SAGRE, PAROLINI: RITROVARE EQUILIBRIO TRA TRADIZIONI E TUTELA COMMERCIO

“Siamo pronti a modificare la legge di
riferimento, perché è necessario ritrovare il giusto equilibrio
fra il rispetto delle tradizioni, il principio della libera
iniziativa e la tutela delle attività commerciali esistenti”. È
quanto ha dichiarato in Consiglio regionale Mauro Parolini,
assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione
Lombardia, durante la seduta del Consiglio che ha esaminato, e
approvato, la ‘Proposta di risoluzione in materia di
somministrazione temporanea in occasione di sagre e fiere’,
presentata dal consigliere Mauro Piazza.

IL DISPOSITIVO – Il dispositivo, frutto del lavoro comune tra
l’Assessorato al Commercio e la Commissione consiliare di
riferimento (Attività produttive e Occupazione), impegna la
Giunta regionale a proporre modifiche normative finalizzate,
sostanzialmente, a evitare forme di concorrenza sleale. Questo
attraverso l’obbligo di predisposizione da parte dei Comuni di
regolamenti che contengano criteri, calendari, attività di
monitoraggio, condivisione nella programmazione con altri
soggetti istituzionali e associativi, sanzioni e divieti, ma
anche semplificazione, valorizzazione delle sagre storiche e di
quelle dove la somministrazione di alimenti e bevande
rappresenti un elemento di attrattività e promozione culturale o
sociale.

SAGRE SONO PATRIMONIO SOCIALE – “Le sagre – ha spiegato
l’assessore Parolini – rappresentano senza dubbio alcuno un
patrimonio sociale, culturale, storico, religioso ed
enogastronomico da valorizzare e svolgono un ruolo importante
per la promozione turistica del territorio e per lo sviluppo di
economie locali. Ma non possono diventare – ha continuato – un
escamotage per realizzare attività commerciali o per eludere gli
obblighi cui il commercio in sede fissa e ambulante è soggetto”.

GARANTIRE EQUILIBRIO – “Sarà quindi indispensabile – ha concluso
l’assessore Parolini – garantire un corretto equilibrio tra le
attività delle manifestazioni temporanee, molto frequenti in
alcune zone della Lombardia soprattutto nei mesi estivi, e
quelle degli esercenti in sede fissa, nonché ottimizzare, in una
logica di sussidiarietà, il ruolo programmatorio dei Comuni
nella stesura dei regolamenti e dei calendari delle
manifestazioni sui territori di riferimento”. (Ln)

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