VINO,FAVA:OLTREPO SI PROMUOVE GUARDANDO A FRANCIACORTA E VALTELLINA

“Tutte le attività di promozione del
territorio che partono dal vino sono meritorie e sono in linea
con la filosofia di Regione Lombardia. Dobbiamo seguire
l’esempio francese, e di altri Paesi evoluti, partendo dal
nostro prodotto migliore e non il contrario. Non c’è un
territorio che promuove il vino, ma è il vino che promuove il
territorio”. E’, in sintesi, il messaggio che, questa mattina,
Gianni Fava, assessore regionale all’Agricoltura, ha portato,
visitando la tenuta ‘Scarpa Colombi’ di Bosnasco, in provincia
di Pavia. Nell’occasione Fava – insieme a Franco Ziliani,
giornalista e wine blogger, e a Fabrizio Calì, di ‘Wine Not?’, –
ha incontrato Tom Stevenson, giornalista, critico enologico. Da
oltre 30 anni impegnato a scrivere di vino, Stevenson è
considerato la massima autorità mondiale in tema di spumanti.

NUOVA IMMAGINE PER L’OLTREPO – “‘Wine Not?’ è una start up nata
nel 2013, dopo aver vinto nel 2012 un concorso lanciato dal
Comune di Milano insieme alla Camera di commercio di Milano –
spiega Fabrizio Calì, nato a Milano e cresciuto a Pavia, poi
all’estero per una serie di esperienze che ora sta mettendo a
frutto -. Quello di cui si occupa ‘Wine Not?’ è il marketing
specializzato sulle aziende vinicole dell’Oltrepo. C’è gran
bisogno di creare immagine, di fare iniziative e fare gruppo.
Proviamo ad aiutare le aziende, senza imporci. Abbiamo iniziato
con Franco Ziliani nel 2013, blogger, giornalista, opinion
leader in Italia, un entusiasta dell’Oltrepo e delle bollicine
in generale”. “Traendo esperienza dagli errori passati – ha
detto Franco Ziliani – c’è ora tanta possibilità di operare bene
per questo territorio, semplicemente facendosi contagiare dalle
esperienze di successo di altri territorio lombardi, a partire
dalla Franciacorta passando per la Valtellina. Esempi virtuosi
da seguire”.

RIMEDIARE A ERRORI PASSATI – “Un’azione meritoria, quella di
‘Wine not?’, che mi è stata segnalata da Ziliani” ha commentato
l’assessore Fava. “Al netto dei campanilismi, – ha aggiunto –
bisogna prendere spunto da chi ha fatto meglio e non c’è dubbio
che qui, in Oltrepo, si son fatti parecchi errori. Ma ci sono
potenzialità che vanno sfruttate, buoni produttori e valide
cantine che hanno operato bene e hanno bisogno di emancipare il
loro messaggio in un nuovo contesto. Dimenticando l’Oltrepo del
passato e guardando al futuro”. “Il vino – ha concluso Fava –
deve essere valorizzato in bottiglia e portato in giro per il
mondo quando è buono, perché, diversamente, il rischio è che a
risentirne sia tutto il sistema”. (Ln)

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