50 ANNI

Il Parco del Ticino spegne 50 candeline e festeggia il suo compleanno con la presentazione di un ricco panorama di attività ed eventi. Il calendario che occuperà gran parte del 2024 è stato illustrato Villa Castiglioni di Magenta (Milano) alla presenza dell’assessore al Territorio e Sistemi Verdi della Regione Lombardia Gianluca Comazzi. Presenti anche la presidente del Parco, Cristina Chiappa e il direttore Claudio De Paola.

Tra gli appuntamenti, la discesa del Ticino in Kayak, partendo da Vigevano e giungendo a Pavia e una ‘tre giorni’ di viaggio in sella ad una bici da gravel che seguirà un percorso di oltre 150 km alla scoperta del parco. Saranno poi organizzati 11 eventi che affronteranno diverse tematiche, dalla biodiversità alla conservazione dell’ambiente; 50 incontri aperti al pubblico sparsi su tutto il territorio del Parco in collaborazione con i Comuni coinvolti e un congresso istituzionale al quale saranno invitate le istituzioni nazionali, regionali e locali.

“Cinquant’anni anni sono tanti. Questo anniversario – ha sottolineato l’assessore Comazzi – rappresenta un momento di celebrazione e riflessione sull’incredibile patrimonio storico, naturalistico e culturale che il Parco del Ticino rappresenta. Voglio ricordare quelle persone che negli anni ’70, con lungimiranza e in un periodo storico completamente diverso dal nostro, hanno capito quanto potesse essere fondamentale tutelare queste zone bellissime. La nascita del Parco ha rappresentato, e tuttora rappresenta, un impegno duraturo nella conservazione della biodiversità e dell’equilibrio tra uomo e ambiente. È un tributo alla dedizione di coloro che hanno lavorato instancabilmente per preservare questo tesoro naturale per le generazioni future”.

Il Parco del Ticino rappresenta il primo parco regionale mai realizzato in Italia, istituito per tutelare il fiume Ticino e la ricca biodiversità offerta dal suo territorio, fortemente voluto da una raccolta firme presentata a Regione Lombardia. Il Parco si estende dal Lago Maggiore alla confluenza del fiume Po, occupando una superficie di 91.631 ettari, proteggendo un’area di grande valore naturalistico situata nel cuore di un territorio densamente popolato. Al suo interno sono compresi anche 47 Comuni facenti parte delle province di Milano, Pavia e Varese. La presenza di un ricco e variegato insieme di ecosistemi, in molti casi ben conservati, fa sì che nel Parco sia presente un patrimonio di biodiversità che non ha eguali in Pianura Padana. Le specie sinora censite sono infatti ben 6.235 (3.264 animali, 1.585 vegetali, 1.386 appartenenti al regno dei funghi). Tutto ciò ha permesso il riconoscimento nel Parco di ben 14 Zone speciali di conservazioni (Zsc) e 1 Zona di protezione speciale (Zps) ai sensi delle Direttive habitat e uccelli (Rete Natura 2000). Il territorio del Parco è inoltre attraversato da più 750 km di percorsi ciclo-pedonali, di cui oltre 100 km lungo le alzaie dei Navigli.

AL MUSEO

“Il ‘tram Carrelli’ è un simbolo della nostra tradizione e della milanesità nel mondo ed è giusto valorizzare adeguatamente un mezzo che ha segnato la storia della città e della Lombardia”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, in merito all’ingresso del tram Carrelli nelle collezioni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

“L’entrata al museo della Scienza e della Tecnica – ha aggiunto l’assessore Caruso – ne testimonia l’importanza e costituisce un elemento di attrattività per curiosi e visitatori. Storia e tecnologia si confermano ancora una volta un binomio vincente, soprattutto in un’ottica che esalta una tipicità milanese nota a livello internazionale”.

DA RECORD

Il 2023 è stato un anno record per le visite al 39° piano: sono state, infatti, oltre 100.000 le persone che hanno raggiunto quello che il presidente Attilio Fontana non esita a definire “una meta sempre più iconica e ambita, un punto di riferimento per i turisti e, più in generale, per tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza unica ammirando un panorama davvero eccezionale”.

“Siamo al lavoro – aggiunge il governatore – per programmare il calendario del nuovo anno e desidero ringraziare tutto il nostro personale che, soprattutto nei giorni festivi, ha gestito questi appuntamenti”.

Fino al 7 gennaio, poi, sempre nell’ambito di ‘Insieme è Natale a Palazzo Lombardia’, nella piazza della Regione, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra pop ‘Arte nel cuore’. Nello spazio ‘Isola Set’ (lato via Galvani) si potranno ammirare opere di Andy Warhol, Gomor e altri importanti artisti in un coloratissimo contesto dedicato alla ‘pop art’, oltre agli imperdibili disegni originali di Walt Disney.

Al centro della piazza la pista del ghiaccio coperta più grande di Milano, quattro igloo illuminati con ambienti fiabeschi, in cui scattare selfie e foto ricordo, una giostra retrò e una pista per snowboard destinata a bambini dai 3 ai 6 anni

CENONE E BRINDISI

I riscontri che giungono da produttori e dai punti vendita indicano che sarà un cenone di Capodanno con il ‘made in Lombardia’ assoluto protagonista. Grandi richieste, infatti, per tutte le prelibatezze della nostra regione con cotechini e vini pronti a salutare il nuovo anno sulla tavola dei lombardi.

Piatti tipici, prodotti enogastronomici e della tradizione contadina dalla pianura alla montagna, passando per i laghi: l’offerta è vasta ed eterogenea, tanto che in ogni territorio si possono fare gustose scoperte e imbattersi in eccellenze senza pari.

“La fierezza di essere lombardi si celebra anche a tavola”: lo ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.

In Lombardia si producono cinque dei primi dieci formaggi DOP italiani per valore: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone Valpadana e Taleggio.

Nel comparto dei prodotti a base di carne, oltre alla Bresaola della Valtellina, la maggior parte dei grandi salumi nazionali è alimentata dalla filiera degli allevamenti lombardi.

Oltre a vini blasonati e già noti, ci sono vere e proprie chicche da scoprire visitando le cantine di piccoli produttori che con passione animano le loro vigne e ci offrono il frutto di mesi di lavoro e di amore per la terra.

“Consumare i prodotti enogastronomici lombardi – prosegue Beduschi – è un piacere e un dovere. Abbiamo eccellenze che tutta Europa e il mondo ci invidiano: per questo devono trovare ospitalità sulle nostre tavole per iniziare l’anno nuovo con l’abbrivio giusto”.

Cosa non può mancare in tavola la sera del cenone? “Cotechino e lenticchie – risponde Beduschi – sono ottima abbinata e anche doverosa sulle tavole dei lombardi, da accompagnare a vini che possano esaltarne i sapori”.

“Tanti auguri quindi a tutti – conclude Beduschi -. La Lombardia anche nel 2024 sarà emblema delle cose buone e belle in tutta Italia e nel mondo e l’invito per tutti è iniziare il nuovo anno stappando una bottiglia di bollicine, rigorosamente lombarde”.

SCI A BORMIO

“Questa edizione della Coppa del Mondo è la prova generale delle Olimpiadi 2026 e finora è riuscita benissimo: complimenti agli organizzatori”. Lo ha detto l’assessore regionale agli Enti locali e Montagna, Massimo Sertori, commentando la prima giornata della Coppa del mondo di sci in corso a Bormio (SO) sulla pista ‘Stelvio’.

“Regione Lombardia – ha proseguito Sertori – da anni sostiene la Coppa del Mondo a Bormio, un evento famoso a livello internazionale che dà lustro alla Valtellina e a tutta la Lombardia. Supportare questo grande appuntamento fin dall’inizio è stato lungimirante: continueremo a farlo convintamente”.

All’evento era presente anche il sottosegretario regionale allo Sport e Giovani, Lara Magoni, già campionessa di sci: “Su questa pista ho concluso la mia carriera agonistica in Coppa del Mondo nel 2000: la ‘Stelvio’ è iconica e merita il palcoscenico olimpico. Bormio è una garanzia: l’organizzazione è eccellente e ancora una volta la Valtellina si dimostra teatro perfetto per i grandi eventi. Le montagne lombarde sono protagoniste degli sport invernali e Regione è concretamente vicina a queste realtà

TURISMO BOOM

Le vacanze per le festività natalizie, in corso in questi giorni, sono l’occasione giusta per fare un primo bilancio dell’andamento della stagione turistica invernale in Lombardia e, più in generale, di come si sta chiudendo il 2023.

Le previsioni elaborate dai principali istituti di ricerca dicono che i flussi turistici sono in crescita.

In questo quadro di contesto, i numeri forniti dall’assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale, Barbara Mazzali, sanciscono la definitiva conferma della vocazione turistica della Lombardia e della grande capacità attrattiva dei flussi turistici internazionali.

“La stagione invernale è ancora nel vivo ma la tendenza è ormai chiara. Nei mesi di ottobre e novembre abbiamo rilevato 7,4 milioni di pernottamenti a fronte dei 5,9 milioni registrati nello stesso periodo del 2019. Un aumento molto significativo, pari a 1,5 milioni di notti in più trascorse in soli 2 mesi nelle nostre strutture ricettive. E’ ancora più significativo che questo aumento sia per la quasi totalità, 1,3 milioni, riferito a turisti stranieri”.

Se questi sono i dati della fase di avvio della stagione invernale, altrettanto rilevanti sono i dati delle prenotazioni relative alle vacanze di fine anno. “Sul territorio regionale si rileva un livello di occupazione media del 95,8%, con un tutto esaurito nelle montagne della Valtellina, cui seguono l’area dei Laghi, con il Garda, Como e Lecco, Milano e le nostre città d’arte e cultura come Mantova, Bergamo e Brescia”, continua l’assessore Mazzali.

“Una stagione invernale strepitosa, che conferma le nostre previsioni. Il 2023 per la Lombardia potrà essere considerato il nuovo anno boom del turismo. Complessivamente abbiamo già raggiunto 50 milioni di pernottamenti a fronte dei 43,6 del 2019. Sta aumentando la durata del soggiorno, in particolare degli stranieri, anche grazie alle nostre attività di promozione mirata di tutti i tesori nascosti che si possono scoprire al di fuori dei tradizionali itinerari turistici”.

L’assessore regionale Barbara Mazzali conclude dichiarando: “Sono molto orgogliosa di questi primi risultati che evidenziano come il turismo sia uno dei settori strategici per lo sviluppo dell’economia della nostra regione. Siamo già al lavoro per migliorare i flussi del 2024. La nuova campagna di promozione turistica del ‘Lombardia Style’ propone, infatti, una nuova narrazione dei turismi di Lombardia che valorizza la bellezza senza confini del nostro territorio con le eccellenze produttive a partire dalla moda, dal design, dall’enogastronomia all’artigianato di qualità. Tutti elementi che rendono unica l’esperienza turistica dei visitatori che decidono di scoprire la nostra Lombardia”.

GIOCATTOLO SOSPESO

Le iniziative promosse dalla Regione nell’ambito di ‘Insieme è Natale a Palazzo Lombardia’ riscuotono un grande successo e proseguiranno fino a domenica 7 gennaio.

Oltre 6.000 le persone che hanno già pattinato sulla pista del ghiaccio coperta più grande di Milano e 15.000 sono salite al 39° piano del Belvedere ‘Silvio Berlusconi’ per quella che il presidente Fontana definisce “un’esperienza unica e imitabile, per ammirare un panorama eccezionale”.

Altre visite gratuite sono in programma, dalle ore 10 alle ore 18, sabato 6 e domenica 7 gennaio 2024, previa prenotazione.

In piazza sono presenti anche igloo fiabeschi, una giostra retrò, una pista per snowboard per i bambini dai 3 ai 6 anni e una imperdibile mostra con opere di Andy Warhol, Gomor e i disegni originali di Walt Disney, oltre ad altri importanti artisti pop.

Anche quest’anno, accedendo all’ingresso N1, è possibile aderire all’iniziativa del giocattolo sospeso, progetto realizzato in collaborazione con Assogiocattoli. Chi lo desidera può lasciare nell’apposito contenitore un dono per i bimbi meno fortunati.

OPENSTAGE

Un totem Openstage che consente a musicisti e artisti di esibirsi dal vivo, prenotabili attraverso un’app dedicata. La colonnina è stata inaugurata questa mattina alla stazione di FerrovieNord Milano Bovisa Politecnico, alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, e del presidente di FerrovieNord, Fulvio Caradonna.

Per l’occasione, si sono esibiti tre giovani artisti: Lorenzo Bonfanti e Alessia Marchianò, con chitarra e voce, e la band rock tutta femminile ‘Whitevisions’. L’iniziativa, patrocinata da Regione Lombardia, sarà replicata nei prossimi mesi in altre 4 stazioni, che saranno presto individuate.

“Un’iniziata – ha dichiarato l’assessore Lucente – che abbiamo fortemente voluto e condiviso con FerrovieNord, per rendere sempre più vive e accessibili le nostre stazioni. Non semplici luoghi di transito ma spazi sociali e aggregativi, dove poter dialogare ed assistere a spettacoli in attesa di un treno. Inoltre, diamo la possibilità a giovani musicisti e a band di esibirsi davanti ad un folto pubblico, facendo conoscere ed apprezzare i loro brani”.

“L’esperimento di Milano Bovisa è il primo – ha concluso Lucente – e l’obiettivo è replicarlo in altre stazioni di FerrovieNord in tutta la Lombardia”.

I totem Openstage, alimentati da una connessione elettrica, incorporano un impianto audio per gli eventi dal vivo e sono prenotabili in modo gratuito attraverso l’app dedicata. Effettuata la prenotazione, il totem si sbloccherà automaticamente avvicinando il proprio smartphone e darà la possibilità agli artisti di collegare i propri strumenti e il microfono. L’uso della colonnina avviene previa accettazione di un regolamento che stabilisce i giorni e gli orari di funzionamento, i volumi massimi di emissione e tutti gli opportuni limiti da rispettare. Attraverso l’app Openstage le persone possono conoscere i nomi degli artisti che si esibiscono al totem.

L’ARCHIVIO

Prende il via al Museo Bagatti Valsecchi la seconda mostra del progetto espositivo Vivi L’archivio, una serie di approfondimenti volti a valorizzare il patrimonio archivistico della Fondazione Bagatti Valsecchi.

L’esposizione, dal 20 dicembre 2023 al 25 febbraio 2024, dal titolo “Pier Fausto Bagatti Valsecchi e l’architettura di paesaggio”, è dedicato appunto all’architetto Pier Fausto Bagatti Valsecchi (1929-2023), recentemente scomparso, e al suo eccezionale archivio dedicato al mondo dell’architettura di paesaggio e ai giardini.

Figura indissolubilmente legata alla nascita della Fondazione Bagatti Valsecchi – istituita nel 1975 da un profondo desiderio condiviso con il padre Pasino e le sorelle Cristina, Anna Maria e Fausta – Pier Fausto è protagonista delle vicende culturali del secondo dopoguerra milanese. Partecipò con vivo interesse alle iniziative artistiche di grande respiro promosse nella capitale meneghina: figura, infatti, tra i primi membri del consiglio del FAI, nonché tra i fondatori di Italia Nostra, associazione creata per tutelare il patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione. Proprio tra le fila di Italia Nostra Pier Fausto ha introdotto il concetto del National Trust inglese, un’organizzazione di beneficenza finalizzata alla custodia e alla tutela dei luoghi storici e delle bellezze naturali.

I beni naturali e paesaggistici sono infatti il maggiore interesse professionale di Pier Fausto che ha dedicato la sua vita allo studio di giardini e dimore storiche, elementi spesso reciprocamente integrati in unitari compendi artistici e monumentali.

Presidente della Commissione giardini storici del Ministero dei Beni Culturali, è sempre intervenuto con vivace entusiasmo ai dibattiti intessuti attorno ai temi di tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici, alzando l’attenzione sulla conoscenza e la conservazione del patrimonio botanico.

Il guardaroba della Camera Verde si trasforma così in un archivio aperto, un luogo della memoria che conserva testimonianze che si presentano come materiale di studio con cui il visitatore è chiamato ad interagire. Una selezione di sessanta volumi – della vasta collezione di quasi un migliaio di libri dedicati al giardino, al paesaggio e al mondo botanico raccolti dall’architetto nel corso della sua vita – diventa una biblioteca aperta al pubblico. Sulla parete centrale le diapositive dei suoi viaggi si alternano e mettono in luce la metodicità di approfondimento e l’indagine sulle diverse tipologie di verde. Una selezione di 80 diapositive tratte dal suo archivio personale che immortalano giardini giapponesi, olandesi, inglesi nonché le aree verde di alcune ville italiane, oggi di proprietà del FAI, tra cui villa Balbianello, il Parco di Masino e la villa di Casalzuigno di cui è testimoniato il restauro curato da Pier Fausto. Al contempo, le immagini della Fiera dei Fiori di Amburgo del 1963 documentano il continuo studio e aggiornamento sul mondo botanico.

A sinistra, una lavagna luminosa offre al visitatore una rara visione dei giardini privati progettati dallo stesso Pier Fausto per la sua dimora di Cardano (CO).

Sulle pareti laterali due eccezionali progetti indagano l’uno il tema del giardino privato, l’altro quello dell’architettura di paesaggio. Il primo pone in evidenza la scrupolosità con la quale l’architetto approccia il tema del giardino studiando accuratamente la disposizione delle diverse specie botaniche al fine di creare un ambiente armonioso. Il secondo testimonia l’impegno profuso da Pier Fausto nei lavori di riqualificazione paesaggistica; in particolare, il progetto extra moenia del Parco archeologico di Pompei che prevedeva la valorizzazione del legame tra gli scavi e il paesaggio naturale circostante.

Con questa mostra il Museo omaggia uno dei suoi fondatori con il materiale che Pier Fausto ha raccolto e prodotto con passione durante la sua lunga vita per condividerne un sintetico ritratto teorico, progettuale e intellettuale. Pier Fausto Bagatti Valsecchi ha infatti sempre sostenuto la specificità dei giardini come monumenti caratterizzati dalla presenza di materiali viventi perorando la necessità di concepire il giardino sia come monumento sia come documento: elementi che vanno studiati, confrontati e conservati.

Anche questa seconda rassegna invita dunque i visitatori a sentirsi parte della storia e della vita della Famiglia Bagatti Valsecchi proprio come negli intenti dei due fratelli che hanno dato vita alla dimora di via Gesù

TUTTO ESAURITO

Grande successo per l’iniziativa ‘Dalla Liguria alla Lombardia, la focaccia di Natale’. In poco tempo  sono andati esauriti i 6.000 pezzi di pezzi di focaccia genovese e i 20 chili di pesto, che la Regione Liguria ha offerto alla Lombardia per ringraziarla dell’abete rosso proveniente dai boschi di Ponte di Legno, donato dall’Ersaf e allestito in piazza De Ferrari a Genova per le festività natalizie.

A suggellare questo rinnovato patto di amicizia sono stati i presidenti Attilio Fontana e Giovanni Toti che hanno degustato insieme a tanti milanesi un pezzo di focaccia (cotta appositamente a Palazzo Lombardia per conservarne tutta la freschezza) arricchito dal vero pesto genovese preparato con il basilico dop.

“La collaborazione fra Lombardia e Liguria è assoluta e concreta. Lo abbiamo dimostrato in tante occasioni – ha detto il presidente Fontana – e lo confermiamo oggi con questo ‘momento di amicizia’ in cui ci scambiamo reciprocamente alcuni dei nostri migliori prodotti.

Gli alberi dei nostri boschi sono una ricchezza per la Lombardia così come la focaccia per la Liguria è sinonimo di tradizione e abilità”.

“I nostri rapporti – ha aggiunto – sono eccellenti – e collaboriamo in tanti settori a partire dai collegamenti, siano essi portuali, stradali e ferroviari”.

“Ringraziamo la Lombardia e il governatore Fontana per averci mandato il bellissimo albero di Natale che abbiamo acceso pochi giorni fa in Piazza De Ferrari, dono che avevamo ricevuto anche l’anno scorso – ha aggiunto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – per ricambiare questo bel regalo, oggi abbiamo portato a Milano il nostro pesto e la nostra focaccia, i simboli della tradizione gastronomica ligure. Piatti che sono da qualche tempo impegnati in un vero e proprio ‘world tour’. Oggi, insomma, consolidiamo con un momento di festa e condivisione lo strettissimo rapporto che esiste tra Lombardia e Liguria, creato non solo dai tanti lombardi che vengono da noi in vacanza ma anche dal rapporto fra la Regione locomotiva d’Italia e il principale polo logistico e portuale del Paese”.

Presente all’iniziativa anche Fabio Losio presidente dell’Ersaf che ha donato l’albero proveniente dalla Val Camonica: “per noi si consolida una tradizione e ci fa piacere celebrare questa consuetudine degustando due ambasciatori della buona tavola come la focaccia e il pesto ligure”.