LARIO EXPRESS

Domenica 12 maggio parte il treno storico ‘Lario Express’. L’iniziativa, giunta all’ottava edizione, è promossa dall’assessorato ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane ed FS Treni Turistici Italiani.

Il Lario Express partirà da Milano Centrale puntando verso nord in direzione di Como. Dalla città lariana poi verso la Brianza più verde e agricola, su una linea secondaria ricca di fascino, toccando numerose località in cui il treno effettua brevi fermate. Il termine corsa sarà a Lecco. A bordo sarà presente lo staff dell’Associazione Ferrovie Turistiche Italiane per assistenza ai viaggiatori. Si viaggerà a bordo della locomotiva a vapore ed elettrica con carrozze ‘Centoporte’ degli anni ’30, carrozze Corbellini degli anni ’50 e bagagliaio.

“Un viaggio nel tempo – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti – alla scoperta delle bellezze dei nostri territori, dove finalmente salire a bordo di un treno diventa un piacere da condividere, per apprezzare luoghi incantevoli della nostra Lombardia. L’iniziativa dei treni storici riscuote sempre più successo: grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione FS, permette ogni anno a migliaia di persone di scoprire itinerari e paesaggi della nostra regione attraverso un autentico viaggio nel tempo, a bordo di treni che hanno fatto la storia della ferrovia italiana. All’insegna di una mobilità dolce, particolarmente gradita dai viaggiatori che si immergono in un’esperienza dall’alto valore attrattivo, storico e culturale”.

600 EMILIANO

Rafforzando il ruolo di casa delle collezioni, il Museo Bagatti Valsecchi presenta dal 10 maggio al 10 novembre la mostra Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem, a cura di Antonio D’Amico e Odette D’Albo. Questo progetto è un’occasione unica, in quanto vuole far conoscere al grande pubblico una parte del patrimonio artistico di Credem che solitamente è custodita a Palazzo Spalletti Trivelli a Reggio Emilia, sede della Presidenza e della Direzione Generale del Gruppo bancario, aperto al pubblico soltanto in alcune occasioni.

Il percorso espositivo, incastonato all’interno delle sale del Museo, presenta un nucleo di dieci capolavori dei maestri del Seicento emiliano provenienti dalle collezioni Credem e otto sculture in ceramica di Carlo Zauli, sette delle quali custodite presso il Museo Zauli di Faenza che ha subito importanti danni a causa dell’alluvione che ha colpito la Romagna lo scorso anno.

L’epoca d’oro dell’arte emiliana – tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento – viene presentata attraverso alcuni dei suoi protagonisti, quali Denijs Calvaert, Luca Ferrari da Reggio, Alessandro Tiarini, Guido Reni, Giovanni Lanfranco e Camillo Procaccini.

Grazie all’allestimento dello Studio Lys di Matteo Fiorini, i dipinti delle collezioni Credem dialogheranno con l’identità delle sale del Museo Bagatti Valsecchi, offrendo la possibilità ai visitatori di conoscere capolavori della collezione bancaria raramente esposti al pubblico. Dall’Ecce Homo di Guido Reni, opera iconica dell’artista, alla Maddalena in gloria, sorretta dagli angeli di Giovanni Lanfranco e al San Paolo di Camillo Procaccini, il dialogo, che ruota attorno al tema dei sentimenti, collega tutti i dipinti in mostra e mette in evidenza sguardi che raccontano il rapporto dell’uomo con la propria interiorità e il Divino.

La mostra propone, infine, un focus dedicato alla scultura di Carlo Zauli (1926 – 2002), artista faentino tra i più importanti del Novecento, riconosciuto in tutto il mondo per le sue ceramiche e per le innovazioni introdotte nella produzione di maioliche e porcellane.

Lo sguardo del sentire vuole dunque offrire uno spaccato della cultura pittorica emiliana e dell’eccezionale tradizione faentina legata alla maiolica, di cui sono presenti alcuni singolari esempi cinquecenteschi anche nelle collezioni del Museo Bagatti Valsecchi.

La mostra, tra l’altro, si pone l’obiettivo di sostenere il restauro di alcune opere del Museo Carlo Zauli colpite dall’alluvione dello scorso anno, ecco perché nel percorso espositivo si potranno ammirare alcune sculture in gres dell’artista, che ha utilizzato tecniche rinascimentali innovandole con un linguaggio contemporaneo. Il pubblico potrà vedere alcune sculture che saranno oggetto del restauro, per far comprendere ai visitatori l’importanza dell’intervento che verrà eseguito grazie al loro contributo, restituendo nuova vita all’arte sommersa sotto la coltre di fango.

FOTOGRAFIA

Fino al 14 maggio è aperta, a Palazzo Lombardia, la mostra fotografica ‘L’Italia in Europa, l’Europa in Italia’, promossa da Regione Lombardia in collaborazione con il Dipartimento per gli Affari Europei della Presidenza del Consiglio, in occasione della Giornata dell’Europa del 9 maggio 2024.

I visitatori potranno ammirare immagini, video e testimonianze originali che ripercorrono le tappe salienti dell’integrazione europea dalla Guerra Fredda ad oggi, illustrando il percorso di costruzione dell’Unione e l’azione dell’Italia.

Presenti oltre 400 foto e immagini e 29 contenuti multimediali realizzati in collaborazione con l’Archivio Ansa, affiancati da approfondimenti storici e di costume.

Inaugurata per la prima volta il 22 marzo 2017 a Roma, nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario dei Trattati di Roma, la mostra è arricchita da contenuti di realtà aumentata fruibili grazie all’app dedicata (‘L’Italia in Europa – L’Europa in Italia’ su Apple Store, ‘litaliaineuropa’ su Play Store)

SMART CITY

“Mind è la concreta realizzazione della smart city e dello sviluppo urbano sostenibile, un esempio, tra i più virtuosi nel contesto europeo, di partnership pubblico privato. Un modello che funziona, un modello da replicare”.

Così il presidente di Regione Lombardia intervenendo all’evento di presentazione di Mind annual report 2023, questo pomeriggio, a Rho.

“In questa collaborazione – ha proseguito – la società pubblica Arexpo è il collante tra le istituzioni e l’investitore privato, regista degli interventi nell’ottica di massimizzare l’interesse pubblico. Mind è però anche laboratorio a cielo aperto, modello di trasformazione di un’area estesa, rigenerazione urbana a beneficio della cittadinanza, dello studio, del lavoro, della ricerca”.

Ricordando che l’area in cui sorge Mind “si appresta a diventare il ponte tra Milano e l’hinterland dove il pubblico gioca un ruolo fondamentale nel generare attrattività, sussidiario rispetto all’operatività del privato con il presidio e l’attenzione di perseguire obiettivi alti di mobilità sostenibile e qualità della vita”, il governatore ha concluso che “Arexpo chiude in attivo da 4 anni. Segno che il modello non solo funziona ma merita di essere replicato nel dopo Olimpiadi”.

LIVING LAB

Il polo di Dalmine dell’Università di Bergamo si è dotato di un ‘living lab’ dedicato ad attività di ricerca e di trasferimento tecnologico per lo sviluppo, integrazione e dimostrazione di tecnologie e processi per la fabbrica intelligente.

A tagliare il nastro, insieme al rettore Sergio Cavalieri, gli all’assessori regionali all’Università, Ricerca e Innovazione e  quello alle Infrastrutture e Opere Pubbliche nell’ambito della settima tappa del tour fra gli Atenei lombardi.

“L’inaugurazione di oggi è un grande orgoglio lombardo – ha detto l’assessore all’Università – perché è il frutto della stretta collaborazione tra le istituzioni e il nostro straordinario sistema accademico. Regione Lombardia ha contribuito con 1,7 milioni di euro allo sviluppo del progetto. Attraverso il Piano Lombardia abbiamo voluto dotare le nostre Università pubbliche di tecnologie di eccellenza, per sostenerne la già elevata capacità di ricerca e promuovere l’attrattività e competitività internazionale degli Atenei e del territorio. Anche nel prossimo futuro daremo continuità ai risultati raggiunti, con una nuova misura volta a potenziare le infrastrutture di ricerca universitarie aperte alle imprese in logica di hub, per stimolare il trasferimento tecnologico e, quindi, la crescita economica e sociale”.

All’interno del Laboratorio ‘SLIM Lab’ (Smart Living in Manufacturing), più di 15 ricercatrici e ricercatori svolgono le proprie attività, utilizzando tecnologie all’avanguardia, che spaziano da soluzioni di Additive Manufacturing di ultima generazione, a celle di lavorazione ibride con operatori umani e robot collaborativi, a applicazioni di Realtà Virtuale e Aumentata. In questo caso l’integrazione con sensori per il monitoraggio dei movimenti del corpo umano e la rilevazione dei segnali vitali viene finalizzata all’analisi ergonomica di processi produttivi e prodotti al fine di prevenire l’insorgere di malattie professionali e infortuni, nel rispetto assoluto della privacy del lavoratore.

Questo nuovo laboratorio è quindi dedicato ad attività di ricerca e di trasferimento tecnologico per lo sviluppo, di tecnologie e processi per la fabbrica intelligente. Attraverso questo living lab (infrastruttura per la sperimentazione di nuove tecnologie in condizioni reali in un contesto geografico circoscritto e in un arco di tempo limitato) la tecnologia è mette al servizio della persona e si apre a tutte le realtà economiche e sociali del territorio”.

“Il Polo dell’Università di Dalmine – ha concluso l’assessore alle Infrastrutture – conferma la propria vocazione all’innovazione e si propone sempre più come una realtà strategica per il futuro dei nostri studenti e per chi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro acquisendo competenze specifiche su tutto ciò che è ‘smart’”.

FONDAZIONE FS

Da domenica 5 maggio riparte la stagione dei treni storici della Fondazione FS in Lombardia. L’iniziativa, giunta all’ottava edizione, è promossa dall’assessorato ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane ed FS Treni Turistici Italiani.

“Un’iniziativa di grande successo – spiega l’assessore regionale – che, grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione FS, permette ogni anno a migliaia di persone di scoprire itinerari e paesaggi della nostra regione attraverso un autentico viaggio nel tempo, a bordo di treni che hanno fatto la storia della ferrovia italiana. Un modo innovativo per scoprire il fascino di convogli unici, dove finalmente salire a bordo diventa un piacere da condividere, per apprezzare luoghi incantevoli della nostra Lombardia”.

Il calendario quest’anno prevede 20 circolazioni. Tra le principali novità introdotte rispetto al passato, 2 circolazioni in treno d’epoca sull’itinerario Milano – Brescia – Desenzano con partenze previste il 9 giugno e il 1° settembre, e da Milano a Genova il 14 luglio e il 3 novembre con l’ETR 252 ‘Arlecchino’, il mitico elettrotreno della Fondazione FS simbolo del made in Italy e del boom economico degli anni 60.

Sui treni storici sarà sempre possibile trasportare gratuitamente la propria bicicletta a bordo utilizzando bagagliai appositamente attrezzati.

I biglietti per viaggiare sui treni storici possono essere acquistati su tutti i canali di vendita di Trenitalia, biglietterie, App e sito ufficiale. I ragazzi fino a 14 anni viaggiano gratis.

DANZA

Per la prima volta, questa sera, il Museo Bagatti Valsecchi ospiterà nel suo Salone d’Onore uno spettacolo di danza dedicato al racconto attraverso la musica, la danza e le parole di uomini e donne che stanno affrontando la guerra. Ad esibirsi, due ballerini del corpo di ballo del Teatro La Scala di Milano, Domenico Di Cristo e Matilde Gherardi, con le coreografie di Andrea Crescenzi, Hanna Buhakova al pianoforte e la voce recitante di Michele Piccolo.

Una riflessione su come in Ucraina la vita delle persone sia stata impattata dal conflitto, sulla loro esistenza rimasta come cristallizzate nel tempo, sul destino di chi è sopravvissuto e di coloro che non ce l’hanno fatta, sugli effetti della devastazione e sulla capacità dell’uomo di opporsi al male. La voglia di sostenersi, aiutarsi, influenzare i percorsi di vita altrui e mantenere la speranza, nonostante tutto.

Inoltre, fino al 5 maggio in Museo è in corso la mostra CARLO BOSSOLI. Omaggio a Odessa, a cura di Fernando Mazzocca, e il 2 maggio alle 15.30 Il curatore si intratterrà con il direttore del Museo Antonio D’Amico in una Conversazione su Carlo Bossoli, per conoscere più da vicino l’opera pittorica dell’artista.

Grazie alla raffinata esposizione di quattro inediti acquerelli di Carlo Bossoli (1815-1884), il Museo Bagatti Valsecchi rende omaggio alla cultura di un Paese ancora sfigurato dalla guerra, l’Ucraina.
Gli acquerelli, appartenenti alla Galleria Baratti di Milano, si mostrano nell’intima cornice della sala espositiva per gettare luce sui fasti e sull’eleganza della città di Odessa attraverso lo sguardo di Carlo Bossoli.

Il pittore ottocentesco, che visse e studiò l’arte del disegno sulle sponde del Mar Nero, racchiude nelle sue vedute di Odessa l’antica vitalità di un Paese oggi deturpato dal conflitto.

A corredo della mostra Carlo Bossoli. Omaggio a Odessa, tutti i visitatori possono dedicare un pensiero all’Ucraina tramite un’apposita parete concepita come progetto d’arte partecipativa. Queste parole confluiranno nello spettacolo Al confine tra due mondi.

ICONIC WOMAN

Aperta fino al 26 aprile, con ingresso gratuito dalle 10 alle 18, a Palazzo Lombardia, la mostra ‘Iconic Women’ dell’artista Domenico Pellegrino.

L’esposizione è allestita presso lo Spazio IsolaSET, con ingresso da via Galvani a Milano.

‘Iconic Woman’, inaugurata in occasione della Design week, presenta dieci icone pop per dieci racconti, per dieci voci femminili che regalano un’anima alle installazioni luminose.

Tra queste, un omaggio a Carla Fracci, grande etoile del Teatro alla Scala che nella sua carriera ha danzato sui palchi più prestigiosi di tutto il mondo.

L’artista siciliano Domenico Pellegrino propone una sfida ironica a chi pensa che possano esistere i corpi senza le teste. Le sue ‘Iconic women’ costituiscono un unico progetto declinato su linguaggi diversi a confronto.

I visitatori potranno ammirare i visi di otto donne famose, da Raffaella Carrà a Frida Kahlo e Madonna, da Marylin a Moira Orfei, dalla regina Elisabetta a Barbie, oltre a Carla Fracci.

Le donne iconiche sono le protagoniste di originali installazioni in legno e luci a led, ‘chiedono un corpo’ ad altrettanti racconti di Eleonora Lombardo narrati da dieci donne siciliane del mondo dello spettacolo, offrendo un’interpretazione personale e autentica delle figure che rappresentano, arricchendo così il racconto dell’artista.

Hanno prestato la loro voce: Stefania Auci, Giusina Battaglia, Stefania Blandeburgo, Emma Dante, Marianna Di Martino, Donatella Finocchiaro, Eleonora Lombardo, Stefania Petyx, Barbara Tabita, con la partecipazione speciale della figlia dell’artista, Anna Sofia Pellegrino, insieme ai bambini del Teatro Ditirammu.

L’aggiunta di dieci dischi in vinile, accompagnati da una selezione musicale curata da Donatella Sollima, direttrice artistica dell’Associazione Siciliana Amici della musica, amplifica l’esperienza dei visitatori della mostra e dona una colonna sonora che integra le storie e i percorsi di ogni personaggio ritratto.

Grazie all’utilizzo dell’app Aria Platform, i visitatori potranno accedere a contenuti speciali semplicemente inquadrando i ritratti luminosi, scoprendo contenuti digitali che animano i ritratti delle donne. Sarà possibile ascoltare la voce che legge il testo inquadrando direttamente i vinili esposti.

‘Iconic Women’ non è quindi solo un allestimento di opere fruibili in modo originale ma un progetto dinamico destinato ad arricchirsi nel tempo, con l’inserimento di nuovi ritratti e nuove storie legate alle città che accolgono la mostra.

Dopo Milano, la mostra si sposterà a Favignana e, in autunno, a Palermo.

Domenico Pellegrino, nato nel 1974 a Mazzarino (CL) è scultore e creatore di installazioni urbane luminose che raccolgono lembi della cultura mediterranea per trasformarli in pagine contemporanee.

Il suo è un lavoro innovativo che trova spunti nella luce del Sud Italia, ma anche nelle luminarie delle feste patronali: le sue opere sono realizzate partendo da tecniche artigianali tramandate di generazione in generazione, rilette con un linguaggio postmoderno.

RITRATTI

Museo Bagatti Valsecchi continuano gli appuntamenti per il nuovo ciclo di conferenze dal titolo “Tea Talks. Conversazioni d’arte a Casa Bagatti Valsecchi”. Domani 24 Aprile, dalle 17.30 alle 19.00 proprio all’ora del tè, sarà dedicato a “Il Ritratto: Il Volto Racconta” per dar voce alle affinità con la collezione permanente del Museo Bagatti Valsecchi. Il ritratto è uno dei temi più antichi della storia dell’arte e, nel contempo, uno fra i più complessi e ricchi di potenzialità espressive. Ma è anche il luogo in cui l’originalità dei maestri si esprime con soluzioni creative spesso con significati allegorici e simbolici. Saranno analizzate alcune delle forme di questo suggestivo genere artistico, per poi intercettare gli esemplari presenti all’interno della collezione Bagatti Valsecch

 

SCALA

“Una scelta vincente che va nella direzione giusta, che sottoscriviamo e che, ne siamo certi, produrrà risultati importanti”. Così il presidente della Regione Lombardia ha commentato l’indicazione di Fortunato Ortombina come nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala. Nel sottolineare come “questa decisione sia frutto di un percorso condiviso” il governatore ha evidenziato come “le Istituzioni abbiano dimostrato grande senso di responsabilità”.

Soddisfazione è espressa anche dall’assessore regionale alla Cultura: “Un’indicazione che riconosce al nostro Paese grandi competenze e che renderà ancor più forte Milano e la Lombardia nel nome del Teatro alla Scala. Un simbolo della cultura che è sempre più ambasciatore eccezionale dell’Italia in ogni parte del mondo”.