DOP ECONOMY

Con il sostegno della Regione, Ascovilo (Associazione dei Consorzi di Tutela dei Vini Lombardi) investe sull’enoturismo. Parte infatti dalla Lombardia un progetto che punta a rivoluzionare l’enoturismo italiano: la realizzazione del primo grande portale nazionale interamente dedicato al turismo del vino.

La sfida è trasformare il digitale in uno strumento concreto di valorizzazione dei territori, delle esperienze e dei produttori. Alla guida del progetto, sul piano strategico Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo, e sul piano scientifico Roberta Garibaldi, nome di riferimento del turismo enogastronomico in Italia e all’estero, già CEO di ENIT e vicepresidente del Comitato Turismo OCSE.

“La Lombardia – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – si conferma laboratorio d’innovazione anche nel settore enoturistico, mettendo in rete le eccellenze dei nostri territori attraverso strumenti digitali concreti e accessibili. Questo progetto di Ascovilo rappresenta un’opportunità strategica per valorizzare la filiera vitivinicola. Si tratta di un percorso virtuoso, rafforzare il legame tra vino e territorio e offrire alle imprese uno strumento moderno per promuoversi in Italia e all’estero. È un’iniziativa che parla di futuro, ma con radici profonde nella nostra identità agricola”.

“Il portale – afferma Giovanna Prandini – non sarà una semplice vetrina, ma un ecosistema digitale integrato, pensato per ispirare, informare e accompagnare il viaggiatore dalla scoperta alla prenotazione di esperienze autentiche. Grazie a una struttura multicanale, accessibile e interattiva, sarà possibile esplorare cantine, itinerari, eventi e percorsi su misura, costruiti in base al proprio profilo di viaggiatore o wine lover. Il cuore della narrazione sarà proprio il territorio lombardo, scelto come laboratorio di lancio per sperimentare modelli innovativi di promozione turistica e coinvolgimento digitale”.

GAMES 2025

Sport come strumento per promuovere l’importanza della solidarietà e dell’inclusione, ma anche come mezzo per mostrare concretamente il ruolo fondamentale della scienza e della medicina come ambiti principe per offrire a chi ha subìto un trapianto l’opportunità di riappropriarsi di una normalità, prima preclusa dalla malattia.

Questi sono alcuni dei punti chiave dell’intervento del governatore lombardo, Attilio Fontana, che oggi a Palazzo Lombardia, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della 25ª edizione dei ‘World Transplant Games 2025’, iniziativa sportiva in programma a Dresda, in Germania, dal 17 al 24 agosto, dedicata a persone che hanno subito trapianti d’organo e tessuti.

All’evento erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega allo sport e ai giovani, Federica Picchi, Giuseppe Vanacore, presidente ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) e Giuseppe Feltrin, direttore CNT (Centro Nazionale Trapianti).

“Quella che presentiamo oggi – ha detto Fontana – è un’iniziativa che si caratterizza non solo per l’alto significato etico legato alla solidarietà e all’inclusione, ma anche per la sua capacità di trasmettere concretamente il valore della scienza e della medicina come strumenti per permettere a chi ha subìto un trapianto di riconquistare una parte importante della sua vita, ritrovando la gioia di partecipare a un’attività prima preclusa a causa della malattia. Chi partecipa a questa manifestazione testimonia concretamente la forza di reagire e di riscattarsi di fronte alle difficoltà della vita. È un messaggio importantissimo”.

“Questi giochi – ha aggiunto il presidente di Regione Lombardia – rappresentano inoltre un’iniziativa di avvicinamento ai Giochi Olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026, che sono la massima rappresentazione dei valori dello sport e dell’inclusione. Si tratta di un appuntamento sportivo che testimonia la grande capacità di reagire alle difficoltà e di trovare nello sport un luogo privilegiato di riscatto e solidarietà”.

A rimarcare il ruolo chiave di questa iniziativa per mostrare concretamente il valore della scienza anche Giuseppe Feltrin, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti. “La partecipazione della squadra italiana ai World Transplant Games – ha detto – rappresenta un motivo di grande orgoglio per l’intera Rete nazionale trapianti. Gli atleti in gara sono il simbolo concreto della forza del nostro sistema sanitario. Con il loro esempio dimostrano che il trapianto non solo salva la vita, ma le restituisce forza, energia e futuro. Ogni testimonianza di questi ragazzi vale più di una vittoria”.

Le potenzialità di questo evento come mezzo per comunicare in modo efficace, attraverso testimonianze dirette, l’importanza della cultura della donazione degli organi è stato invece Giuseppe Vanacore, presidente ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto). “Auspico – ha detto – che questi giochi siano un’occasione per diffondere maggiormente la cultura del dono. Quest’iniziativa permetterà ai partecipanti, a chi ha vinto una battaglia di gareggiare, diventando un testimone dei valori della solidarietà e dell’inclusione che da sempre contraddistinguono lo sport”. 

SPORT ESTIVI

Si chiama ‘Open Masters Series Como Lake 2027’ ed è l’evento  di sport estivi  presentato a Palazzo Lombardia dal sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani Federica Picchi. La kermesse vedrà coinvolte le città di Como, Lecco e Varese dal 17 al 26 settembre 2027. Nell’occasione è stato presentato anche il Comitato istituzionale di indirizzo presieduto da Sergej Bubka, campione olimpico del salto con l’asta a Seul 1988 e per sei volte consecutive, dal 1983 al 1997, campione mondiale.

Il nuovo organismo ha il compito di accompagnare l’attività dei Comuni di Como, Lecco e Varese nella realizzazione di uno degli appuntamenti sportivi più attesi e strategici per la promozione del territorio lombardo.

Il Comitato nasce infatti con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento tra le istituzioni coinvolte e garantire una visione condivisa per un evento che unirà sport di alto livello, turismo e sviluppo locale. Gli Open Masters Series 2027 rappresentano infatti una straordinaria occasione per valorizzare le eccellenze sportive, paesaggistiche e ricettive delle tre province coinvolte, con un impatto positivo atteso sia in termini economici che di visibilità internazionale

“Non saranno soltanto un evento sportivo – ha spiegato Federica Picchi –  ma un progetto territoriale di grande portata. Regione Lombardia favorisce un lavoro di squadra tra enti locali, federazioni e mondo sportivo per garantire un impatto duraturo. Questo Comitato è il primo passo concreto in quella direzione: un tavolo di indirizzo capace di stimolare un percorso di crescita condivisa. Sport, turismo e territorio sono tre pilastri strategici per costruire il futuro della Lombardia”.

Presenti, alla conferenza stampa, tra gli altri, anche l’assessore regionale comasco Alessandro Fermi (Università, Ricerca e Innovazione) e il sottosegretario lecchese, Mauro Piazza. Con loro anche i sindaci delle tre citta coinvolte: Alessandro Rapinese (Como), Mauro Gattinoni (Lecco ) e Stefano Malerba, assessore allo Sport di Varese.

” Di fatto – ha sottolineato Alessandro Fermi –  questa è una piccola Olimpiade e siccome affronteremo, sicuramente con successo, le Olimpiadi invernali all’inizio dell’anno prossimo, potremo agganciare quel lascito, un volàno che andrà avanti nel tempo, proprio con i Master Games”.

La manifestazione sarà inoltre un laboratorio di buone pratiche istituzionali e di innovazione nella promozione sportiva, mettendo al centro coesione territoriale, sostenibilità e qualità dell’offerta.

“Abbiamo una grande opportunità – ha commentato il sottosegretario Mauro Piazza – che dobbiamo cogliere tutti insieme. Le Olimpiadi rappresentano già una straordinaria vetrina per i nostri territori, ma dal 2027 avremo un’ulteriore occasione per renderli protagonisti, in particolare sui temi legati allo sport. Credo ci sia una reale volontà di lavorare in sinergia. Tutto questo testimonia ancora una volta la straordinaria determinazione con cui Regione Lombardia investe nello sport, in tutte le sue dimensioni: economica, turistica, ma soprattutto sociale e culturale. È un’ulteriore conferma dell’attenzione che dedichiamo a questo settore”.

L’appuntamento del 2027 segnerà un momento chiave nel calendario sportivo nazionale e internazionale, proiettando Como, Lecco e Varese al centro dell’attenzione, grazie a un format competitivo di altissimo livello rivolto ad atleti master ( dai 30 anni in su) provenienti da tutto il mondo.

GIOVANI NEET

Per la prima volta in Italia un ente pubblico e uno privato uniscono le forze, le energie e le risorse per intercettare, accompagnare e rilanciare il percorso di vita e di crescita professionale di migliaia di giovani lombardi, oggi a rischio di esclusione sociale e economica.

Sono ragazzi e ragazze che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in percorsi formativi. In Italia sono oltre un milione, in Lombardia circa 150.000.

L’intesa è stata siglata da Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo.

Obiettivo della collaborazione non è solo prevenire l’esclusione sociale, ma anche riattivare chi si trova già nella condizione di Neet, attraverso la realizzazione di interventi congiunti: nelle scuole, per intercettare precocemente i segnali di abbandono; nei territori, per costruire percorsi personalizzati di reinserimento nel mercato del lavoro, con azioni concrete volte ad aumentare le opportunità occupazionali.

L’iniziativa prevede l’attivazione di percorsi personalizzati di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, con particolare attenzione ai territori più fragili; la creazione di reti territoriali di presa in carico, che coinvolgeranno scuole, enti di formazione, imprese e servizi sociali; e l’introduzione di metodologie educative e formative innovative, attraverso laboratori esperienziali, attività pratiche e percorsi di mentoring individuale, per rafforzare le competenze, la motivazione e l’autonomia dei giovani coinvolti.

Non solo: Regione e Fondazione, per contrastare il fenomeno dei Neet e favorirne l’inclusione e la riattivazione, intendono inoltre promuovere nuove reti multi-attore e rafforzare quelle che già operano a fianco dei giovani, sostenendole nel tempo e aiutandole a lavorare meglio insieme.

Al centro c’è l’idea che nessuno possa risolvere il problema da solo, ma che sia necessario fare sistema, mettere in comune conoscenze, competenze, strumenti e visioni. Per coordinare tutto questo nascerà un tavolo permanente: una cabina di regia condivisa, che avrà il compito di guidare, monitorare e aggiornare le azioni, valutandone l’impatto reale.

EDILIZIA GREEN

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato – su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, di concerto con l’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco – un accordo di collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo. L’obiettivo è definire percorsi di ricerca applicata nel settore edilizio volti a individuare metodi integrati di ‘Life Cycle Thinking’ (LCt), un approccio che valuta l’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. In particolare, si vuole favorire la transizione ecologica in questo comparto integrando, in un’ottica di sostenibilità, anche performance strutturali legate alla sicurezza degli edifici, tra cui il rischio sismico.

“Come delineato dalla prima legge regionale sul clima recentemente approvata dal Consiglio regionale della Lombardia – ha sottolineato Maione – l’edilizia rappresenta un settore chiave per la transizione ecologica. Con questo accordo, sosteniamo progetti per ridurre l’impronta carbonica del nostro patrimonio edilizio e per promuovere l’economia circolare. È un investimento nella ricerca e nell’innovazione, che non solo rafforza il legame con le eccellenze accademiche del nostro territorio, come l’Università di Bergamo, ma pone anche le basi per un futuro sostenibile.”

“Integrare il ‘Life Cycle Thinking’ nella progettazione – ha precisato l’assessore Franco – significa costruire edifici più efficienti, sicuri, e con un impatto ambientale ridotto. Questo accordo è frutto della collaborazione tra Regione Lombardia e Università di Bergamo: una sinergia che ha già dato prova di efficacia con il recente avvio del cantiere per il campus Montelungo Colleoni. Grazie alla formazione universitaria di nuovi professionisti, l’edilizia pubblica e sociale potrà diventare protagonista della transizione ecologica, promuovendo un modello abitativo adatto alle nuove esigenze del territorio”.

DESIGN E TRADIZIONE

“Una nuova e significativa tappa di avvicinamento verso quello che non esito definire uno degli eventi più importanti della storia sportiva del nostro Paese. Le medaglie, da sempre, sono sinonimo di Olimpiadi e rappresentano in maniera concreta il valore di una competizione davvero unica”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo a Venezia, a Palazzo Balbi, dove sono state svelate le medaglie olimpiche e paralimpiche dei Giochi invernali Milano-Cortina 2026.

“Proprio come accaduto per le torce, anche le medaglie olimpiche – ha aggiunto il presidente Fontana – sono una sintesi perfetta di design e tradizione, due elementi cardine del modo di pensare di noi italiani”.

“Per scaramanzia – ha concluso il governatore della Lombardia – non aggiungo altro, ma è chiaro che l’auspicio è di vederle al collo di atleti con la divisa tricolore”.

SOSTENIBILE

“La moda lombarda non è solo sinonimo di stile e innovazione, ma anche di umanità, coraggio e seconde possibilità. È questo Prism, un’azienda milanese che dimostra come l’eccellenza possa nascere anche dal reinserimento professionale di chi ha attraversato momenti difficili, ma possiede competenze preziose. Qui, persone provenienti da percorsi di fragilità – migranti, ex detenuti, donne in difficoltà, persone con disabilità – trovano un’occasione concreta per rimettersi in gioco, attraverso la formazione e il lavoro”. Lo ha dichiarato Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, al termine della visita presso Prism, impresa benefit che opera nel cuore di Milano.

Prism è molto più di una realtà solidale: è una vera impresa della moda, altamente professionale e fondata su una visione contemporanea, inclusiva e sostenibile. Con 20 dipendenti provenienti da tutto il mondo, realizza capi di alta qualità attraverso l’upcycling e il riciclo creativo di materiali e abiti invenduti, combinando l’artigianalità italiana con l’innovazione dei processi.
“La forza di Prism – ha aggiunto Mazzali – sta nella capacità di trasformare non solo i tessuti, ma anche le storie. Qui le persone non vengono scelte per compassione, ma per il loro talento e la voglia di ricominciare. È questo il volto più autentico e visionario della moda lombarda”.

L’azienda ha sviluppato una serie di servizi che la rendono un punto di riferimento nel settore: produzione conto terzi per brand nazionali e internazionali, mantenendo alti standard di qualità; repairing Hub, il primo servizio in Italia di riparazione sartoriale in-store per i partner del fashion; progetti EPR (Extended Producer Responsibility), e upcycling, in collaborazione anche con università, per ridare vita agli scarti tessili. E ancora debranding e disassembly, per smontare e rigenerare i capi, creando nuove collezioni sostenibili. Un’ultima, significativa nota: a fine giornata, dopo l’orario di lavoro, all’interno dell’azienda parte un corso serale di lingua italiana per i dipendenti stranieri. Un gesto semplice ma potente che racconta un’idea di impresa come comunità, dove il lavoro è anche crescita, riscatto e integrazione.
“È questo – ha concluso Mazzali – il tipo di eccellenza che vogliamo sostenere: fatta di mani sapienti, storie forti e materiali rigenerati. Perché la moda lombarda guarda al futuro, ma senza dimenticare nessuno”.

CITTÀ CHE SALE

Fabbrica del Vapore e Scalpendi presentano Milano città che sale: la prima mostra a episodi dedicata a celebrare lo spirito e la vitalità della città di Milano. Dal 14 luglio 2025 al 18 gennaio 2026, un viaggio unico che rende omaggio alla metropoli che, nel corso dei decenni, ha accolto menti brillanti e realtà sociali diverse, intrecciando connessioni che hanno plasmato una visione progettuale di respiro internazionale.

La mostra è composta da sette episodi/esposizioni, ciascuno della durata di 21 giorni, che raccontano insieme questa straordinaria storia collettiva. Attraverso il racconto del contributo di sette figure e movimenti emblematici dagli anni ’40 a oggi, “Milano città che sale” svela come la città si sia costruita e sviluppata non solo sul piano intellettuale e artistico, ma anche imprenditoriale e culturale. Da Elio Vittorini a Giovanni Testori e Albe Steiner, dal Laboratorio di comunicazione militante alla Milanottanta, fino alle più recenti esperienze di Paolo Rosa e Luisa Spinatelli, ogni episodio è una tessera fondamentale di questo mosaico.

Il progetto, ideato da Scalpendi, si fonda su una rete di collaborazioni di altissimo profilo con curatori esperti e istituzioni pubbliche e private di grande prestigio come APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale) dell’Università degli Studi di Milano, il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, Fondazione Gramsci di Roma, Casa Testori di Novate, il Dams e il Centro Ricerche Attore e Divismo di Torino, l’Archivio Studio Origoni Steiner di Milano, l’Archivio Giancolombo di Milano, l’Archivio Fotografico Mondadori Portfolio, la Libreria Pontremoli di Milano, lo Studiolo Fine Art di Milano, gli Archivi di Tullio Brunone, Giovanni Columbu, Ettore Pasculli, Paolo Rosa e Luisa Spinatelli. Questa rete ha permesso di costruire un percorso scientifico rigoroso e approfondito, sviluppato con grande cura per ogni singolo episodio della mostra. L’approccio multidisciplinare e la collaborazione sinergica tra le realtà coinvolte garantiscono un’impostazione metodologica solida, che coniuga rigore accademico e capacità di narrare in modo coinvolgente e innovativo il tema dell’evento.

L’allestimento della mostra a episodi rappresenta l’esito di un percorso progettuale che, pur nella sua apparente semplicità, si distingue per una rigorosa attenzione a ogni dettaglio, studiato per amplificare e sostenere con coerenza l’identità narrativa dell’evento. I progettisti Paolo Volpato e Monica Vittucci, lavorando in stretta collaborazione con Scalpendi, hanno dato vita a un sistema espositivo integrato e coerente — che comprende tavoli, segnaletica e pannelli informativi — concepito per garantire un’esperienza di visita chiara, fluida e di altissimo livello istituzionale, capace di coinvolgere emotivamente il pubblico senza mai perdere di vista la precisione scientifica alla base dell’evento. Un focus particolare è stato posto sulla realizzazione dei tavoli espositivi, creati su misura per ospitare le opere e garantirne una fruizione completa da ogni prospettiva, conferendo loro una nuova dimensione visiva e tattile. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie alla sinergia con EFGROUP di Bologna, realtà d’eccellenza il cui know-how tecnico ha reso possibile trasformare in realtà un’idea innovativa e funzionale. I tavoli, insieme a una grafica studiata ad hoc, realizzata con rigore e rapidità dalla Dardanelli di Calenzano (Fi), entrano in un dialogo armonico con lo spazio espositivo, esaltando la suggestiva struttura storica della Fabbrica del Vapore. I progettisti Monica Vittucci e Paolo Volpato, lavorando in stretta collaborazione con il team curatoriale, hanno dato vita a un sistema espositivo integrato e coerente — che comprende tavoli, segnaletica e pannelli informativi — concepito per garantire un’esperienza di visita chiara, fluida e di altissimo livello istituzionale, capace di coinvolgere emotivamente il pubblico senza mai perdere di vista la precisione scientifica alla base dell’evento.

Ogni mostra si concentra su una declinazione unica del tema generale, creando al contempo un dialogo continuo e coerente tra tutte le parti.

I visitatori potranno immergersi in un’esperienza multisensoriale e a 360°, grazie a una selezione di materiali originali che spaziano da documenti storici, opere scultoree, disegni, manoscritti e fotografie, fino a frammenti e opere di formato vario. Un invito a riscoprire Milano attraverso gli occhi, le mani e le idee di chi l’ha resa grande.

HERO BATTLE CUP

Milano torna protagonista sulla scena internazionale degli sport urbani con la ‘Hero Battle Cup’, uno degli appuntamenti più attesi  del pattinaggio inline freestyle. Dopo il successo dello scorso anno, la città ospiterà, per la seconda volta consecutiva, la tappa italiana della Coppa del Mondo, giunta alla 17ª edizione.

Riconosciuta dalla Federazione Olimpica Internazionale World Skate e sostenuta da Skate Italia – Federazione Sport Rotellistici, la manifestazione è classificata come evento 3 stelle, il massimo livello nel ranking mondiale, e richiama i migliori talenti della scena internazionale. Per 20 giorni, Milano si trasformerà quindi in un palcoscenico a cielo aperto dove si incontrano sport, cultura urbana e innovazione.

Il programma della manifestazione è stato illustrato a Palazzo Lombardia da Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega a Sport e Giovani.  Presenti, tra gli altri, anche Martina Riva, assessore allo Sport del Comune di Milano e Alessandro Cola, presidente Asd Conero Roller e organizzatore dell’evento.

“Eventi come la ‘Hero Battle Cup’  – ha spiegato Federica Picchi – rappresentano lo sport delle nuove generazioni: dinamico e profondamente connesso con la valorizzazione del linguaggio urbano e giovanile. Regione Lombardia sostiene le manifestazioni che sanno unire spettacolo e partecipazione, promuovendo socialità, talento e innovazione. Milano, anche attraverso appuntamenti come questo, si conferma capitale sportiva capace di parlare al futuro”.

A fare da sfondo all’edizione 2025 sarà piazza Duca d’Aosta, uno degli spazi urbani più emblematici e sfidanti di Milano.

“Milano accoglie per il secondo anno la Hero Battle Cup –  ha sottolineato  Martina Riva  – e lo fa in uno dei luoghi più iconici e complessi della città: piazza Duca d’Aosta. Portare qui atlete e atleti da tutto il mondo non è solo sport è una scelta precisa. Vuol dire trasformare una piazza di passaggio in uno spazio di incontro, vita e condivisione, aprendo nuove prospettive su come possiamo vivere lo spazio pubblico”.

La ‘Hero Battle Cup 2025’ sarà anche un perfetto trampolino di lancio verso Milano Cortina 2026, poiché molte delle discipline a rotelle condividono origini e tecniche con quelle su ghiaccio che vedremo ai prossimi Giochi Olimpici.

“Quest’anno – ha aggiunto Alessandro Cola – portiamo a Milano il meglio del pattinaggio mondiale e italiano: 5 campioni del mondo, 11 leader del ranking internazionale. Saranno 20 giorni di sport, spettacolo e passione, con eventi trasmessi per la prima volta in diretta sulle principali TV nazionali. Milano conferma il suo ruolo di capitale dello sport e dell’innovazione, pronta ad accogliere migliaia di giovani e appassionati in un grande evento internazionale che unisce energia, cultura e socialità”.

Durante la competizione si sfideranno oltre 800 atleti provenienti da 25 Nazioni tra cui Cina, India, Corea, Spagna, Francia, Polonia, Taiwan, Iran, Cile e Ucraina, in tutte le specialità dell’inline freestyle: dal classic, al battle, allo speed slalom, fino alla slide e al jump, un mix adrenalinico di tecnica, musica e spettacolarità. A rendere l’esperienza ancora più immersiva, un villaggio interamente dedicato agli sport urban, con strutture d’avanguardia, aree interattive, workshop e iniziative legate a sostenibilità, design e innovazione urbana

VALORE ID

Il ‘Made in Italy’, il valore economico, simbolico e identitario del marchio, la tutela delle proprietà industriale e le ricadute economiche legate al mercato dei prodotti contraffatti.

Di questo e di molto altro si è parlato nel corso del convegno promosso dalla Camera degli Avvocati Industrialisti, ‘La valorizzazione e la tutela del Made in Italy’, oggi al Belvedere Berlusconi di Palazzo Lombardia.

A fare gli onori di casa, in apertura dei lavori, l’assessore regionale a Turismo, Marketing territoriale e Moda, Barbara Mazzali. Tra i partecipanti, il presidente della Camera degli Avvocati Industrialisti, l’avvocato Luigi Goglia.

“Il Made in Italy – ha spiegato Mazzali – non è solo un’etichetta di provenienza. E’ molto di più. E’ un marchio che in tutto il mondo è sinonimo di qualità, tradizione artigiana eccellente e inventiva italica, cura dei dettagli e uno stile inconfondibile, che unisce eleganza e autenticità”.

“Che si tratti di moda, o di design, di cucina o di automotive, di arredamento o di turismo – ha sottolineato ancora l’assessore – ogni prodotto ‘Made in Italy’ racconta una storia che parla di passione, creatività e saper fare. Un patrimonio culturale che si traduce non solo in valore economico – che va certamente tutelato – ma anche identitario e simbolico, in grado di contraddistinguere un prodotto italiano nel mercato globale, creando fiducia nei consumatori. In un mondo dominato da prodotti standardizzati e dall’omologazione del fast fashion il ‘Made in Italy’ resta sinonimo di unicità e stile”.

Di tutela dei valori della proprietà industriale, anche nella filiera dell’eccellenza produttiva italiana, ha invece parlato l’Avvocato Antonio Bana, membro della Camera degli Avvocati Industrialisti.

“L’attività di prevenzione a tutela del marchio di origine e del ‘Made in Italy’ – ha ricordato Bana – ha un impatto rilevante non solo dal punto di vista giuridico, ma anche economico. Basti pensare alle gravi ricadute che minacciano la salute e la sicurezza dei sistemi produttivi e favoriscono, indirettamente, vantaggi economici illeciti in favore – ad esempio – della criminalità organizzata”.