CANTINA ANGELINETTA SCRIGNO DI PRODUZIONI DOC

“Cantina Angelinetta a Domaso (Como)
puo’ essere un polo di valorizzazione della viticoltura eroica,
delle produzioni comasche e di riconoscimento del coraggio dei
giovani di entrare, da protagonisti, nel settore primario”. L’ha
detto l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni
Fava al termine della visita, nel tardo pomeriggio di ieri,
della cantina comasca, nelle Terre lariane.

PROMOZIONE ENOICA E DI PRODOTTI LOCALI – “La cantina Angelinetta
e’ nata nella casa di Gianfranco Miglio – ha ricordato
l’assessore Fava – e vede ancora alcune botti da lui fatti
realizzare in Trentino oltre che l’utilizzo di vitigni cari
all’indimenticabile professore”. “Si tratta di una realta’ – ha
continuato – che vede un giovane determinato alla sua guida e
dove i vitigni cari a Miglio sono oggi base di una produzione
enoica di qualita’ e degna di essere protagonista, avanzo
ufficialmente la proposta, di uno o piu’ eventi che valorizzino e
promuovano il vino locale unitamente alle specialita’ tipiche con
una connotazione identitaria e territoriale”.

VITICOLTURA EROICA – “Grazie a Emanuele Angelinetta – ha
sottolineato l’assessore -, in quella che fu la casa del
professore e nei terreni vicini nascono vini di pregio, come
quelli della viticoltura eroina che celebreremo domani a Palazzo
Pirelli con il Cervim e le produzioni di Valtellina, Terre
Lariane e Valcamonica”. “Bene le degustazioni mirate della
cantina – ha proseguito -, ma ripeto che, con Regione, si puo’
immaginare qualche evento, tra qualche mese, per il vino e i
prodotti comaschi in una location storica e di assoluto impatto
panoramico”.

TERROIR PER BIANCHI DI VALORE – “Il terroir di queste zone – ha
spiegato l’assessore Fava – si sta dimostrando piu’ adatto alla
produzione di vini bianchi come il Sauvignon e il Verdese, tanto
caro a Miglio, ma non mancano produzioni di Rossi come il
Riesling e’ il Merlot Marzemino”. “Sono gli elementi importanti e
caratteristici di una produzione gia’ nelle carte dei ristoranti
non solo comaschi – ha concluso – che intendiamo aiutare nella
promozione sottolineando la vicinanza di Regione ai giovani
agricoltori, alla viticoltura eroica e alle iniziative dei
territori, quelle che rendono il ‘Made in Lombardy’ un
patrimonio assoluto che invita a raddoppiare anche gli sforzi
gia’ in atto contro contraffazione e ‘italian sounding'”. x

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