“E’ qui, tra le province di Cremona e
Mantova, l’offerta più variegata di Lombardia, lo scrigno di
biodiversità più preziose, un valore assoluto che dobbiamo far
conoscere a chi arriva in questi mesi a Expo. Luoghi dove cibo,
territorio e cultura rappresentano un tutt’uno da scoprire anche
con questa iniziativa. ” Lo ha detto l’assessore regionale
all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo oggi a Cremona alla
presentazione del progetto “Paesaggi di confine tra l’Oglio e il
Chiese”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Alessandro Pastacci,
presidente della Provincia di Mantova, Barbara Manfredini,
assessore al Turismo del comune di Cremona.
PERCORSI ANCHE IN BICI – Tra i due fiumi, l’Oglio e il Chiese,
c’è un distretto interprovinciale accomunato da tradizioni
culturali e gastronomiche particolari. E’ dedicata a questa
grande area ‘identitaria’ la guida, finanziata da 19 operatori
privati – impegnati tra accoglienza e
ristorazione – e promossa da Davide Paolini, giornalista
enogastronomico noto come ‘Il Gastronauta’. Composta da quattro
itinerari percorribili in auto ma anche in bicicletta, la guida
punta a coinvolgere il viaggiatore
tra natura, storia e strade del cibo in itinerari che si
snodano tra le province di Cremona, Brescia e Mantova.
TRA CAMPAGNA E PICCOLI CENTRI – L’opuscolo, in italiano e in
inglese, è rivolto a un turista amante del buon cibo e della
natura che, da Cremona, parta alla scoperta del territorio
attraversando la campagna fino a raggiungere le cittadine di
Stagno Lombardo, Cicognolo, Asola, Casalromano, Commessaggio,
Isola Dovarese, Canneto sull’Oglio, Torre de’
Picenardi e Piadena; il vademecum è distribuito gratuitamente in
tutte le attività del territorio ed è scaricabile dal sito
www.ogliochiese.it.
TERRITORI AUTENTICI E IDENTITARI – “Qui troviamo la migliore
delle declinazioni territoriali possibili – ha detto l’assessore
– in quanto a offerta enogastronomica. Vinceremo la sfida di
Expo se riusciremo a portare i turisti in questi luoghi, facendo
loro scoprire prodotti di qualità e
occasioni per ‘mangiar meglio’. “Siamo un’area vasta con una
storia che va oltre i confini provinciali, un contesto che ha
avuto vantaggi provenienti da altri svantaggi – ha aggiunto Fava
– . Un’area che ha subito passivamente l’evoluzione
gastronomica. Quelli che non si sono ammodernati
hanno, così, conservato identità e tradizione, contro la
globalizzazione del gusto. Questa autenticità, questo territorio
così distinto e identitario ha bisogno di essere rilanciato”.
EXPO E’ FUORI, OLTRE IL SITO – “Nel momento in cui ci troviamo a
misurarci con il resto del pianeta, a Expo avviato – ha
ricordato Fava – , abbiamo bisogno che il pubblico
internazionale arrivi qui, scopra queste perle e
sostenga chi lavora per conservare storia, territorio e
tradizioni. Una modalità intelligente per far conoscere i nostri
territori, quella della guida: ci vieni perché sai che trovi
cose speciali, da vedere e assaggiare.
Ora faremo in modo che questo messaggio si emancipi e giunga
direttamente a chi in questi mesi arriverà qui per Expo”.
IL MEGLIO DA PROPORRE TUTTO L’ANNO – “L’idea è valorizzare il
territorio, un’area dove c’è il meglio della ristorazione
lombarda – ha detto il ‘gastronauta’ Davide Paolini, promotore
della guida – . Da proporre come un
tutt’uno, facendo rete, e senza farsi concorrenza. Cose diverse
attirano il turista e lo fanno rimanere più giorni, l’unico modo
per generare redditività sui territori. Un progetto che va oltre
Expo, che ha bisogno
anche di qualche evento per promuoversi. Servono contenuti per
farsi conoscere, insieme e oltre alla guida stessa”. (Ln)