LOMBARDIA E’ RICERCA

In base alle motivazioni espresse dalla Giuria, quella di Kroemer e’ “Una scoperta che ha un impatto diretto sul prolungamento della vita in salute dei cittadini, attraverso una ricerca che dimostra come la restrizione calorica attiva dei meccanismi che degradano le proteine alterate e
quindi mantengono l’organismo piu’ in salute. Il criterio della
giuria e’ stato quello di identificare una ricerca di base il piu’
vicino possibile all’applicazione clinica, che mette infatti le
basi per il futuro sviluppo di farmaci in grado di rallentare il
processo di invecchiamento”.

La scoperta di Guido Kroemer riguarda l’estensione della longevita’ mediante induzione dell’autofagia mediata dalla restrizione calorica.

L’autofagia e’ il meccanismo con cui le cellule del nostro corpo
identificano al proprio interno i ‘rifiuti’, cioe’ i meccanismi e
le funzioni ormai vecchie ed alterate, e le eliminano in modo
selettivo cosi’ da liberare materiale utile per ricostruire nuove
strutture piu’ giovani e meglio funzionanti.

Guido Kroemer ha scoperto che proprio l’autofagia e’ uno dei
segreti della longevita’.

Il fatto che l’autofagia si manifesti spesso nelle cellule
sottoposte ad uno stress letale, prima della loro
disintegrazione finale, ha alimentato a lungo l’ipotesi storica
che l’autofagia sia un meccanismo di suicido cellulare.

Il medico-biologo cellulare Guido Kroemer nel suo
laboratorio a Parigi ha invece scoperto che l’autofagia, indotta
dalla restrizione calorica, non contribuisce alla morte
cellulare. Anzi, l’autofagia riduce la propensita’ delle cellule
a suicidarsi via apoptosi. Da questa osservazione e’ nato il
postulato che l’autofagia sia un meccanismo di protezione
cellulare che salvaguardia l’integrita’ cellulare e contribuisce
alla riparazione delle strutture danneggiate dallo stress
esterno o interno.
Infatti, Guido Kroemer ha scoperto che l’induzione genetica
dell’autofagia aumenta la longevita’ di un verme chiamato
Caenorrhabditis elegans. Da questa scoperta e dagli studi e
dalle collaborazioni che ne sono succedute sono emerse altre
evidenze fondamentali: ad esempio la scoperta che la spermidina,
una poliamina naturalmente contenuta nel cibo, possiede la
capacita’ d’indurre l’autofagia in vari modelli rappresentativi
dell’evoluzione: il lievito, C. elegans, la mosca della frutta
(Drosophila melanogaster), il topo e le cellule umane coltivate
in vitro. Di fondamentale importanza e’ la scoperta che
l’ingestione cronica di spermidina aumenta la longevita’ di vari
organismi modelli via induzione dell’autofagia.

Da queste scoperte e’ stato possibile dedurre una regola generale: l’autofagia non e’ soltanto un meccanismo di protezione cellulare ma ha anche potente effetto anti-aging.
Guido Kroemer ha postulato l’esistenza dei ‘caloric restriction
mimetics’ (CRMs), composti che mimano la restrizione calorica.
Inibitori o attivatori di enzimi con strutture molto diverse, i
CRMs, possono convergere nel loro modo d’azione verso una via
comune che imita gli effetti benefici del regime ipocalorico. Al
contrario, l’iperalimentazione e l’obesita’ inibiscono
l’autofagia. Inattivando il meccanismo anti-aging principale,
l’obesita’ accelera l’invecchiamento biologico e anticipa la
manifestazione della sindrome metabolica e delle malattie legate
all’eta’.

Kroemer ha dimostrato che una gamma di CRMs differenti
(idrossicitrato, resveratrolo, spermidina e altri) aumentano la
capacita’ del sistema immunitario a controllare la crescita
tumorale tramite l’induzione dell’autofagia nelle cellule
cancerose. L’idrossicitrato blocca lo sviluppo del cancro
polmonare, mentre il resveratrolo previene il cancro
intestinale.