GAMES 2025

Sport come strumento per promuovere l’importanza della solidarietà e dell’inclusione, ma anche come mezzo per mostrare concretamente il ruolo fondamentale della scienza e della medicina come ambiti principe per offrire a chi ha subìto un trapianto l’opportunità di riappropriarsi di una normalità, prima preclusa dalla malattia.

Questi sono alcuni dei punti chiave dell’intervento del governatore lombardo, Attilio Fontana, che oggi a Palazzo Lombardia, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della 25ª edizione dei ‘World Transplant Games 2025’, iniziativa sportiva in programma a Dresda, in Germania, dal 17 al 24 agosto, dedicata a persone che hanno subito trapianti d’organo e tessuti.

All’evento erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega allo sport e ai giovani, Federica Picchi, Giuseppe Vanacore, presidente ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) e Giuseppe Feltrin, direttore CNT (Centro Nazionale Trapianti).

“Quella che presentiamo oggi – ha detto Fontana – è un’iniziativa che si caratterizza non solo per l’alto significato etico legato alla solidarietà e all’inclusione, ma anche per la sua capacità di trasmettere concretamente il valore della scienza e della medicina come strumenti per permettere a chi ha subìto un trapianto di riconquistare una parte importante della sua vita, ritrovando la gioia di partecipare a un’attività prima preclusa a causa della malattia. Chi partecipa a questa manifestazione testimonia concretamente la forza di reagire e di riscattarsi di fronte alle difficoltà della vita. È un messaggio importantissimo”.

“Questi giochi – ha aggiunto il presidente di Regione Lombardia – rappresentano inoltre un’iniziativa di avvicinamento ai Giochi Olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026, che sono la massima rappresentazione dei valori dello sport e dell’inclusione. Si tratta di un appuntamento sportivo che testimonia la grande capacità di reagire alle difficoltà e di trovare nello sport un luogo privilegiato di riscatto e solidarietà”.

A rimarcare il ruolo chiave di questa iniziativa per mostrare concretamente il valore della scienza anche Giuseppe Feltrin, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti. “La partecipazione della squadra italiana ai World Transplant Games – ha detto – rappresenta un motivo di grande orgoglio per l’intera Rete nazionale trapianti. Gli atleti in gara sono il simbolo concreto della forza del nostro sistema sanitario. Con il loro esempio dimostrano che il trapianto non solo salva la vita, ma le restituisce forza, energia e futuro. Ogni testimonianza di questi ragazzi vale più di una vittoria”.

Le potenzialità di questo evento come mezzo per comunicare in modo efficace, attraverso testimonianze dirette, l’importanza della cultura della donazione degli organi è stato invece Giuseppe Vanacore, presidente ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto). “Auspico – ha detto – che questi giochi siano un’occasione per diffondere maggiormente la cultura del dono. Quest’iniziativa permetterà ai partecipanti, a chi ha vinto una battaglia di gareggiare, diventando un testimone dei valori della solidarietà e dell’inclusione che da sempre contraddistinguono lo sport”.