“Questo incontro per me è molto
importante, perché sono interessato ad ascoltare da voi quali
sono le vostre richieste o proposte e capire come migliorare la
capacità della nostra regione di attrarre investimenti esteri e
come migliorare nel sostegno alle nostre imprese, ovviamente nei
limiti delle nostre possibilità di azione, perché non tutte le
leve sono in mano nostra, ma dove possiamo agire lo facciamo,
mettendo il massimo sforzo nella nostra azione”. Lo ha detto il
presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo,
questa mattina, a Palazzo Lombardia, all’incontro tra la Regione
Lombardia e l’American Chamber of Commerce in Italy’.
“Non tutto quello che succede in Lombardia dipende da noi come
Regione – ha proseguito Maroni -, ma tutto quello che succede in
Lombardia mi interessa e, se c’è qualcosa che rallenta lo
sviluppo economico o rappresenta un ostacolo per le imprese,
allora me ne voglio fare carico”.
LA LOTTA ALLA BUROCRAZIA – “Siamo molto impegnati – ha ricordato
il presidente – nella lotta alla burocrazia, che rallenta, costa
e non dà risposte nei tempi che il mondo di oggi richiede. Per
questo abbiamo intrapreso diverse iniziative, tra cui la
sperimentazione degli ‘Angeli anti burocrazia’, ovvero trenta
giovani neo laureati lombardi che abbiamo assunto per dodici
mesi e disseminato in tutte le province lombarde, con il compito
di recarsi presso l’imprenditore che ha un problema burocratico
e risolvergli questo problema in tempi rapidi. E’ una
sperimentazione che stiamo facendo e, se funziona, la
estenderemo”.
AUMENTARE INVESTIMENTI IN RICERCA E INNOVAZIONE –
“Abbiamo molte risorse dall’Europa che indirizziamo per
migliorare la nostra competitività e la capacità di attrarre
investimenti, partendo dalla naturale vocazione che ha la
Lombardia nel fare ricerca e innovazione – ha spiegato il
governatore -, una naturale vocazione al futuro, perché qui ci
sono 13 università, 6 parchi tecnologici, 19 Irccs e 500 centri
di ricerca tra quelli pubblici e privati e tutte le più
importanti società multinazionali o internazionali che investono
in ricerca e innovazione sono qui in Lombardia e il 39 pe cento
delle società americane presenti in Italia ha sede a Milano”.
NATURALE VOCAZIONE – “Voglio sostenere questa nostra naturale
vocazione – ha concluso Maroni – e quello che voglio fare è
raddoppiare gli investimenti regionali in innovazione e ricerca,
che già oggi sono i più alti in Italia, che attualmente
rappresentano l’1,6 per cento oggi del Pil, regionale che
ammonta a 330 miliardi, e voglio, entro il 2018, arrivare a
portare questi investimenti in ricerca e innovazione al 3 per
cento del nostro Pil. Ma vogliamo sostenere la ricerca
applicata, non quella di base: non vogliamo finanziare i
ricercatori, ma chi fa ricerca che poi trova applicazione
concreta per il mondo delle circa 900.000 imprese lombarde, la
cui stragrande maggioranza è fatta di piccole e piccolissime
imprese”. (Ln)