“La Regione e’ pronta ad ascoltare le
esigenze dei floroviviaisti in termini di regolamentazione della
certificazione per la manutenzione del verde, come previsto dal
collegato agricolo, ma dovete stare attenti a quanto prevede
l’Unione europea, favorevole alle attestazioni volontarie.
Questo potrebbe significare che, senza l’obbligatorieta’ di
adesione, l’operazione potrebbe non avere successo”. Cosi’ ha
detto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava,
prendendo parte al convegno organizzato da Assofloro
Lombardia-florovivaisti Bresciani sul tema ‘Verde benessere,
condizione imprescindibile per la nostra salute’, a Palazzo
Loggia di Brescia.
Il tema e’ legato all’articolo 12 del collegato agricolo
approvato dal Parlamento, che prevede appunto che gli operatori
agricoli operino sulla scorta di un attestato di idoneita’ alla
manutenzione del verde; un’abilitazione che deve essere
regolamentata dalle Regioni.
“La Lombardia e’ stata la prima Regione che ha creato un albo dei
contoterzisti – ha ricordato Fava -, ma devo ricordare che
questo ha avuto modesti risultati, anche perche’ l’iscrizione non
era obbligatoria e nessun ente pubblico o privato ha chiesto che
tale requisito fosse prioritario per l’affidamento delle
operazioni di servizio in agricoltura”.
Ribadendo comunque la disponibilita’ di Palazzo Lombardia al
dialogo, l’assessore Fava ha raccomandato che i principi
ispiratori della certificazione siano l’efficacia, l’assenza dei
vincoli burocratici e, se possibile, l’obbligatorieta’ del
sistema di attestazione. “Non posso pero’ non ricordare che
l’Unione europea si schiera per la volontarieta’, per questioni
di libera concorrenza sul mercato – ha reso noto -. Per cui temo
che il provvedimento governativo venga a scontrarsi con
questioni concrete, denotando qualche debolezza”.