MODA: MODELLO VIRTUOSO DI INTEGRAZIONE SCUOLA-LAVORO

“Oltre a far conoscere i risultati
positivi che sono stati ottenuti attraverso ‘Magazzini Aperti’,
siamo qui per diffondere la conoscenza di questa iniziativa come
un modello virtuoso di integrazione tra il sistema
dell’insegnamento e della formazione con quello della produzione
nel settore della moda”. Cosi’ l’assessore regionale allo
Sviluppo economico, oggi al Museo nazionale della Scienza e
della Tecnologia di Milano, a margine della sesta tappa di
‘Magazzini Aperti on tour’, il road show promosso da Regione
Lombardia in collaborazione con Milano Unica e Sistema Formativo
Piattaforma Moda per far conoscere alle scuole superiori di Moda
e alle aziende del territorio il progetto ‘Magazzini Aperti’,
l’iniziativa regionale nata per sostenere studenti e i giovani
fashion designer nelle loro attivita’ formative e nell’incontro
con il mondo delle imprese.

OLTRE 800 PERSONE COINVOLTE – “Per questa appuntamento milanese
– ha dichiarato l’assessore – abbiamo coinvolto undici istituti
professionali in un evento unico che tra studenti, pubblico e
operatori ha visto la partecipazione di piu’ di 800 persone”.

‘METODO BOTTEGHE’ – “Il metodo che Regione Lombardia ha voluto
introdurre insieme agli importanti partner di questa idea – ha
sottolineato l’assessore – e’ quello delle vecchie botteghe:
imparare lavorando, senza trascurare l’aspetto fondamentale
dell’educazione e della formazione culturale e scientifica.
Abbiamo infatti dato ai giovani l’opportunita’ di entrare in
contatto con la realta’ produttiva del settore tessile e di
imparare il piu’ possibile dai maestri, quelli della scuola e
quelli nelle imprese”.

ESIGENZA PRATICA – “Magazzini Aperti – ha aggiunto l’assessore –
e’ nata da un’esigenza molto pratica: mettere a disposizione
degli studenti, per le loro esercitazioni, materiali pregiati.
Ma i materiali pregiati sono costosi e per questo abbiamo
pensato che attraverso un coinvolgimento delle imprese del
settore le scuole avrebbero potuto averle se non gratis, almeno
a prezzi contenuti con vantaggi per entrambe le parti. Le
imprese hanno risposto positivamente e cosi’ da un’esigenza molto
semplice e’ nato un progetto grande”.

GUARDARE A SVILUPPO FUTURO – “La moda lombarda – ha continuato
l’assessore – vale circa 35 miliardi di euro, un terzo del
fatturato nazionale e’ prodotto nella nostra regione: non solo a
Milano, che con la fashion week si conferma una capitale
dinamica e attraente, ma in tutto il territorio, con le province
di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova Monza e Varese, che
segnano crescite nell’export vicine anche alla doppia cifra. Per
noi valorizzare le idee dei giovani, dare loro opportunita’,
mettere a sistema la loro creativita’ e l’attenzione al bello –
ha concluso – vuol dire guardare al futuro e garantire
continuita’ nello sviluppo di un comparto che e’ in grado di
generare anche importanti indotti legati al turismo e al
commercio”.

CONTRIBUTI PER 37 MILIONI – “Durante questa legislatura, per
valorizzare ulteriormente questa eccellenza abbiamo destinato
circa 37 milioni di euro per sostenere questo settore: un
impegno che ha permesso di generare investimenti per piu’ di 50
milioni di euro ed accrescere la competitivita’ e l’innovazione
delle nostre imprese. Per i prossimi due anni – ha concluso
l’assessore regionale – investiremo altri 10 milioni di euro e
continueremo a sviluppare, in collaborazione con il sistema
formativo, associativo e istituzionale, interventi integrati e
sussidiari con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione, la
formazione e la creativita’ dei giovani, la contaminazione tra
settori, lo realizzazione di network di impresa e di progetti
pubblico-privati”. x

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