimi mesi, dovremo mettere mano alla ridefinizione dei
confini amministrativi con l’unico obiettivo di dare risposte
piu’ concrete e tempestive ai cittadini”.
ECCELLENTE COLLABORAZIONE, ANCHE CRITICA – “In questi due anni e
mezzo – ha proseguito il presidente – abbiamo fatto molto per il
sostegno concreto a chi fa impresa e voglio ringraziare
Confindustria e il mondo delle imprese per l’eccellente
collaborazione, qualche volta anche critica, perche’ questo ci
permette di avere idee e contributi e ci consente di fare le
cose per bene”.
FONDI EUROPEI – “Per il periodo 2014-2020 – ha ricordato Maroni
– abbiamo a disposizione fondi europei per circa 2 miliardi di
euro e vogliamo spendere tutti questi fondi che ci sono stati
garantiti per il sostegno alle imprese, per le politiche attive
del lavoro e per le infrastrutture. Sono molto soddisfatto di
questo negoziato che abbiamo avuto con l’Unione europea, che ci
ha garantito il 60 per cento in piu’ di risorse rispetto alla
programmazione precedente”. “Questo – ha spiegato – non e’ stato
un gentile regalo europeo: questi soldi ci sono stati dati in
quanto abbiamo presentato progetti concreti e condivisi. Noi
vogliamo spendere e investire queste risorse, attraverso dei
bandi, e vogliamo dialogare con il mondo delle imprese, per
capire dove mettere questi soldi, quali sono oggi le esigenze
delle imprese, anche in base alle specificita’ dei territori che
meritano la dovuta attenzione”. “Il dialogo sociale con i corpi
intermedi, con chi rappresenta la societa’ o con chi rappresenta
il mondo delle imprese – ha concluso Maroni – per me e’
fondamentale”. (Ln)